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È un altro Milinkovic. E la Lazio si scopre più completa
« : Venerdì 23 Settembre 2016, 18:25:53 »
Gazzetta dello Sport ed. Roma



È un altro Milinkovic. E la Lazio si scopre più completa
Il serbo finalmente convincente. Adesso Inzaghi non rinuncia più a lui
Stefano Cieri
ROMA

Da escluso di lusso a protagonista indispensabile. Da oggetto semimisterioso a giocatore (quasi) finito. Tra gli alti e bassi della Lazio in questo pr imo scorcio di stagione alcune certezze ci sono. E una, forse la meno attesa, riguarda Sergei Milinkovic. Pareva destinato a stare per un bel po’ ai margini della squadra, un elemento da utilizzare di tanto in tanto, da maneggiare con cura. Non tanto perché non si fosse sicuri delle sue qualità, che sono enormi, quanto per la difficoltà a trovargli la posizione giusta in campo. Un problema che ha fatto penare Stefano Pioli nella scorsa stagione e che poi Simone Inzaghi una volta subentrato aveva risolto alla radice: mettendo il serbo in panchina.

LA METAMORFOSI Un copione che sembrava scritto anche per questa stagione. Quanto meno nella prima parte. Milinkovic era destinato alla panchina, non c’era posto per lui nel 433 ideato da Inzaghi. Troppo centrocampista per posizionarsi nel tridente d’attacco, troppo offensivo per agire in mezzo al campo. Poi invece l’infortunio di Lulic lo ha promosso titolare già alla prima giornata, a Bergamo contro l’Atalanta. E da lì è nato il «nuovo » Milinkovic. Trasformato, o quasi, rispetto a quello (pure complessivamente positivo) della scorsa stagione. Un giocatore più completo, bravo a proiettarsi in avanti, come già aveva fatto vedere nella sua prima annata in biancoceleste, ma anche attento nella fase difensiva. Soprattutto capace di interpretare alla perfezione le due fasi, senza deconcentrarsi, senza assentarsi in certi frangenti della partita come spesso accadeva nello scorso campionato.

IRRINUNCIABILE Il tutto accentuando quelle che erano state le sue caratteristiche vincenti: capacità di lottare su tutti i palloni, forza esplosiva, grande attitudine nel gioco aereo, senso dell’inserimento. Come ha fatto vedere in occasione del gol segnato al Pescara sabato scorso. Il terzo realizzato con la Lazio dopo quelli di un anno fa in Europa League (al Dnipro) e in campionato (alla Fiorentina). Entrambi lontano dall’Olimpico, però. Questo invece ha avuto un sapore diverso ed ha anche messo il sigillo sul buon momento del gigante serbo. La Lazio lo ha pagato 10 milioni, uno degli investimenti più ingenti dell’era Lotito. Adesso Milinkovic sta finalmente dimostrando di valerli. E intanto Inzaghi lo ha promosso titolare fisso. Giocherà anche domenica contro l’Empoli, nonostante la lussazione al pollice di una mano rimediata a San Siro. Giocherà con un tutore. Ci vuole ben altro per fermarlo.

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