Corriere dello Sport
Lazio, ecco Keita Prove di rinnovo
l’attaccante è sbarcato ad Auronzo: in arrivo la multa Ora il contratto con clausola-addio per l’anno prossimo di Fabrizio Patania
Gemelli diversi. L’anima ribelle di Keita, spesso indigesta ai senatori della Lazio, e il sorriso dolcissimo di Felipe, accarezzato da Hoedt in conferenza stampa. «E’ gentile, un bravo ragazzo, ci ha spiegato tutto, ma queste sono cose della società». In allenamento due o tre perle di pura classe, un gol da urlo all’incrocio dei pali, ha raccolto applausi, questa sera ripartirà per Roma, dopo il chiarimento con Inzaghi, e proseguirà per il Brasile. Lo attende il sogno dei Giochi di Rio de Janeiro, poi tornerà per restare alla Lazio: è fuori dal mercato, promette un campionato super, come ha detto a Lotito e anche ieri ad Auronzo: «Le Olimpiadi erano il mio sogno, voglio fare bene con il Brasile e con la Lazio che mi ha dato fiducia, con Inzaghi sarà una grande stagione». Felipe ha anche riabbracciato il suo amico Keita, piombato nel ritiro, ecco la vera notizia del giorno. Una svolta, perché la Lazio e Inzaghi lo stanno riacquistando, almeno per qualche mese, e sino al prossimo colpo di testa. Domenica, dopo l’allenamento della mattina a Formello, si era fatto di nebbia. Volatilizzato. Diserzione. Una forzatura per chiedere la cessione o il rinnovo a cifre superiori rispetto a quanto proposto dalla Lazio.
RAMANZINA. Martedì il suo agente era stato travolto nel primo faccia a faccia con Lotito. Ieri, con toni più distesi e dopo 48 ore di riflessione e di interventi mediatici per preparare il terreno, a Villa San Sebastiano è andato in onda il secondo round. La Lazio ha dato le garanzie tecniche che peraltro non erano mai state messe in discussione a Keita, considerato un titolare da Inzaghi. Gli ha affibbiato una multa pesante per non essersi presentato (senza alcuna giustificazione o autorizzazione) alla partenza per Auronzo di Cadore, un atteggiamento per niente digerito dallo spogliatoio. Uno dei big ieri a microfoni spenti ironizzava sul “piano-ferie” privato dello spagnolo-senegalese, come se tutti i suoi compagni potessero prendersi una settimana di vacanza supplementare e riprentarsi a Marienfeld. Ovviamente, in queste ore, non gli saranno risparmiate ramanzine nello spogliatoio.
CLAUSOLA? Contano però il chiarimento con la società e le prospettive contrattuali. Dietro a Keita si nasconde il Monaco, che sarebbe arrivato a offrire 18 milioni e non i 30 richiesti da Lotito. La Lazio lo considera fuori mercato e stava proponendo il rinnovo. Se n’è parlato anche ieri mattina, approfondendo l’argomento. Keita vuole il doppio dello stipendio percepito nella stagione passata per prolungare sino al 2020. Lotito ha chiesto il rispetto del contratto vigente (scadenza 2018) e ha riproposto il rinnovo. La Lazio non lo vende e intanto lo ha rimesso a disposizione di Inzaghi. Se Keita decidesse di andare via, i suoi agenti dovrebbero portare un’offerta da 30 milioni (oggi inesistente). Altrimenti si può prolungare o stabilire anche una clausola di rescissione da esercitare tra un anno ad un prezzo prestabilito (non certo 18 milioni, perché altrimenti la Lazio lo avrebbe già ceduto al Monaco) nel caso in cui l’estate prossima fosse di nuovo insoddisfatto. Le parti si sono aggiornate. Keita ci penserà. Distensione, passi avanti, prove di rinnovo oggi decisamente più probabile rispetto all’ipotesi cessione. Ora Keita dovrà tornare a far parlare il campo, rientrando con le dovute maniere nel gruppo. Può diventare campione, alla Lazio o in qualsiasi altro club, solo maturando.
