www.corrieredellosport.itdi Daniele Rindone
Di proprietà Juve, gioca in prestito all'Eintracht ma vorrebbe partire già a gennaio: i biancocelesti valutano l'operazione per giugno, possibile vertice con Lotito. Kamenovic in prestito allo Sparta Praga, ora il club lavora per cedere Fares ROMA - Siamo all’intrigo. Pellegrini sì, Pellegrini no. Direttamente per giugno o addirittura per gennaio. Aloni di mistero e nugoli di controversie animano spesso il mercato della Lazio, soprattutto dall’arrivo di Sarri. E il nome di Pellegrini non sfugge a questa tradizione. Da Formello più volte è stato ribadito che Luca Pellegrini può essere un’opzione per il mercato estivo. Sarri non smette di pensare a Parisi dell’Empoli. Pellegrini, da parte sua, preferirebbe lasciare subito l’Eintracht e tornare in Italia. Dalla Germania sono rimbalzate indiscrezioni legate ad un presunto litigio con l’allenatore Glasner, risalirebbe a novembre. La scelta di Pellegrini di lasciare la Bundes sarebbe più che altro di carattere personale, ambientale. A metà dicembre era stato annunciato un incontro tra i manager dell’esterno (scuderia Raiola) e il duo Lotito-Tare. Non s’è svolto, potrebbe avvenire con il presidente entro venerdì altrimenti slitterà agli inizi di gennaio, dopo l’apertura del mercato (2 gennaio). L’appuntamento è in fase di programmazione. Lotito, nelle vesti di senatore, è impegnato nella votazione della Legge di Bilancio, dovrebbe avvenire domani, poi si recherà a Cortina.
Gli scenari
Gli agenti di Pellegrini lavorano per esaudire il desiderio del loro assistito. È un’operazione apparentemente semplice, coinvolge anche la Juve, proprietaria del cartellino di Pellegrini (fino al 2025). I bianconeri in estate l’hanno ceduto all’Eintracht in prestito secco coprendo il 50% dell’ingaggio, quantificato in 3 milioni. L’Eintracht non fa problemi a lasciare libero il giocatore a gennaio, ma chiede che la decisione sia presa in tempi consoni per rintracciare un sostituto. I manager di Pellegrini lavorerebbero per consentire alla Lazio di rilevare le stesse condizioni contrattuali garantite all’Eintracht, dunque con la copertura di metà dello stipendio rimanente (da gennaio a giugno) da parte della Juve. È un requisito fondamentale per aprire un’eventuale trattativa. Lotito deve svincolarsi dai vincoli dell’indice di liquidità negativo. Ha chiuso la cessione di Kamenovic allo Sparta Praga in prestito secco, è partito ieri. Kamenovic pesava a bilancio per 300 mila euro netti. La Lazio all’apertura del mercato sarebbe già nelle condizioni di acquisire un nuovo giocatore purché arrivi con la stessa formula della cessione di Kamenovic e con gli stessi parametri d’ingaggio. A queste cifre non è facile acquistare. Serve un’altra cessione, quella di Mohamed Fares, gestito sempre dalla scuderia Raiola. Ha un ingaggio da 1,2 milioni netti, da gennaio a giugno ne dovrà percepire più o meno la metà. Lotito, liberandosi anche del suo stipendio, avrebbe l’opportunità di acquisire un terzino, volendo anche Pellegrini. L’operazione potrebbe chiudersi in prestito secco o con riscatto. In questo modo Sarri valuterebbe il giocatore per sei mesi. Ma l’ingaggio da tre milioni per altre due stagioni sarebbe un problema, andrebbe ricalcolato per il futuro. Per gennaio le percentuali di nuovi arrivi sono annunciate bassissime. Sono stati proposti alcuni svincolati, tra questi Caner Erkin (ex Karagumruk). Fares deve partire comunque. Completata una lunga riabilitazione, è reduce da una contrattura rimediata ad inizio dicembre. Conta di tornare in gruppo a breve, di recuperare la forma nel giro di poche settimane e di rilanciarsi altrove.
Il portiere
Dal web è spuntato il nome di Alessandro Confente, portiere del Vicenza, 24 anni, 1,94 di altezza, scadenza 2023. È stato legato al futuro di Maximiano, che la Lazio non cede.
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