Corriere dello Sport
Nodo panchina: De Boer può salire. Sogno Villas Boas
Ma il tavolo resta aperto anche a Bielsa e a Martinez Gli intrighi di una scelta che tiene i laziali in sospeso
di Daniele Rindone - Roma
Nella giornata degli annunci è arrivato il finto annuncio di Lotito: «E’ lui il mio allenatore». Se l’è cavata così ieri il presidente della Lazio. Ha lasciato la Figc indicando Renzo Ulivieri, presidente dell’associazione italiana allenatori. Lotito fa gli scherzi, ma c’è poco da ridere. Tiene tutti in sospeso da quasi un mese, non si decide a chiudere con nessuno. Ulivieri s’è prestato al gioco, nulla di più ovviamente. Ventura, il grande sogno di Lotito, è stato ufficializzato da Tavecchio come prossimo cittì. Chi non ride è Cesare Prandelli, tenuto a bagnomaria da più di due settimane. A Radio Incontro ha parlato il suo vice Gabriele Pin, storico ex capitano della Lazio: «In questo momento mi trovo a Parma in attesa di eventuali notizie e sviluppi non conoscendo tuttavia i tempi di possibili comunicazioni in tal senso. La Lazio? Incrocio le dita e spero che più avanti ci siano indicazioni positive. Grazie ai tifosi laziali a Roma ho lasciato il cuore, ci vorrei tornare a lavorare. Con Prandelli restiamo alla finestra ed aspettiamo». Prandelli aspetta e continuerà ad aspettare, le parole di Pin valgono come segnale, come certificazione. Prandellì è lì, ha una pazienza da record. Ma Lotito non chiama, s’informa su tutti, sonda nomi su nomi e nel frattempo spera che Pioli trovi finalmente squadra. L’ex tecnico biancoceleste per giorni è stato nel mirino dell’Anderlecht, non si è accordato e il club belga ha virato su Claude Puel, allenatore del Nizza. Pioli pesa sul bilancio, sulle scelte, su tutto e non è detto che si accasi altrove.
De Boer. Prandelli e Inzaghi, al di là di Pioli, ormai rappresentano le uniche piste italiane percorribili. Le piste straniere non a caso sono diventate più calde negli ultimi giorni. Può riprendere quota Frank De Boer, l’ex tecnico dell’Ajax. Si è dimesso, ha lasciato i Lancieri, vuole riflettere bene sul futuro. In Olanda, da 36 ore, lo considerano in trattativa con la Lazio. In Inghilterra, invece, associano il suo nome al Southampton. De Boer è stato individuato per sostituire Ronald Koeman, vicinissimo all’Everton. E’ in corsa con Pellegrini (ex City), a lui ha pensato anche Lotito. Già, l’Everton. Per la Lazio qui entra in gioco il nome di Roberto Martinez, il tecnico spagnolo che si sta separando dal club inglese. E’ entrato nei pensieri del presidente biancoceleste, è tenuto in considerazione, piace perchè lavora bene con i giovani. Lotito, dopo aver perso Ventura, dopo aver congelato Prandelli e Inzaghi, dopo aver salutato Sampaoli, non ha altra scelta: deve alzare il budget, glielo impone il mercato. Sampaoli, ad esempio, ha trovato l’accordo con il Granada, guadagnerà 5 milioni di euro. Il super contratto glielo ha garantito la nuova proprietà cinese. Gli allenatori di profilo internazionale costano. Il grande sogno è Villas Boas, l’ex figlioccio di Mourinho. Lui, quantomeno, potrebbe accontentarsi di un ingaggio “umano” essendo a caccia di nuove occasioni nei 5 campionati top europei. La grande tentazione è Marcelo Bielsa, il Loco argentino, maestro di Sampaoli, non è tipo che fa sconti e per convincerlo bisogna affidargli un progetto competitivo. Lotito è ancora in vena di scherzi, non di annunci veri. Contento lui...
