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Lo stadio si colora di bianco e celeste. Maglie, sciarpe e bandiere. Un popolo si ritrova: quasi 50 mila tifosi, tornano in campo i campioniROMA - Un brivido, un sogno, una magìa. L’Olimpico vestito di biancoceleste e popolato di bandiere. Di Padre in Figlio. L’idea, realizzata attraverso una coreografia pazzesca della Curva Nord per il derby dell’aprile 2013, è diventata un poster. Anzi un evento.
Si consumerà nella serata di oggi, quando in cinquantamila torneranno all’Olimpico per ritrovare la lazialità dei sentimenti eterni e abbracciare la Lazio che non c’è più e resiste nei cuori di tutti. Lo stadio vuoto in campionato. Lo stadio pieno per un appuntamento virtuale, una manifestazione che rappresenta molto di più e di significativo. «L’onorabilità di un popolo» ha ricordato Felice Pulici, portiere della banda Maestrelli, entrerà in campo con il figlio Gabriele, nato il 12 maggio 1974, nel giorno dello scudetto di Chinaglia. «E speriamo possa essere di esempio per la società che deve recuperare i suoi tifosi. Fondamentali» ha aggiunto Felicione, che sino al 2006 aveva resistito nella Lazio di Lotito.
BIGLIETTI. Due anni fa Pino Wilson e Giancarlo Oddi avevano realizzato la festa per il quarantennale dello scudetto. Adesso hanno messo a punto una macchina organizzativa, con l’aiuto della Curva Nord e non solo, che nei prossimi anni continuerà a viaggiare con il motore della lazialità.
L’obiettivo è trasformarlo in un appuntamento fisso, una festa di fine stagione, per tramandare quei valori e quel senso di appartenenza smarriti negli ultimi anni. Sino a ieri erano stati venduti circa 44 mila biglietti presso le ricevitorie LisTicket (gruppo Ticketone). Gli organizzatori sperano di toccare il muro dei cinquantamila. Sarebbe un successone e si andrebbe oltre le previsioni, visto che si puntava ai quarantamila. Nel 2014 si registrarono più di sessantamila spettatori.
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