www.repubblica.itPer il tecnico biancoceleste sarà probabilmente l'ultima panchina: "E' giusto che il club si guardi in giro. Io posso rispondere solo sul campo, queste sono le mie armi". Con la Fiorentina il saluto a Klose: "Lo merita per la sua carriera e per l'uomo"ROMA - La sensazione è che questa sia la sua ultima panchina da allenatore della Lazio. Simone Inzaghi parla in conferenza, prova a soffermarsi sulla partita con la Fiorentina, ma inevitabilmente i discorsi vanno a finire sempre lì, sul viaggio a Roma di Sampaoli, su Prandelli in finestra e, in generale, su quello che potrà essere il suo futuro. E su questo ambito, a prescindere dalla serenità con cui il tecnico affronta l'argomento, trapela un pizzico di delusione: "Credo sia giusto che una società che deve scegliere il nuovo allenatore si guardi in giro. Io posso rispondere solo in campo, penso di aver messo dei dubbi a chi deve scegliere. Poi servirà calma. Io fino a questo momento ho sfruttato la chance nel migliore dei modi, all'inizio nessuno parlava del mio sostituto, poi è bastata la sconfitta con la Samp per parlare del mio cambio. Ma sono andato avanti, è stato un momento difficile perché successivamente dovevamo giocare con Inter e Carpi, l'unica squadra che si giocava qualcosa domenica scorsa. Abbiamo vinto, ma conosciamo l'ambiente e il nostro mestiere, sono uscite tutte queste voci. Devo essere tranquillo e far parlare il campo, queste sono le mie armi".
INZAGHI: "SONO SODDISFATTO DI AVERE FATTO VENIRE DEI DUBBI" - Non resta che giocare questa partita e attendere per conoscere la verità. "Ma quella con la Fiorentina non sarà - dice Inzaghi - una partita decisiva in tal senso. È certamente una gara importante, ma ce ne sono già state 6 prima. Abbiamo fatto qualcosa di bello, di intrigante. Poi la società dovrà scegliere. La mia arma è il campo e basta. Abbiamo l'obbligo di finire bene con la Fiorentina, abbiamo qualche problema importante di formazione. Poi credo che in 10 giorni comunque si deciderà tutto quanto". È un dato di fatto, però, che il club abbia incontrato Sampaoli: "La società dovrà fare delle valutazioni a 360 gradi, credo sia stato così anche negli anni precedenti. Alla fine sceglieranno, io e il mio staff abbiamo il compito di mettere dei dubbi alla società. Cosa chiederei se dovessi restare? Di costruire una grande Lazio, di entrare in Europa, cosa che quest'anno non siamo riusciti a fare. La Lazio per la sua storia deve fare le coppe. Le conferme di Biglia e Candreva? Sono calciatori importanti, ma con i se non si va da nessuna parte. Questa squadra ha tanti giocatori di livello, ma di mercato parleremo alla fine". E sul tavolo delle trattative porterà la media punti, attualmente di 2 a partita: "Penso che questa rosa non meriti l'ottavo posto, l'ha dimostrato l'anno scorso e in queste ultime partite, con questa media saremmo stati secondi o terzi. Non si può avere la sfera di cristallo e sapere cosa sarebbe successo in altre situazioni, dobbiamo vedere il presente, abbiamo fatto qualcosa di importante nell'ultimo periodo".
"LO SCUDETTO DEL 14 MAGGIO È UN RICORDO INDELEBILE" - Molto meglio parlare di altri argomenti, come ad esempio la data odierna del 14 maggio. Una data che rievoca il giorno del secondo scudetto biancoceleste con Inzaghi in campo: "È un giorno indimenticabile per tutti i laziali e per noi che abbiamo avuto la fortuna di vivere quella giornata lunghissima, iniziata con la marcia dei tifosi. Poi c'è stata la partita con la Reggina in cui segnai anche un gol. Ricordo il match di Perugia, ricordo pure quel rigore che calciai. E ricordo quella sciarpa legata alla porta, ce l'ho ancora a casa". Ma ora è fondamentale concentrarsi sulla Fiorentina: "Dobbiamo fare il massimo anche nell'ultima gara, è importante, giochiamo contro una squadra costruita bene che ha fatto bene soprattutto nel girone d'andata. Poi daremo il giusto contributo a Klose, lo merita per la carriera e per l'uomo che è. Ha dato tanto alla maglia biancoceleste. Ha dimostrato al mondo che tipo di giocatore sia, ha tantissime doti, ha l'intelligenza di farsi sempre trovare nel momento del bisogno. Nel 2000 avrebbe trovato spazio nonostante tutti i campioni che avevamo in rosa". In questa attuale ce ne sono pochi che troverebbero spazio in quella Lazio. Tra questi Biglia, che però contro la Viola non ci sarà per squalifica: "È unico nel suo ruolo, nessun allenatore ci rinuncerebbe mai.
Oltre a lui, Matri non recupererà, Basta e Patric sono in forte dubbio, vedremo durante la rifinitura di recuperarli ma per ora sembra difficile. Dovrò fare altre valutazioni. Chi al posto di Biglia? Abbiamo Onazi, Cataldi e pure Milinkovic. Ma penso che per quanto riguarda la posizione davanti alla difesa il ballottaggio sia tra i primi due. Abbiamo qualche altro problema in difesa".