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Sfumato l’accesso all’Europa League. Due «amichevoli», poi la ricostruzionedi Gianluca Cherubini
Due amichevoli per concludere la stagione, il campionato della Lazio è finito. Il Milan ha battuto il Bologna in trasferta, l’Europa League adesso è davvero irraggiungibile (la matematica, anche negli scontri diretti condanna i biancocelesti), il fallimento è totale. L’unico «obiettivo» - nelle prossime sfide contro Carpi e Fiorentina - è quello di evitare il sorpasso del Chievo Verona in classifica e quindi i preliminari di Coppa Italia ad agosto.
La società s’interroga sul futuro, il prossimo anno bisognerà ripartire in fretta, Simone Inzaghi è ancora in corsa per la panchina: «La squadra ha fatto tutto quello che doveva, in casa con l’Inter abbiamo dimostrato il nostro valore – ha svelato il tecnico in conferenza stampa - penso che a parte la Juve, possiamo giocarcela con tutte. La conferma di Biglia? È un top-player, sarebbe importante riprendere il cammino insieme a lui, ma comunque abbiamo tanti altri giocatori di valore».
Ma Inzaghi pensa solo ai prossimi appuntamenti, Carpi è una tappa fondamentale per convincere la dirigenza e strappare la riconferma (Prandelli permettendo): «Incontreremo una formazione che ha bisogno di salvarsi. Proveremo a tirar fuori una grande prestazione». Sei punti nelle prossime due sfide, non ci sono alternative per restare in sella: «Cercheremo di raggiungere il massimo, sono in panchina da 5 giornate e posso ritenermi molto soddisfatto». L’allenatore ha ristabilito le gerarchie, ha riportato ordine all’interno dello spogliatoio, s’è guadagnato la fiducia di tutti: «Non ho stravolto il modo di giocare, ho cercato di portare i miei concetti, ho continuato sul lavoro fatto precedentemente. Nelle ultime gare abbiamo avuto sempre un grande approccio, i ragazzi hanno dato il massimo». Inzaghi da giocatore ha iniziato la carriera proprio con il Carpi, ieri davanti ai giornalisti s’è preso una bella rivincita: «Da ragazzo ho trascorso 6 mesi lì, è stata la mia prima esperienza tra i professionisti. De Biasi non me ne ha fatte fare troppe, forse non ero pronto. Poi sono riuscito comunque a intraprendere il mio percorso nonostante De Biasi...». Ultime battute dedicate a Milinkovic, impiegato ultimamente con il contagocce: «Fortunatamente a centrocampo avrò problemi d’abbondanza. Savic ha dimostrato di valere la Lazio, ha qualità importanti, ma ho diverse opzioni».
Fuori gli infortunati Matri, Kishna, Radu, Berisha e Morrison. Squalificati Gentiletti e Keita. A Modena il mister andrà avanti con il classico 4-3-3: in porta Marchetti, in difesa spazio a Basta, Bisevac, Hoedt e Konko. A centrocampo Parolo, Biglia e Lulic. In attacco il tridente Candreva, Klose e Felipe Anderson (ha vinto il ballottaggio su Mauri).
