Autore Topic: Rassegna stampa mercoledì 14 aprile (Repubblica)  (Letto 1679 volte)

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Rassegna stampa mercoledì 14 aprile (Repubblica)
« : Mercoledì 14 Aprile 2010, 07:52:04 »


Da LA REPUBBLICA di oggi, mercoledì 14 aprile



1) DA' DEL "GAY" A CECCHI PAONE E A BRIO: CONDANNATO LO SPEAKER MARIONE  (a firma Cecilia Cirinei)

Il conduttore ha diffamato il presentatore e l´ex calciatore della Juventus 


Condannato per aver dato del gay ad un ex calciatore della Juventus durante una trasmissione radiofonica. Lo speaker Mario Corsi, conosciuto come Marione, durante una puntata di "Te la do io Tokio" in onda su Radio Centro Suono il 27 febbraio del 2007 fece intendere che l´ex difensore bianco nero avesse una relazione omosessuale con il giornalista Alessandro Cecchi Paone. Per questo il noto conduttore romanista dovrà pagare 600 euro di multa, le spese del giudizio e risarcire la parte lesa successivamente in sede civile. «Siamo soddisfatti della sentenza che ha stabilito come la condotta dell´imputato abbia leso l´onore e la reputazione di Sergio Brio, che allora fu costretto a giustificarsi davanti alla moglie e alla squadra di calcio, ora bisognerà attendere se la difesa di Corsi farà ricorso in appello», racconta l´avvocato Gianluca Arrighi che rappresenta il calciatore con Alessandra Parrini.

La sentenza di primo grado è stata emessa l´otto febbraio ma è stata depositata soltanto l´altro ieri. Nella motivazione emessa dal giudice monocratico Angela Tursi della X sezione penale del Tribunale di Roma si spiega che durante una puntata dello show «in seguito ad un´interruzione pubblicitaria del programma, dedicato all´approfondimento sportivo in tema di calcio, si sollecitava l´attenzione del pubblico degli ascoltatori su una circostanza non collegata ai soliti temi, chiedendo un applauso per una presunta "love story" tra la parte lesa, Sergio Brio e il giornalista Alessandro Cecchi Paone». E ancora si legge nella sentenza: «L´imputato proseguiva esprimendo il suo disappunto con i suoi collaboratori in studio, per aver cambiato l´argomento di conversazione, ed in particolare pronunciando le seguenti parole "vabbè ragazzi ma siamo passati dalle dittatura del proletariato a due froci?"».

Il giudice afferma che è «una circostanza da ritenersi in se stessa per nulla palesemente inverosimile e neppure percepibile chiaramente come grottesca e caricaturale ma piuttosto al contrario, ben determinata e potenzialmente suscettibile di essere intesa come veridica così ledendo l´onore e il decoro della persona offesa». Inoltre il calciatore «appellato in quel modo viene gratuitamente esposto al ludibrio della sua immagine pubblica in assenza peraltro di ogni minima traccia di quell´interesse sociale che deve altresì connotare l´esercizio del diritto di satira».



2) ALLARME SICUREZZA SUL DERBY. MATCH ANTICIPATO ALLE 18,30  (a firma Alessandro Di Maria)


Aperitivo con derby. Lazio-Roma di domenica prossima è stata anticipata alle 18.30 (anziché alle 20.45, come da calendario) per decisione raggiunta dal prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e la Lega Calcio. Il provvedimento è stato preso per motivi di ordine pubblico, visto che l´orario anticipato permette una migliore attuazione delle misure di sicurezza. E così l´incolumità della gente ha preso il sopravvento sulle logiche televisive. Come è giusto che sia.

Considerando anche che le prime avvisaglie non sono certo state delle migliori, visto che sabato scorso, durante il derby tra le formazioni Primavera, ci sono stati alcuni incidenti, con una rissa scoppiata nel parcheggio del centro sportivo di Formello tra una cinquantina di tifosi delle due squadre: «L´obiettivo principale - ha spiegato il prefetto di Roma - è quello di garantire maggiore sicurezza e serenità a chiunque voglia assistere all´incontro di calcio». Che mai forse come negli ultimi anni ha un interesse tanto grande per motivi di classifica. Da una parte la Roma che vuole mantenere la testa del campionato appena conquistata, dall´altra la Lazio in lotta per la permanenza in serie A, con una salvezza che dopo il successo di Bologna appare più vicina. «Massima disponibilità e rispetto delle scelte delle autorità. Eravamo in attesa dell´ufficialità e siamo sempre stati a disposizione delle autorità competenti. Quindi rispettiamo la decisione presa, visto soprattutto che si tratta di questioni di sicurezza» ha commentato per nome della Roma Gian Paolo Montali.

D´accordo anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito: «Condivido la decisione. Speriamo sia una grande festa, all´insegna dei valori dello sport e dello spettacolo e che prevalga il senso di responsabilità da parte degli spettatori e il rispetto delle regole e della legalità».
Intanto prosegue la prevendita dei biglietti, con lo stadio che va ovviamente verso il tutto esaurito: sono già oltre 31.000 i tagliandi venduti per la sfida.



3) ROMA, RIENTRA JUAN. RISCHIO PANCHINA PER TONI CHE BECKENBAUER RIVUOLE A MONACO  (a firma Francesca Ferrazza)


Derby della tensione, la Lega Calcio si adegua: si giocherà alle 18,30, con la luce del sole ad aiutare il lavoro di controllo delle forze dell´ordine. Una mezz´ora di ritardo sulla prima ipotesi delle 18, per garantire i diritti in chiaro della Rai. La decisione di anticipare l´orario d´inizio su iniziativa dal prefetto Pecoraro, è stata ben accolta da Roma e Lazio, solidali e collaborative nell´organizzazione di una gara ad alto rischio. Storce un po´ la bocca, invece, Sky: l´evento alle 20,45 è un boccone più succulento per gli sponsor, ma il provvedimento appare necessario per quella che si preannuncia come una delle stracittadine più tese degli ultimi anni: sono previsti 60 mila spettatori, tra i 31.050 biglietti venduti e i 27 mila abbonati della Lazio. Il piano sicurezza è scattato sabato scorso, quando una cinquantina di tifosi ha deciso di trasformare il derby primavera in un campo di battaglia.

Le forze dell´ordine erano però già allertate dalla gara d´andata, quando la tribuna Tevere è diventata lo scenario di prolungati scontri tra le due tifoserie. A seguito di un fitto lancio di fumoni e bomboni l´arbitro è stato costretto a interrompere la partita per una decina di minuti, con i giocatori in campo a chiedere ai sostenitori di calmarsi. E proprio la Tevere, unico punto di contatto all´interno dello stadio, sarà blindatissima. Un ampio cuscinetto di seggiolini vuoti verrà lasciato a metà tribuna, con gli steward in mezzo e la polizia pronta a intervenire. Limitata la vendita per questo settore, la parte romanista è stata ieri concessa solamente agli abbonati (circa 3.500).

Decisione non presa benissimo dai tifosi giallorossi, alcuni dei quali sono comunque riusciti ad acquistare il biglietto lunedì, nelle poche ore, prima del blocco, di vendita libera per i laziali. La tensione è palpabile, una vittoria nel derby per Totti e compagni vorrebbe dire avvicinarsi allo scudetto, inevitabile che i biancocelesti siano disposti a qualunque cosa pur di rompere le uova nel paniere ai cugini. Ieri pomeriggio, a Trigoria, alla ripresa degli allenamenti, la rivalità è stata ricordata ai giocatori, con ripetuti cori contro la Lazio (e contro l´Inter), scanditi dai circa cento tifosi arrivati per sbirciare arrampicati sul muro di recinzione la seduta di lavoro pomeridiana. Una volante della polizia, presente sul luogo, ha cercato di far scendere i ragazzi, gestendo una situazione di euforia generale, destinata ad aumentare nei prossimi giorni.

Sul campo si rivede Juan, non convocato domenica scorsa, che tornerà titolare al posto di Mexes. Ranieri sta invece decidendo se continuare sulla strada del tridente, oppure optare per una formazione più prudente. In discussione sembra essere quindi l´impiego dall´inizio di Luca Toni, con Totti e Vucinic sicuri del posto. Per Toni si tratta del primo derby nella capitale, lui che è l´uomo in più dell´esaltante seconda parte stagionale della Roma. Tra l´altro dalla Germania non arrivano notizie positive in chiave giallorossa. Beckenbauer, presidente del Bayern Monaco, club proprietario del cartellino di Toni, ha fatto sapere che: «Quando l´attaccante rientrerà dal prestito, tornerà in prima squadra, quindi non cerchiamo altri giocatori».



4) TOMMASI: "NOI NON ABBIAMO NULLA DA PERDERE"  (a firma Francesca Ferrazza)

"La squadra di Ranieri vicina a un obiettivo che va oltre le previsioni"
 

Damiano Tommasi, dieci anni nella Roma, lo scudetto vinto da protagonista nel 2001, di derby se ne intende.

Sarà una stracittadina come le altre?
«Sì certo, non cambia niente tra un derby che vale uno scudetto e un derby di metà classifica: la tensione è sempre la stessa. In una partita così sentita, l´obiettivo è vincere, a prescindere da tutto».

La Roma non lo vivrà quindi con più ansia.
«I giocatori della rosa di Ranieri sanno vivere l´ambiente e gestire la pressione, hanno già giocato partite importanti, la squadra è collaudata anche da questo punto di vista, con il vantaggio che stanno raggiungendo un obiettivo che va oltre le loro prospettive. Questo è uno stimolo in più».

Come ci arriva la Lazio?
«Loro hanno meno da perdere: i punti di differenza in classifica significano qualcosa rispetto alle qualità in campo. Per la Lazio sarà una partita complicatissima più per le differenze a livello di giocatori che per le pressioni».

In generale come vede la scalata romanista al primo posto?
«Estremamente positiva, ovvio. Penso che la Roma non abbia niente da perdere: non dimentichiamoci come era partita la stagione. Dipende tutto da lei adesso, come dipendeva da lei anche prima essere convinta della rincorsa. Né lei, né l´Inter vinceranno tutte le partite che mancano alla fine, quindi lo scudetto di assegnerà solo all´ultima giornata».

Quel giorno la Roma sarà a Verona, contro il Chievo.
«Venite a casa mia, io vivo in Veneto! La Roma avrà un tifoso in più».



5) LAZIO, SI BLOCCA RADU. OGGI GLI ESAMI MA E' ALLARME. I TIFOSI A FORMELLO CON LA FOTO DI TOTTI  (a firma Giulio Cardone)

Domani test a porte aperte: ai giocatori sarà mostrata l´immagine del romanista con il pollice verso dell´andata
 

Cancello principale di Formello, primo pomeriggio di ieri: trenta tifosi quasi si tuffano sulle auto di Rocchi e poi di Zarate. Partono le raccomandazioni di rito, tipo «Dobbiamo vincere!» e cose così, i due attaccanti bofonchiano «Siamo pronti» col sorriso furbo. E Firmati: «Quando c´è il derby, non si dorme». Nel primo allenamento della "settimana delle settimane", Reja prova il 3-5-2. Indicazione significativa che non fa felice Zarate. Rocchi resta favorito sull´argentino, ma è presto per le sentenze definitive. Sarà importante l´amichevole di domani contro La Sabina, categoria Promozione: ore 15,30, a Formello cancelli aperti per l´atteso abbraccio con i tifosi, che tra l´altro ai giocatori mostreranno una foto gigante di Totti con il "pollice verso", l´ormai famoso gesto del capitano giallorosso alla fine del derby d´andata.

L´allenamento è quasi concluso quando scatta l´allarme: Radu esce dal campo per un fastidio muscolare alla coscia sinistra. «L´entità dell´infortunio verrà valutata nella prossime 24 ore», si legge sul sito della Lazio. Poche parole che subito scatenano la preoccupazione dei tifosi: «Giocherà?», ci si chiede in preda al panico. Radu è il difensore più in forma, la sua assenza sarebbe un brutto colpo. Oggi l´ecografia: semplice elongazione o contrattura? «Un giorno di riposo e poi tornerà ad allenarsi», rassicurano da Formello. Al momento però è giusto considerare il romeno in dubbio: per l´eventuale sostituzione, in corsa Biava e Siviglia.

Chi vivrà per la prima volta il derby è Andrè Dias, in gol a Bologna: «All´inizio - racconta il difensore alla stampa brasiliana - ho vissuto un periodo difficile, ambientarmi è stato faticoso, ma poi le cose sono migliorate: ho cominciato a giocare con regolarità, la squadra si è ritrovata e ci siamo allontanati dalla zona retrocessione. Quando sono arrivato, nessuno sapeva chi fossi, neppure l´allenatore. Ma poi Reja ha voluto parlare con me per informarsi di quello che avevo fatto al San Paolo; gli altri hanno addirittura cercato notizie su Internet».

L´impatto con il calcio italiano non è stato facile: «È diverso da quello brasiliano, è molto tattico. Alla vigilia delle gare la tensione sale alle stelle e l´ultima seduta è davvero massacrante. La lingua? Già capisco quasi tutto, ma ho qualche difficoltà a parlare. La cosa divertente è che gli argentini della Lazio sono diventati i miei traduttori personali». Però ha capito da solo quanto sarebbe bello e importante vincere questo derby.



6) D'AMICO: "IL LORO INSUCCESSO SAREBBE IL NOSTRO SCUDETTO"  (a firma Alberto Abbate)

"Il mio pronostico sul big match? Vincono gli altri 1-0, ma spero di sbagliarmi"


Corsi e ricorsi storici: Roma in cima e la Lazio nei bassifondi. Come in quel derby del 26 febbraio 1984.
Cosa ricorda di quella supersfida, D´Amico?
«Mancava alla Lazio un big come Giordano. La Roma era quella dello scudetto. Sebbene sfavoriti, dopo 24´ già vincevamo 2-0 grazie al sottoscritto. Poi la Roma rimontò e finì 2 a 2».

Era più forte quella Roma o questa di oggi?
«Certamente quella era più prodigiosa e davanti sfoggiava un Pruzzo straordinario. E poi Cerezo, Falcao, Di Bartolomei, Bruno Conti: una Roma mai vista».

E quella Lazio?
«Era più temibile di quella attuale».

Eppure un anno dopo, nell´85, retrocesse in serie B, no?
«Si, ma comunque era forte. Semmai a scricchiolare era la società. Suppergiù come adesso».

Quella Roma, soprattutto Falcao e Pruzzo, già sentiva la partita in pugno. Errori che difficilmente si ripeteranno?
«Mai dire non c´è partita. Quel pareggio dell´84´ infatti costò ai giallorossi lo scudetto. Ranieri sa tenere umile la squadra».

La Lazio ha poco da perdere: un vantaggio, non crede?
«Ormai è salva, godrà della forza dei nervi distesi. Inoltre, vivrà sulle ali della clamorosa rimonta di Bologna».

In cuor suo, confida nello sgambetto della Lazio?
«Io ci credo, anche perché all´andata non meritavamo di perdere. L´eventuale successo sulla Roma sarà il nostro scudetto».

Pronostico?
«Scaramantico? No ( ride, ndr), 1-0 per la Roma, ma spero il contrario».