Autore Topic: Lazio, il bello di Simone. Inzaghi ha stupito tutti  (Letto 672 volte)

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Lazio, il bello di Simone. Inzaghi ha stupito tutti
« : Martedì 12 Aprile 2016, 16:02:45 »
www.ilmessaggero.it



e ora la società pensa alla riconferma

di Emiliano Bernardini

«Adesso mi divertirò un po' con te con un bel gioco che ti piacerà. Simone dice che è molto semplice e lui queste cose le sa» suonava così un vecchio motivetto che può adattarsi perfettamente ad Inzaghi. Il suo esordio a Palermo è stato un mix di Barbera e Champagne che ha ubriacato un po’ tutti. Le sbronze spesso fanno girare la testa e così dopo la depressione seguita al derby ecco un fiume di parole e complimenti. Il primo è stato il presidente Lotito che dopo mesi di silenzio su eventi importanti si è affrettato a fare un comunicato da Roma: «La squadra ha mostrato il giusto carattere, reagendo con decisione ad un momento indubbiamente difficile. Il calcio giocato in tutti i novanta minuti ha evidenziato le qualità indiscutibili di un gruppo che sente affermare il proprio riscatto. Lo dobbiamo innanzitutto ai nostri tifosi. Ora rialziamo la testa e andiamo avanti». Subito dopo il fido Tare si è affrettato a dire: «Abbiamo scelto Simone perché conosce già il nostro ambiente, ha cercato di riportare la serenità tra i giocatori in questo momento difficile. Con le giovanili ha ottenuto ottimi risultati e se dovesse fare bene anche con la prima squadra ci saranno delle considerazioni da parte nostra per tenerlo ancora».

INSIEME APPASSIONATAMENTE
I meriti d’Inzaghi sono stati sicuramente tanti, da subito ha lavorato su uno spogliatoio spaccato cercando d’imporsi nel miglior modo possibile e portando tutti dalla sua parte. Simone è un novellino con la testa da tecnico navigato. Certo che la squadra vista domenica ha fatto sorgere più d’un interrogativo. I calciatori biancocelesti giocavano contro Pioli? Difficile confermare un’affermazione del genere ma certo gli indizi disseminati al Barbera sono davvero tanti. Candreva è tornato a correre come in Nazionale, Parolo liberatosi nella testa e nelle gambe vola. Incendia la fascia Keita, finalmente titolare. E che dire di un Anderson tornato di nuovo Felipe? Panchina, ingresso, gol e abbraccio al neo mister. La difesa non ha subito gol nel primo quarto d’ora. E udite, udite gli attaccanti ne hanno segnati addirittura due. Dalla sbornia è sembrato immune Klose, il killer dei rosanero: «Inzaghi non ha dato qualcosa di più rispetto a Pioli. Stesso, modulo, si conoscevano. Per lui è un inizio. Lo conosco da quattro giorni, per adesso bene».

RIVOLUZIONE LENTA
Formello da tempo si parla di una rivoluzione. Per ora sono solo parole, ancora nessun fatto. Quest’anno non si potrà sbagliare nemmeno una virgola dopo il brusco scivolone di quest’anno e una piazza sempre più sul piede di guerra. Conteranno i tempi, non si potrà aspettare troppo a lungo per la scelta del nuovo tecnico così come per le cessioni e gli acquisti. Per la panchina i contatti fervono. Sono scese sensibilmente le quotazioni di Mihajlovic incastrato nelle trame rossonere. Resta a galla l’ipotesi legata a Prandelli che per tornare in pista sarebbe pronto a ridursi sia l’ingaggio sia lo staff ritenuto troppo corposo. Ma il sogno del ds Tare è quello di portare Montella in biancoceleste, un tecnico che insegue da un paio d’anni senza successo. Stavolta potrebbe essere la volta buona. Il dirigente albanese si sente sotto esame, il feeling con Lotito è sempre saldo ma il presidente si è posto qualche interrogativo dopo il fallimento di questa stagione. E qualcuno gli ha cominciato a mettere una pulce nell’orecchio. Marcello Lippi si sarebbe proposto come direttore dell’aerea tecnica e con lui vorrebbe portare anche sui figlio Davide come consulente di mercato. Un’ipotesi, ma Lotito non è rimasto indifferente.

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