Corriere dello Sport
Lazio, Gentiletti quattro mesi dopo
Riecco l’argentino: a Palermo occasione per il rilancio Fabrizio Patania - ROMA
La prima sorpresa di Inzaghi potrebbe portare il nome di Santiago Gentiletti. Klose si dava il cambio con Matri e Djordjevic, Pioli lo ha sempre tenuto in altissima considerazione. Onazi ha avuto poco spazio ma non era sparito. L’argentino invece sembrava uscito dai radar. A Palermo, complice la squalifica di Hoedt, potrebbe entrare nel blocco dei titolari e cominciare la partita accanto a Bisevac. Inzaghi lo sta provando come primo centrale di sinistra dall’inizio del ritiro di Norcia. Gentiletti non scende in campo dal 14 dicembre all’Olimpico, 1-1 con la Sampdoria: lasciò zoppicando lo stadio Olimpico dopo la partita. Si era stirato. Una brutta lesione muscolare. Da allora non ha più giocato. Un mese e mezzo di stop, tre volte in panchina all’inizio di febbraio (Udinese, Napoli, Genoa), poi un nuovo infortunio e altri trenta giorni di assenza. Pioli lo aveva convocato per le ultime tre partite di campionato prima del suo esonero. Gentiletti era in panchina con Atalanta, Milan e nel derby con la Roma. Durante la sosta il tecnico di Parma lo aveva provato anche come terzino in alternativa a Braafheid, ma sul campo in una partita ufficiale non si è più visto.
SCELTE. Inzaghi, durante le esercitazioni tattiche di Norcia, ha formato due coppie di difensori centrali. Sulla destra Bisevac o Mauricio, sulla sinistra Hoedt o Gentiletti. A Palermo toccherà all’argentino, che aveva impressionato tutti nel settembre 2014 all’esordio nel campionato italiano prima di rompersi i legamenti del ginocchio sinistro. Otto mesi di stop, un recupero lento e faticoso. Era tornato sul finire della passata stagione segnando a Marassi con la Samp nel giorno del suo ritorno, quattro giorni dopo era titolare nella finale di Coppa Italia con la Juve e ancora nel derby con la Roma, alla terza partita in una settimana. Già si vedevano le sue difficoltà fisiche, riemerse in estate durante la preparazione estiva. Gli si era formata un’infiammazione nella parte posteriore del ginocchio, una ciste di liquido sinoviale aspirata con la siringa. Pioli era riuscito a impiegarlo con discreta continuità sino all’inizio dell’inverno: 13 presenze nelle prime 16 giornate di campionato, 5 in Europa League dopo la Supercoppa a Shanghai e il preliminare di Champions in coppia con De Vrij. A dicembre si è fermato, a gennaio ha respinto qualsiasi ipotesi di cessione e tornerà a Palermo.
LAVORO POSTURALE. I suoi problemi fisici alla gamba sinistra erano concentrati nella parte posteriore del ginocchio. Tono muscolare scarso, un deficit rispetto alla gamba destra, ecco perché Gentiletti si è fermato l’ultima volta: aveva necessità di un lavoro posturale specifico e di riequilibratura dal punto di vista atletico. Ora sta bene e si sta allenando con continuità da alcune settimane, Pioli era tornato a convocarlo, Inzaghi potrebbe farlo giocare preferendolo a Mauricio. Il dubbio lo risolverà soltanto nelle prossime ore, ma questo sembra l’indirizzo. Un’occasione per l’ex capitano del San Lorenzo de Almagro. A gennaio si erano avvicinate Verona e Bologna, il Levante nella Liga era arrivato a offrire un contratto triennale. Santiago non voleva, anche per motivi di famiglia, lasciare la Lazio a metà campionato e aveva rinviato qualsiasi decisione alla fine della stagione. Palermo e le prossime partite serviranno per verificarne la condizione, per capire se potrà tornare il vero Gentiletti, quello che tutti avevano applaudito prima dell’intervento al ginocchio, o se invece il suo standard resterà quello degli ultimi mesi in cui è stato travolto (come gli altri) dalla crisi difensiva della Lazio. In estate potrebbe tornare in Argentina e di sicuro valuterà il suo futuro. Ha un contratto in scadenza nel 2017 e tanta voglia di dare un segnale alla piazza e ai tifosi.
Vai al forum