http://www.ansa.itFinisce sul tavolo della procura di Foggia l'aggressione choc alla squadra di calcio. Dopo le violenze da parte di una banda di teppisti e la fuga dei giocatori dalla città per pernottare a Pescara, ora i magistrati hanno infatti avviato una indagine (le ipotesi di reato al momento sono rapina, violenza privata e lesioni personali): resta tesa l'atmosfera a Foggia dopo l'agguato subito dalla squadra rossonera da parte di un gruppo di facinorosi al rientro da Andria dove era stata sconfitta nel derby. Squadra, dirigenti e tecnici sono ancora sotto choc per quanto subito, con decine di incappucciati che hanno prima colpito il vetro esterno del bus e poi sono riusciti ad entrare all'interno colpendo anche con un pugno un giocatore, rimasto ferito lievemente, insieme a quattro poliziotti intervenuti per placare i facinorosi. Immediata la solidarietà della Lega Pro che ha lanciato un segnale chiaro, disponendo il ritardo di cinque minuti sul fischio d'inizio delle gare per invitare l'intera categoria a riflettere sui danni causati da certi episodi. La dirigenza del club, invece, ha diffuso una nota in cui si valuta anche la possibilità di "un passo indietro".
Il presidente Lucio Fares, insieme ai soci, oltre a condannare "la brutale aggressione perpetrata ai danni della squadra da pseudo tifosi che nulla hanno a che vedere con il calcio", ha puntualizzato che "se tutti gli sforzi e i sacrifici fatti devono portare a situazioni di questo tipo tutta la compagine societaria è fermamente intenzionata a rivedere il proprio impegno". Il presidente dell'Associazione italiana calciatori, Damiano Tommasi, ha invitato il movimento sportivo a prendere seri provvedimenti, mentre il delegato Aic per la Lega Pro, Danilo Coppola (in contatto diretto con la squadra) ha descritto un gruppo di giocatori "impaurito, amareggiato e spaesato". "E' accaduta una folle aggressione. Quasi un agguato. Dopo la contestazione nello stadio di Andria, - ha raccontato Coppola - i giocatori del Foggia, giunti nel capoluogo sono stati aggrediti e contestati nel piazzale dello Zaccheria. Sul bus sono saliti alcuni violenti con mazze, spranghe e bastoni. C'è stata una baruffa, sono volati schiaffi e un calciatore è stato colpito da un pugno. La squadra alla fine è scappata dalla città, andando a dormire in una località segreta". Stasera il tecnico De Zerbi (la cui panchina è a rischio) e i giocatori rientreranno in città. Martedì, infine, il Foggia dovrebbe giocare allo Zaccheria, in una atmosfera surreale, la semifinale di Coppa Italia di Lega Pro con il Siena: tra le soluzioni vagliate e poi archiviate c'è stata anche la possibilità di rinviare la gara
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