www.lalaziosiamonoi.itdi Francesco Tringali
ROMA - Non gli verrà consegnata una statuetta d'oro, ma i tre punti conquistati oggi hanno lo stesso valore. È una Lazio da Oscar quella che batte l'Empoli e atterra al terzo posto in classifica. Una doppietta di Palombi e il sigillo di Folorunsho riescono ad annullare anche l'inferiorità numerica (ingenuità di Calì a inizio gara) e proiettano la Lazio sul gradino più basso del podio. Dopo l'espulsione la Lazio si ricompatta, sbaglia poco e concretizza coi suoi uomini migliori. Un Empoli mai seriamente pericoloso fa il resto. Altri tre gol a una diretta avversaria, in un colpo solo scavalcati sia i toscani sia il Frosinone (ko a Pescara). Ora i biancocelesti fanno paura per davvero.
LE SCELTE. Inzaghi è costretto a cambiare ancora volto alla sua Lazio, stavolta però non servono stravolgimenti. Il problema si chiama Alessandro Rossi, alle prese con un guaio alla spalla. Calì ha già dimostrato piena efficienza, avrà una maglia da titolare. Col ritorno di Quaglia dalla squalifica, il resto della fomazione è confermata. Dovidio e Germoni hanno dato l’ok, occuperanno le vie esterne. L’Empoli si affida ai gol e alla fantasia del solito Tchanturia, dodici gol siglati fin qui (tre alla Lazio nella gara d'andata).
ROSSO CALÌ, DOPPIO PALOMBI. Ritmi lenti, paura di osare, le squadre nei primi venti minuti finiscono per annullarsi. L'Empoli quando attacca dà sempre la sensazione di poter far male, ma la manovra toscana perde efficacia negli ultimi venti metri. Al 22' l'episodio che sveglia la gara: Tchanturia ruba palla a Calì a metà campo, il numero nove rifila un calcetto sulla caviglia dell'avversario. Un gesto di stizza che costringe l'arbitro a estrarre il rosso per l'ex Roma. Lazio in dieci. E come spesso succede in questi casi, è l'episodio sfavorevole a galvanizzare i biancocelesti. Folorunsho fa le prove del gol, ma si intimidisce davanti a Giacomel. Palombi (in sospetta posizione di fuorigioco) è più lucido e regala il vantaggio ai suoi su un pallone recuperato proprio dal nigeriano. È una Lazio protagonista su tutti i fronti, che allunga il passo alla mezz'ora. La squadra di Mutarelli ora è frettolosa e sconclusionata, un errore madornale che paga al 43'. Dovidio fa quello che vuole sulla corsia di destra, poi lascia partire un cross tagliato. Difesa immobile, Palombi no. Gol di rapina, doppietta e Lazio a distanza di sicurezza. Rete numero tredici in campionato per il bomber di Tivoli. Si va a riposo con la Biancoceleste avanti di due reti.
LA CHIUDE FOLO. Corre, lotta, macina gioco, difficile intuire che questa Lazio è in dieci. L'intervallo non rivitalizza la formazione di Mutarelli, sempre più in balia dell'onda biancoceleste. Bastano otto minuti dopo il rientro per chiudere la pratica: cross rasoterra di Manoni girato in gol da Folorunsho e 3-0 laziale. Il nigeriano suggella una condizione fisica invidiabile col suo primo gol in campionato. Il dominio continua, la luce dell'Empoli sembra essersi spenta definitivamente. Olivieri prova a riaccenderla all'83, scappando sul filo del fuorigioco è bravo a battere Matosevic. La Lazio non è ancora sazia però e si vede anche annullare un gol di Mattia per un tocco di mano. Giacomel e la traversa salvano l'Empoli dall'imbarcata finale. Un sabato nel segno del tre per Inzaghi e i suoi, l'ennesima meraviglia è compiuta.
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