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Si va verso la rivoluzione: l’assenza di un cursore stile Kolarov e le caratteristiche della rosa spingono a svoltareROMA, 8 settembre - Svolta Lazio: Reja è passato alla difesa a quattro e ha riproposto Radu come terzino sinistro. Ha provato il nuovo assetto ieri a Formello, pensa di utilizzarlo contro il Bologna. Garrido è out, spera di tornare tra 15 giorni, Del Nero non regge i 90’, Cavanda è ancora acerbo, i problemi a sinistra ci sono e stanno spingendo il tecnico a variare modulo. Per adesso forse è meglio accantonare il 3-4-2-1: non c’è un esterno alla Kolarov e non si sfrutta il potenziale del centrocampo. Le conseguenze? Con questo modulo Hernanes rischiava di essere sprecato, Zarate era lontano dalla porta e Floccari stazionava troppo solo davanti.
LA SVOLTA - Il ritorno alla difesa a quattro può quadrare la squadra, può permettere l’inserimento di un mediano in più (tornano a sperare in un posto Brocchi e Mauri). La doppia seduta in programma oggi chiarirà le intenzioni dell’allenatore. Ieri ha testato solo il reparto difensivo. Floccari e Matuzalem hanno interrotto l’allenamento per un affaticamento muscolare ma non preoccupano. Ledesma si è allenato regolarmente. La scelta definitiva del modulo si conoscerà nelle prossime ore. Nelle prove sono stati schierati Scaloni a destra, Biava e Dias al centro, Radu a sinistra; hanno trovato spazio anche Diakitè e Stendardo come centrali, mentre Del Nero agiva da terzino al posto del romeno. Radu giocherà sicuramente, la sensazione è che Stendardo sia in corsa per un posto insieme a Biava. C’era da considerare l’assenza di Lichtsteiner che insieme ad Hernanes e Kozak (gli altri nazionali) rientrerà oggi a Formello. Con la difesa a quattro si possono immaginare varie soluzioni: potrebbe essere riproposto il 4-3-1 2, il rombo in stile Delio Rossi. In questo caso Hernanes farebbe il trequartista alle spalle del duo d’attacco, a centrocampo troverebbero spazio in tre (i due posti accanto a Ledesma verrebbero contesi da Brocchi, Matuzalem e Mauri). Bresciano è più staccato, si è ripreso dalla lombalgia, deve recuperare la forma fisica.
ALTRE STRADE - Un’altra ipotesi è rappresentata dal 4-2-3-1, un modulo spregiudicato ma intrigante. Permetterebbe a Reja di schierare la coppia Ledesma-Matuzalema centrocampo e sulla trequarti avrebbero modo di scatenarsi Hernanes e Zarate, l’ultimo posto se lo giocherebbero Mauri e Foggia. In avanti Floccari e Rocchi vivrebbero il loro personalissimo ballottaggio. Terza strada: il 4-3-3 ma in questo assetto Hernanes dovrebbe partire dalla linea mediana. La Lazio quest’anno ha più qualità e quantità rispetto al passato, il potenziale deve essere valorizzato nel migliore dei modi. A Genova, contro la Sampdoria, sono rimasti in panchina Mauri e Brocchi per 90’, scalpitano per avere spazio.
HERNANES - Reja prenderà le sue decisioni e non farà certo a meno del Profeta Hernanes. E’ atteso entro oggi a Formello, dovrebbe rientrare con 24 ore di anticipo. Ieri sera ha concluso lo stage organizzato dal Brasile in Spagna. I verdeoro hanno sconfitto 3-0 il Barcellona B (la squadra riserve): il cittì Menezes ha utilizzato Hernanes come cursore destro nel 4-4-2, aveva libertà d’accentrarsi sulla trequarti, sino a diventare rifinitore (ha giocato nel secondo tempo, è entrato al posto di Coutinho dell’Inter). Da qui a domenica si preparerà per affrontare il Bologna, sarà la sua prima di campionato all’Olimpico. Aspetta di parlare con Reja, aspetta di calarsi nel ruolo che il tecnico disegnerà a sua misura. Hernanes può giocare ovunque, è vero. Ma forse è meglio trovargli una sistemazione definitiva per farlo esplodere.