I biancocelesti con Matri squalificato e Djordjevic infortunato si affidano in avanti al tedesco con Candreva e uno tra Keita e Anderson. Pioli: "Non è una gara proibitiva" www.gazzetta.it
Marco Calabresi Dopo sei mesi, Miroslav Klose ancora deve segnare il primo gol della sua stagione. Una situazione anomala, per uno che ha il record di reti nelle fasi finali di un Mondiale e che mai si sarebbe aspettato di vivere così malinconicamente il suo ultimo anno alla Lazio (l'addio, a giugno, sembra inevitabile). Al momento, Klose è il terzo centravanti della Lazio: la contemporanea assenza di Matri (squalificato) e Djordjevic (infortunato) regala però una chance al tedesco, pronto a guidare i biancocelesti domani all'Olimpico contro il Napoli. Pioli lo lancia: "Sta bene fisicamente e mentalmente, è intelligente. È chiaro che quando giocano due attaccanti insieme, lui è il più bravo rispetto agli altri a giocare tra le linee. Certo, quando gioca da solo però deve attaccare la profondità. Se giocherà domani, si farà trovare pronto". Accanto a lui, Candreva e uno tra Keita e Felipe Anderson: il brasiliano, dopo quattro panchine consecutive (a Udine non è addirittura sceso in campo), scalpita.
EMERGENZA TOTALE — Solo 19, compresi il terzo portiere Guerrieri e il Primavera Murgia, i convocati di Pioli, che ha una squadra fuori tra infortuni e squalifiche (ma almeno tornano Lulic e Marchetti). Matri, Cataldi e Milinkovic fermati dal Giudice sportivo, De Vrij, Biglia, Bisevac, Djordjevic, Kishna e Radu infortunati. Molto, allora, sarà nelle mani di Klose, che di fronte si troverà Higuain, già battuto nella finale di Rio 2014. "Nessuna gara è proibitiva – dice Pioli –. Serviranno spirito, qualità, precisione tecnica e tattica. Abbiamo delle assenze, ma quando al completo siamo una squadra affidabile. Abbiamo avuto un passaggio a vuoto a novembre e inizio dicembre, ora dobbiamo spingere per recuperare posizioni". Sta spingendo anche il Napoli: "Sta meritando il primo posto, ha avuto la continuità che la Juventus non ha avuto all’inizio. Il problema non è solo Higuain: ci sono Insigne, Callejon, Hamsik e tanti altri. Ma non dobbiamo pensare solo a difenderci: dobbiamo segnare".
MERCATO — Inutile negare che Pioli si sarebbe aspettato un diverso epilogo da un mercato che ha portato a Formello solo Bisevac e (per luglio) il portiere Vargic. "Gli obiettivi c’erano: qualcuno è stato centrato, qualcuno no. Avevamo bisogno di un difensore centrale, poi dovevamo sfoltire la rosa e solo in parte ci siamo riusciti (i giovani Prce e Oikonomidis alla Salernitana, ndr). Ma sono contento della rosa a disposizione". Di cui farebbe parte anche Morrison, sempre più ai margini della squadra: "Domani non sarà convocato perché non sta bene. Il tempo del suo inserimento è finito. Sa benissimo cosa deve fare e cosa non deve fare per essere convocato". Tutto il contrario di Klose, esempio per i giovani ma che domani deve cambiare la storia della sua stagione.
