www.repubblica.it
Clima completamente diverso nei rapporti tgra il centrocampista e il club, tanto da scongiurare il countdown per la sua cessione. A Firenze hanno parlato i numeri: più tocchi (63) e passaggi (49), con una percentuale di riuscita dell'85,7% e maggior numero di lanci (9, di cui 7 riusciti) e tackle (5)di Marco Ercole
ROMA - Questa volta, salvo colpi di scena, non ci sarà nessun countdown per l'arrivo in Italia del procuratore di Biglia, pronto a parlare di offerte varie e della possibilità di partenza del suo assistito. Per la società è incedibile come sempre, e anche il giocatore adesso è più che mai convinto di voler restare. Sarà stata l'aria di Firenze, oppure il fatto di aver trascorso oltre quattro mesi con la fascia di capitano al braccio. Ma qualcosa è cambiato in Lucas Biglia, sempre più leader e trascinatore di questa Lazio.
DA SHANGHAI A FIRENZE - In estate, nella aria pesante di Shanghai e in piena sessione di mercato, il regista argentino rispondeva in modo molto "confuso", quando gli veniva chiesto se fosse rimasto in biancoceleste anche nel prossimo futuro. Al termine della gara con la Fiorentina, ancora una volta nel corso della finestra di mercato, il nazionale "albiceleste" ha risposto in modo decisamente più chiaro: "Non mi interessano le voci, io resto qua alla Lazio". Una comunione d'intenti, perché qualche giorno prima (dopo il pareggio casalingo con il Carpi) la società aveva parlato con Pioli dei possibili scenari futuri di tutti i giocatori attualmente in organico. Ne era emerso che, di fronte a offerte di altissimo valore, nessuno sarebbe stato considerato incedibile. Nessuno, a parte Lucas Biglia, considerato l'unico giocatore indispensabile per questa squadra. Una constatazione evidente, quella del club, che si è potuto vedere ancora una volta nelle ultime due partite.
L'IMPORTANZA DEL "PRINCIPITO" - Contro il Carpi, quando per detta di Pioli "mancava ritmo alla manovra", Biglia non c'era per squalifica, la Lazio ha faticato terribilmente nel creare occasioni e ha chiuso quella gara senza nemmeno un tiro in porta. Appena tre giorni dopo, contro la Fiorentina, il "Principito" è tornato a dirigere l'orchestra biancoceleste, che è riuscita a suonare la migliore sinfonia dall'inizio della stagione. Lui, tanto per cambiare, è stato tra i migliori in campo: come sempre è stato il giocatore della Lazio con più tocchi (63) e passaggi (49), con una percentuale di riuscita dell'85,7%. È stato anche quello ad aver effettuato più lanci (9, di cui 7 riusciti) e più tackle (5). Uno di questi particolarmente decisivo nei minuti di recupero, interrompendo una potenziale azione pericolosa della Fiorentina e rilanciando l'offensiva della Lazio. Fondamentale, insomma. Ma questo Pioli già lo sapeva. La novità è che almeno in questa sessione di mercato potrà stare tranquillo.
Vai al forum
