Autore Topic: Il flop spinge Lotito a invertire la rotta porte aperte alle offerte per i migli  (Letto 910 volte)

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Il Messaggero

La Lazio apre le Vendite
Il flop spinge Lotito a invertire la rotta porte aperte alle offerte per i migliori.


LA CRISI

ROMA Tutti in bilico, è una Lazio a tempo determinato. Riecco la crisi nera, dopo l’abbaglio di San Siro. Decimo posto in classifica, altri due punti persi, altro che Carpi Diem: «Abbiamo gettato un’occasione importante per risalire», ha ammesso Pioli. E c’è di più: nemmeno un tiro in porta (mai successo nell’era di Stefano da Parma) per provare a cogliere l’attimo fuggente. Lazio molle, improbabile, sempre più precaria. Così non è facile racimolare neanche un punto. Konko, il terzino francese, da oltre un anno ai margini del progetto, migliore in campo per caso col Carpi fa salire ancora più la rabbia.
RABBIA
Lotito mercoledì sera, dopo la partita, era furioso con la squadra e proprio con quei ragazzi che in estate aveva difeso e trattenuto a Roma, rifiutando a priori ogni offerta. La società aveva deciso di puntare sul gruppo del “miracoloso” terzo posto, non è stata ripagata. A questo punto, a fine stagione, la rivoluzione diventa scontata. La Lazio è pronta ad ascoltare tutte le proposte con un orecchio diverso. A scatenare l’asta soprattutto per Felipe e Candreva, deludenti sinora, talvolta con un atteggiamento indolente e strafottente. Sarà difficile “sbarazzarsene” a gennaio, ma avanti pure. Toc, toc, bussate: Manchester, Barcellona, Milan, Inter, a Formello le porte sono spalancate.
SPARITI
Che fine ha fatto Felipe? E’ triste, depresso. Non lo tenta nemmeno, il dribbling. Anzi, ci prova appena tre volte in 45’ e non salta mai l’uomo. Col Carpi s’intravede il terrore nei suoi occhi: sbaglia e inizia a scaricare ogni pallone dietro. Candreva rimane in campo, ma la sua partita non va meglio: appena uno slalom riuscito su 5. E pensare che Keita è il principale indiziato a dire addio: è l’unico a provare a dare una scossa a questa Lazio sugli esterni. Domani pomeriggio il Balde giovane verrà rilanciato dall’inizio al Franchi, ma qui è il momento d’invertire le gerarchie sia in campo che sul mercato. Altrimenti si rischia pure di svalutare un patrimonio con una stagione insignificante e ancora più deludente.
PIOLI DI NUOVO IN BILICO
Persi, ormai, i tifosi e come dargli torto: dopo 5 vittorie nelle prime 5 partite in casa (11 gol fatti e 1 subito) appena 3 punti - e nessuna vittoria - nelle ultime 5 ( 3 reti segnate e 7 incassate). Nemmeno l’Olimpico è più un fortino, a Pioli sta crollando la Lazio addosso. Nonostante le smentite di rito, è di nuovo sotto esame. L’allenatore, ancora una volta nel panico in occasione dei cambi col Carpi, resta il tesserato più precario. Aveva tirato una boccata d’ossigeno prima di Natale, con la vittoria a sorpresa sull’Inter, adesso si ritrova a inizio 2016 di nuovo con l’acqua alla gola. Lo 0-0 contro il Carpi, per come maturato, gli rimette il fiato sul collo di Guidolin. Lotito non è del tutto convinto per motivi caratteriali, ma l’ex allenatore dell’Udinese sarebbe comunque ancora in pole position (davanti a Prandelli, Brocchi e Inzaghi) qualora la situazione dovesse precipitare. Le sfide domani contro la Fiorentina e poi con Bologna, a questo punto, saranno decisive per il futuro di Pioli alla Lazio. Ma soprattutto la Coppa Italia contro la Juve, forse ultima vera porta d’accesso all’Europa. Saranno 10 giorni di fuoco, la panchina già sputa fumo.
Alberto Abbate

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