ci si dimentica troppo spesso, e facilmente, come la storia conosciuta da noi non esperti sia in realta' un romanzo scritto per soddisfare i nostri desiderata.
la stessa scoperta dell'america da parte del navigatore genovese e' una serie di miti, a cominciare dal 'mondo piatto', che la meta' basterebbe per far viaggiare treni ad alta velocita' nel paese di cazzeggialandia.
noi romani lo dovremmo poi sapere bene visto che ne abbiamo fatto un arte cominciando con l'Iliade, il De bello e le colonne simil traiane.
quindi non dovrebbe essere sorprendente che ci siano cose di cui la sotria sembra essersi dimenticata, tanto piu' che siamo migratori dalla nascita, e parlo delle prime ondate di ominidi che poi si sono evoluti localmente, tipo neanderthal e cro-magnon, per poi essere assimilita da ondate seguenti di homo sapiens e sapiens sapiens.
tanto da conquistare una delle isole piu' remote al mondo, Rapa Nui per dirla come i locali
, diversi secoli prima che Cristoforo Colombo inventasse l'Uovo, a bordo di canoe fatte a mano.
certo che poi cio' che si trova va anche interpretato e non solo romanzato, come nell'articolo postato da Bobbe, ma che alcuni reperti romani si possano trovare anche nel nuovo mondo, e non perche' portati dopo l'arrivo di Colombo, o in Cina prima di Marco Polo, non dovrebbe essere cosa particolarmente strana.
dimostra semplicemente come l'uomo sia stato sempre un popolo di navigatori ed esploratori e la storia solo il resoconto di un interesse.
