Autore Topic: Inter-Lazio 1-2: follie di Melo, Candreva strega San Siro  (Letto 733 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline News Biancocelesti

  • *
  • Post: 34247
  • Karma: +10/-3
    • Mostra profilo
    • www.biancocelesti.org
Inter-Lazio 1-2: follie di Melo, Candreva strega San Siro
« : Domenica 20 Dicembre 2015, 23:08:24 »
www.gazzetta.it



La capolista cede 2-1, le inseguitrici sono più vicine. Icardi risponde all'azzurro, che poi firma il gol decisivo dopo essersi fatto respingere un rigore da Handanovic. Il brasiliano provoca il rigore decisivo, poi si fa espellere per un calcio in faccia a un avversario. Rosso anche per Milinkovic-Savic

di Valerio Cari

Tu chiamalo, se vuoi, regalo al campionato. L'Inter chiude con una sconfitta in casa il 2015, e sotto l'albero ci sono pacchi dono per tutti: Fiorentina e Napoli a -1, Juve a -3, persino la contestata Roma a -4. E Lazio che torna da Milano con tre punti, più di quanti ne avesse fatti nelle ultime sette partite. Dopo la sosta, si ripartirà con un gruppone (o almeno gruppetto) quasi compatto. Il 2015 non è stato un anno di gloria, per i colori nerazzurri: chiuderlo in fuga, sembrava troppo. Così la squadra cinica e cattiva, si ritrova in vena di doni. E nella parte di un improbabile Babbo Natale, ecco Melo. Felipe correda una partita piena di errori con un intervento scomposto su Milinkovic, che vale il rigore da cui nascerà il 2-1, e poi con un calcio volante a Biglia, ben poco natalizio, se non fosse per il colore del cartellino: rosso.

INTER INVOLUTA — Una doppietta di Candreva decide un match non certo entusiasmante per qualità di gioco e giocate, che l'Inter comincia male ma che sembrava sul punto di raddrizzare, come spesso gli è accaduto in questa stagione. Invece il settimo centro di Icardi (stesso bottino della scorsa stagione, a Natale, chiuse poi a 22) non basta, l'Inter incassa la seconda sconfitta in casa. In una serata in cui in tanti sono sotto standard. Non sembra tanto una questione di modulo, ma, comunque, Mancio sceglie Biabiany per avere due ali vere (l'altra è Perisic) e partire con un 4-4-2 in cui Jovetic e Icardi sono coppia d'attacco solo sulla carta, non certo per il dialogo. La vera sorpresa è la rinuncia iniziale a EpicBrozo, peraltro annunciato ieri fra i titolari dal tecnico. Medel e Melo faranno di tutto per farlo rimpiangere: meno ringhiante del solito il primo, molto impreciso il brasiliano, che sbaglia più appoggi, anche semplici, di quanti ne azzecchi. I due cambi, dentro Brozovic e Ljajic paiono cambiare il match, ma non è così. Ma l'Inter chiude male, come aveva iniziato.

I GOL — Anche in passato, anche nelle vittorie, l'Inter aveva cominciato male le gare. Però, non prendeva mai gol e poi si riassestava: stasera sfiora subito il colpaccio (lancio di Medel per Perisic e Berisha che chiude in uscita), ma poi va sotto al primo tiro verso la sua porta. Al 5', corner di Biglia, battuto basso e fuori area: Candreva ha tanto, troppo, spazio e colpisce con un destro che passa fa parecchie gambe e finisce in rete. Per tutto il primo tempo la squadra di Mancini arriverà al tiro solo con un paio di punizioni, mentre una percussione di Anderson, dopo errore di Melo, concede a Candreva la possibilità di fare bis: alto. la ripresa comincia con una punizione a due in area per pasticcio Radu-Berisha (Mauricio respinge su Telles nel mucchio selvaggio), prima che Icardi confermi la sua altissima percentuale di realizzazione. Alla prima vera occasione fa centro, lanciato sul filo del fuorigioco da Perisic. Poi però, quando i 46 mila di San Siro pregustano il ribaltone, ecco il fallo da rigore, la parata di Handanovic, il tap-in di Candreva.

LAZIO RESPIRA — La miglior Lazio degli ultimi tappa un po' una falla che stava diventando una voragine. Alla nona giornata aveva gli stessi punti dell'Inter, 18, poi ne ha fatti due, ritrovandosi a -16. Ora accorcia e sale nella metà sinistra della classifica. Un anno fa qui Felipe Anderson firmò una doppietta e lasciò tutti con la chiara impressione di aver visto un campione che prendeva forma. Oggi, c'è il dubbio che ci si fosse sbagliati. in compenso rileva il testimone Candreva, per cui non sprecheremmo tali paroloni , ma che merita le attenzioni che gli riserva Mancini, anche per gennaio. Lui e Biglia sono i migliori, gli uomini da cui ripartire.

Vai al forum