Fonte: Il Messaggero - Magliocchetti
Se non è un esame di laurea, poco ci manca. Avere davanti l’Inghilterra di Fabio Capello, una nazionale che cerca il riscatto dopo il deludente mondiale, non sarà semplice. Anzi, l’impresa è ardua. Ma per Stephen Lichtsteiner niente è stato mai facile. Lo svizzero è da sempre abituato alle sfide impossibili o quasi, a dover risalire la china per far vedere a tutti di che pasta è fatto. Uno tosto, duro, per niente freddo come si possa immaginare anzi l’opposto. Uno di quelli che alza e cambia l’umore del gruppo e fa diversi scherzi. Non si direbbe, ma è così. E domani sera vorrebbe tanto farne uno all’allenatore dei Leoni d’Inghilterra che iniziò la sua avventura sulla panchina inglese proprio con un’amichevole contro gli elvetici.
Per la Svizzera di Licht è il debutto in questa fase di qualificazione ad Euro 2012 e nessuno dei rossocrociati vuole fare brutta figura. Per la verità il laziale è uno di quelli che in questi giorni in patria sta cercando di spingere la sua squadra verso una successo che avrebbe dell’incredibile. Anche la Svizzera, seppur sia stata l’unica squadra al mondiali a battere i campioni spagnoli, è reduce da una cocente delusione e vorrebbe ripresentarsi con un successo che farebbe rumore. Per l’esterno della Lazio, poi, è una partita speciale, visto che l’Inghilterra poteva essere il suo nuovo palcoscenico. Il Tottenham più del Liverpool, i due club che l’hanno seguito maggiormente ad inizio estate, ha fatto diversi sondaggi tra giugno e luglio, ma per Lotito il calciatore non è stato mai sul mercato. Magari qualche piccola tentazione c’è stata, ma la proposta non era altrettanto allettante.
Lui, Stephen, che era in Sudafrica ma seguiva tutto, è stato felice di essere rimasto, anche perché adora Roma e assieme alla moglie Manuela (i due si sono sposati a giugno) stanno pensando di comprare casa e di restarci a vivere. Insomma, lo svizzerotto si sente un po’ romano e non gli dispiacerebbe affatto mettere radici. Già perché il sogno di Licht è quello di restare alla Lazio fino alla fine della carriera, tanto che suo fratello Marco, che è anche l’agente, da qualche mese sotto traccia sta dialogando con la società per il contratto. Una trattativa ben diversa da tutte le altre e questo deve fare ben sperare. Il patron laziale, dopo qualche piccola crepa all’inizio dell’era Ballardini (il tecnico che, chissà per quale motivo l’aveva messo da parte), e nonostante l’accordo con il calciatore scada nel 2013 (ma con una clausola di 11 milioni di euro), ha rafforzato ancora di più i rapporti con i Lichtsteiner. E vorrebbe trattenere a lungo il laterale destro. E’ ancora presto per parlarne, visto che Licht ha appena ventisette anni e una lunga carriera davanti, ma pare che ci siano diversi progetti su di lui, addirittura dirigenziali. Per il momento, però, il fratello-manager lavora con il club per aumentare gli 800.000 euro a stagione, superare il milione e mettere la firma dal 2011, in modo che sarà il primo calciatore della Lazio ad arrivare al 2016. Qualcuno sostiene che abbia già firmato e appena si entrerà nell’anno nuovo verrà ufficializzato.
Nel frattempo l’esterno della Lazio, l’unico vero che ha a disposizione Reja, considerato che in difesa o a centrocampo il rendimento non cambia mai, è concentrato a battere l’Inghilterra di Fabio Capello. Lui e i suoi compagni hanno voglia di centrare la grande impresa. Vogliono vincere e far capire agli inglesi che per la testa del girone non sarà proprio rosa e fiori. E poi Licht vorrebbe tanto fare una dedica speciale, magari un gol considerato che in nazionale ancora è all’asciutto, ai suoi ragazzi del villaggio di Chiure, in Mozambico. Un posto, dove Stephen, ambasciatore di Solidarmed, lo scorso anno dove è stato per ben undici giorni, oltre a portare un sorriso e a lasciare strutture per giocare a calcio più tanto altro, ha lasciato un pezzo di cuore. E domani sera, come sempre quando scende in campo con la maglia laziale, lo farà anche per loro.