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Nel ritiro di Formello il tecnico prova a risollevare il gruppo. Domani la delicata sfida con la Sampdoria: non si può falliredi Gianluca Cherubini
Serve una scossa per rialzare la Lazio. Bisogna fissare un obiettivo e cercare a tutti i costi di raggiungerlo. Le otto sconfitte su 15 partite di campionato bruciano, così come le sei partite perse su sette trasferte disputate, ma la strada è ancora lunga e nulla è perduto. Stefano Pioli ha lavorato sulla testa dei giocatori, ha sfruttato il terzo ritiro in due mesi per confrontarsi con loro, ha cercato di rendere meno pesante il clima. Non tutti hanno gradito l’ennesima punizione della stagione, l’ordine era arrivato direttamente dal presidente Lotito, il centro sportivo di Formello è diventato un vero e proprio bunker. Tutti insieme a tempo indeterminato, saranno i risultati a stabilire la libertà, vincere con la Sampdoria potrebbe non bastare. Ma la squadra è schierata al fianco dell’allenatore, lo ha confermato Danilo Cataldi al termine della sfida con il Saint Etienne: «Siamo con lui, non ci sono dubbi. E alla prossima partita lo dimostreremo».
Pioli ha provato a rianimare il gruppo, è consapevole di dover lavorare giorno e notte per ricreare l’unione dello scorso anno, ha capito però che non esistono altre vie d’uscita. E in questa settimana l’impegno sul campo è aumentato: i biancocelesti si sono allenati per tre giorni (due consecutivi) due volte al giorno, non era mai accaduto prima. C’è la voglia di stare insieme e di rivedere al più presto la vecchia Lazio, quella della Champions League conquistata a Napoli e dei festeggiamenti notturni a Formello. Non sarà facile, ma Pioli le sta provando veramente tutte per ricompattare l’ambiente. Ieri, per esempio, ha stabilito delle nuove regole: chi perde la partitella finale a campo ridotto, al termine dell’allenamento deve servire a tavola il pranzo ai vincitori. Nulla di straordinario, solo un modo come un altro per fare spogliatoio e ritrovare la serenità di una volta (giovedì 17, dopo la gara di Coppa Italia contro l’Udinese, la squadra si ritroverà in un noto locale di Roma per la cena di Natale).
Ora nella testa di Pioli c’è solo la Samp, un appuntamento da non fallire, la Lazio è pronta alla battaglia. Tornerà in campo l’undici di sempre. Si ripartirà dal classico 4-2-3-1, il 4-4-2 visto in Europa League verrà messo da parte. In porta spazio a Marchetti, in panchina andrà Berisha. In difesa possibile forfait di Basta: il serbo è alle prese con un leggero affaticamento muscolare, verrà valutato nelle prossime ore, spazio a Konko qualora non dovesse farcela. Al centro si muoverà la coppia Hoedt-Gentiletti (squalificato Mauricio), a sinistra Radu sostituirà l’infortunato Lulic. A centrocampo nessuna novità: Biglia e Parolo agiranno in regia. Sulla trequarti rientrerà Milinkovic Savic, si posizionerà dietro la punta. Mentre sugli esterni, al momento, Candreva è l’unico sicuro di una maglia. A sinistra, infatti, si giocano il posto Felipe Anderson e Keita: il brasiliano sembra favorito. Klose guiderà l’attacco. Recuperati Mauri e Onazi, andranno in panchina. Out Lulic, Kishna (problema al menisco) e de Vrij. Oggi la rifinitura.
