Autore Topic: Calcio, Roma e Lazio in crisi ora è il tempo delle soluzioni  (Letto 708 volte)

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Calcio, Roma e Lazio in crisi ora è il tempo delle soluzioni
« : Martedì 1 Dicembre 2015, 12:46:39 »
www.corriere.it



Il presidente risolva l’equivoco Garcia una volta per tutte. Lotito rinforzi la squadra e riavvicini il pubblico alla squadra

di Giuseppe Toti

Ora è il tempo delle soluzioni, del cambiamento di rotta. Roma e Lazio devono capire se hanno le capacità di individuare le prime e di realizzare concretamente il secondo: non esistono più margini per altre questioni. Inutile, a questo punto, continuare a discutere sugli errori del passato, ad analizzare ancora la miopia delle strategie di piccolo cabotaggio delle due società, oggi come ieri caratterizzate da un provincialismo - seppur diverso nelle modalità e malgrado la presenza di un presidente americano sempre più fantasma - che non autorizza all’ottimismo per il futuro. Il tempo delle riflessioni è scaduto. Da qui alla sosta di Natale le squadre capitoline si giocano tutto, lo spazio rimasto serve solo per risolvere i problemi.

In questa fase sono i giallorossi a vivere uno stato di stress estremamente pesante. Dopo Bologna (pareggio esterno), Barcellona e Atalanta (sconfitte umilianti in Champions e campionato) la crisi è riesplosa, tanto da spingere la società a mandare la squadra giovedì in ritiro anticipato, in vista della trasferta di Torino di sabato prossimo. Possibile sia tutta colpa dell’allenatore Rudi Garcia, secondo la fin troppo banale convinzione della piazza (e di larga fetta della critica)? O non è piuttosto illuminante la «chiamata in correità» di Daniele De Rossi, che ha sollecitato le altre componenti - dirigenti e calciatori - a un poderoso esame di coscienza? La Roma dovrebbe rompere gli indugi e decidere cosa fare del suo tecnico: non può difenderlo pubblicamente e poi in privato, con gli amici del quartierino, delegittimarlo spudoratamente. Se non si è sicuri che Garcia abbia ancora in mano la squadra, allora è meglio cambiare subito. Un colpo netto, tranchant. Senza più tentennamenti né ipocrisie.

Allo stesso modo il presidente Claudio Lotito dovrebbe stabilire cosa vuole fare da grande e quale destino riservare al club. Senza interventi adeguati nel mercato di gennaio (rinforzi di alto livello da portare a casa ed elementi scontenti, sopravvalutati e/o bolliti da mandare via) la Lazio non entrerà nemmeno in Europa League. E poi il pubblico: giovedì scorso contro il Dnipro c’erano appena 3 mila spettatori paganti. Lotito è dunque riuscito in un miracolo al contrario: far disamorare e allontanare dalla squadra la gran parte della tifoseria. In quasi 116 anni di storia nessun altro aveva mai neanche sfiorato tali livelli. Possibile che il sedicente capo illuminato non sappia produrre una mezza idea per costruire qualcosa di meglio?

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