Il Messaggero
Milinkovic anima della nuova Lazio
Il serbo, utilizzato finora da trequartista, agirà da mezz’ala come voleva Tare «Qui vivo un sogno, voglio vincere» dice Sergej che guida l’assalto dei giovani.IL PERSONAGGIO
ROMA Nuova mezz’ala in serbo: Milinkovic arretra a centrocampo nel 4-3-3. Prime prove a Formello: Pioli non cambia il modulo del derby ma, dopo averlo accantonato nell’ultima giornata prima della sosta, rispolvera Sergej. Anche lui rigenerato dalla Nazionale. Un finto cross nel sette, un euro-gol contro l’Italia Under 21: «Sono davvero contento per aver segnato. La Lazio mi ha chiamato per congratularsi. Aggiungendo che mi aspettavano tutti per continuare il nostro lavoro e per rioccuparci degli obiettivi che vogliamo centrare con questa maglia». Non certo un settimo posto in classifica. La rincorsa all’Europa riparte dal serbo con Parolo e Biglia in mediana, riecco Lulic terzino col Palermo. Out Onazi, rientrato dalla Nigeria con uno stiramento agli adduttori. Qui Tare ci cova, dopo il pranzo-confronto con Pioli: niente più trequarti per Milinkovic, il diesse l’ha comprato mezz’ala. Non solo. Azzerate le gerarchie, a questo punto, “senatori” in discussione: col Palermo spazio ai giovani, anzi semplicemente a chi è più in forma.
KEITA SÌ, CANDREVA NO
Qui si fa la rivoluzione, senza alcuna distinzione. Poco importa che segnino e rinascano altrove, questa è Lazio. Per questo, nonostante l’ennesima rete e prestazione in Nazionale, rischia più Candreva la panchina di Felipe. Ha trottato e sudato due settimane a Formello, ha dato la scossa nel derby, Keita si merita il posto da titolare. E’ pronto a partire dall’inizio dietro uno fra Matri e Djordjevic in vantaggio: «Filip, insieme a Basta, mi ha fatto inserire nella Lazio come fossi uno della famiglia - rivela Milinkovic - ed è stato fantastico avere un supporto così sincero. A Roma mi sembra di vivere un sogno in un grande club. Ho cinque anni di contratto e mi toglierò grandi soddisfazioni». Questo è il veleno che chiede Lotito, al di là dei torti arbitrali. A proposito: dopo il disastro Tagliavento, designato Celi che, proprio contro i rosanero, rievoca il dolce 3-0 nella seconda giornata del campionato 2012-2013. Doppietta di Klose, siluro di Candreva sotto il diluvio: ironia del destino, rischiano di non esserci entrambi dal primo minuto. Miro addirittura nemmeno in panchina per la distrazione alla caviglia.
ULTIMATUM ALLA PORTA
Eroe in patria, Berisha, al momento ancora secondo alla Lazio. Nuova chance per Marchetti, dopo i disastri con Milan e Roma e con la testa sempre sul rinnovo: l’agente Bozzo è ancora in Brasile, la prossima settimana fissato di nuovo l’incontro. Se stavolta Federico non firmerà, Etrit lo sostituirà sino a fine stagione. E’ un ultimatum alla porta. Davanti alla quale domenica Hoedt, non impiegato dall’Olanda U21, potrebbe insidiare Mauricio al fianco di Gentiletti. Non ancora provato - secondo l’idea di Tare - Braafheid al centro: «Non sono infortunato, sono al 100%», giura l’olandese, a quota zero presenze ma sempre in partita sui social.
Alberto Abbate
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