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ROMA Le scuse dopo il Milan, perdono rigettato nel derby. Spaesato fra i pali, Marchetti disorientato dalla società: qui si fa il rinnovo o è addio. Arriva il momento della verità, la prossima settimana l'agente Bozzo vedrà Lotito. E' tutto fatto da mesi, ma questo tergiversare è deleterio. Federico non è più sereno, i suoi guantoni scottano, la sua voglia di restare per la prima volta vacilla. Dopo un lungo tira e molla s'era trovato un accordo a 1,6 milioni sino al 2019, ma da settembre manca la firma. Il portiere di Bassano dice ancora al manager (ora in Brasile, per questo è slittato il nuovo incontro fissato per oggi) di voler restare. Perché la Lazio l'aveva aspettato nel momento di difficoltà, perché gli aveva dimostrato fiducia, perché gli aveva dato garanzie.
PRESTAZIONI NO
Trema di nuovo, Marchetti. Coi “nuovi” capelli voleva dare un taglio a un “brutto” passato, ma la testa non è sgombra nel presente: 15 dei 20 gol subiti, in questo campionato, traforano le sue mani. Quattro misere volte su 10 la porta inviolata. Altre tre reti incassate fra Supercoppa e la prima d'Europa League col Dnipro a tempo scaduto. Col Milan due scivoloni e le mani in alto sulla finta di Bacca, con la Roma il suo palo scoperto sul castigo di Gervinho. Marchetti non è questo, Marchetti non reagisce più. Domenica “sfigurata” la sua faccia già in occasione del rigore. Federico ne ha parati solo 2 su 42 in carriera. Ma quando l'ultima volta Dzeko va sul dischetto, lui scava un solco e poi quasi si scansa.
UN DIFENSORE
Una volta faceva miracoli, adesso incassa tristi oracoli. E pensare che a inizio stagione, dopo un confronto col ct Conte, coltivava addirittura una speranza per il prossimo europeo. Marchetti da tempo vuole riprendersi l'Italia, ma non sente di poter lottare ad armi pari con i concorrenti. La società gli aveva promesso di proteggerlo sul mercato, adesso Federico si sente tradito. Il nuovo acquisto Hoedt non colma l'assenza di de Vrij, Mauricio e Gentiletti non sono in grado di difenderlo. Il suo manager Bozzo, nell'incontro con la Lazio, proporrà anche un centrale: per Rugani c'è il no al prestito dalla Juve, ma per Heurtaux si può parlare. E' in scadenza nel 2017 e l'Udinese vuole piazzarlo a gennaio. È meno costoso di Douglas del Dnipro o Hinteregger, è più integro di Vlaar. Molto dipenderà dalla fumata bianca per Marchetti. Nel mutismo biancoceleste sul suo rinnovo, il portiere sente pure le sirene di Juve e Milan, pronte a ingaggiarlo a parametro zero a febbraio. Se Federico però non firmerà entro dicembre, Berisha prenderà il suo posto da gennaio. Dopo Cagliari, Marchetti deve solo volare, non ritrovare le “catene”.
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