Autore Topic: Lazio, basta distrazioni  (Letto 706 volte)

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Lazio, basta distrazioni
« : Domenica 1 Novembre 2015, 10:13:08 »
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Posticipo all’Olimpico contro il Milan, Pioli si aspetta il riscatto «Nelle prossime partite capiremo cosa vogliamo fare da grandi»

di Simone Pieretti

Lazio, la prova del nove. Dopo aver vinto i primi otto confronti allo stadio Olimpico, i biancocelesti affrontano in serata il Milan dell’ex Sinisa Mihajlovic. Sarà un test fondamentale per la squadra di Pioli, reduce dall’ennesimo a Bergamo contro l’Atalanta.
La Lazio soffre di mal di trasferta, dove raramente segna su azione (una sola rete delle quattro realizzate), e dove mai è riuscita a mantenere la porta inviolata. Ma in casa è un’altra storia. Cinque vittorie su altrettante partite, lo stadio romano è diventato la roccaforte laziale, i prossimi due incontri si giocheranno all’Olimpico, Pioli può sorridere. «La battuta ci sta - sottolinea il tecnico - ma nulla succede per caso. Dobbiamo capire cosa vogliamo fare da grandi e le due prossime partite di campionato ci daranno una risposta in tal senso. Io credo molto nella mia squadra».

Sarà un crocevia importante per i biancocelesti che davanti avranno un Milan in crisi di gioco e di risultati. La permanenza di Mihajlovic sulla panchina dei rossoneri passa anche per la sfida odierna, in cui ancora una volta mancheranno De Vrij, Parolo e Keita. Il tecnico intende confermare lo stesso modulo presentato contro l’Atalanta, non terrà in considerazione le diffide di Mauricio, Lulic e Milinkovic in vista del derby della prossima settimana nella quale potrebbe recuperare almeno Keita e Parolo. Per il difensore olandese bisognerà attendere almeno l’arrivo del nuovo anno. «Siamo dispiaciuti per l'intervento che dovrà sostenere De Vrij - sottolinea Pioli - lui è un grande calciatore, un professionista esemplare. I tempi di recupero saranno lunghi, ci interessa unicamente che torni al 100% della condizione fisica. È un elemento importante, sul quale impostiamo la nostra fase difensiva: a gennaio non ci faremo trovare impreparati». I problemi non riguardano soltanto le assenze, è l’atteggiamento della squadra che va rivisto: il tecnico ne è consapevole, durante gli ultimi giorni ne ha parlato con i suoi giocatori. «Sprechiamo troppe situazioni - ammette davanti ai microfoni - non sono rimasto deluso della prestazione contro l’Atalanta, mi sono letteralmente infuriato: queste situazioni vanno sistemate al più presto, perché manca poco per poter fare un ulteriore salto di qualità, se vogliamo diventare una grande squadra dobbiamo scalare questo gradino. Quando c'è la possibilità di cogliere un risultato importante dobbiamo chiudere le partite, stringere i denti e dimostrare di essere squadra. Dall'inizio alla fine. La sfida contro il Milan è l’occasione giusta per dimostrare tutto questo».

Attenzione, determinazione, cinismo, qualità che in trasferta svaniscono, lontano dall’Olimpico la squadra dimostra palesemente dei limiti. «Quelli li hanno tutte le squadre - ribatte Pioli - stiamo facendo un percorso per arrivare a qualcosa di importante, abbiamo capito qual è il tassello che ci manca. Siamo sulla strada giusta, i conti si fanno a fine stagione».
Probabile il ritorno dal primo minuto di Mauricio al centro della difesa per far coppia con Gentiletti, sulle fasce confermati Basta e Lulic. L’unico dubbio riguarda il centrocampo dove Onazi è favorito su Cataldi per il posto accanto a Biglia. Candreva e Felipe Anderson agiranno sugli esterni, Milinkovic giocherà a supporto di Miro Klose. «Mi aspetto una grande reazione - chiude Pioli - dobbiamo fare in fretta a colmare il gap. Io sono venuto a Roma per vincere qualcosa». La Lazio è a un passo dalle grandi, è arrivato il momento di dimostrarlo coi fatti, non basta più ripeterlo a parole.

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