Autore Topic: Lazio, caccia all'ottava  (Letto 614 volte)

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Lazio, caccia all'ottava
« : Domenica 25 Ottobre 2015, 12:21:29 »
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Dopo sette vittorie di seguito in casa, all’Olimpico arriva il Torino. La Nord sciopera, appello di Pioli ai tifosi: "Più deboli senza di voi"

di Luigi Salomone

Nessuna deroga tanto più nel fortino Olimpico dove sono arrivate sette vittorie in altrettante esibizioni. Alle 18 c’è il Torino di Ventura, squadra spigolosa, ma la Lazio deve riscattare il ko col Sassuolo e confermare il ruolino di marcia casalingo cercando l’ottava perla stagionale. Per riuscirci riavrà il suo talismano Biglia, l’architrave del gioco laziale, darà fiducia a Klose in attacco naturalmente senza derogare al suo modo di giocare nonostante l’avversario prediliga il contropiede: «La nostra mentalità resta quella di segnare un gol in più degli altri anche se ultimamente siamo migliorati a livello difensivo, siamo più compatti e determinati anche se i numeri delle reti incassate saranno sempre condizionati dalle disfatte contro Chievo e Napoli».

A proposito del reparto arretrato scenderà in campo Mauricio che, dopo la terza espulsione giovedì contro il Rosenborg, è finito sul banco degli imputati: «Chi gioca, sbaglia - spiega Pioli - e io raccomando sempre ai miei giocatori fiducia e tranquillità. Questo è quello che ho consigliato a lui. Sa che ha commesso errori importanti ma tutti dobbiamo fare di più e ragionare da squadra per sopperire agli errori del singolo». Prova a non pensare al suo ministro della difesa, Stefan De Vrij che quest’anno non ha mai avuto e chissà quando tornerà: «Gli parlo spesso, ho avuto difficoltà del genere anche io da calciatore. È un ragazzo attento, ora è un po’ confuso, sta cercando con lo staff la strada migliore. Spero possa rientrare il prima possibile e soprattutto al 100%». Trova il tempo di smorzare le polemiche sul caso Morrison: «Ravel? Lo valuto come gli altri, ho trenta giocatori, tutti vogliono giocare e credono di meritarlo. La competizione è sana e feroce, gioca chi merita, chi si allena con professionalità, continuità e disponibilità».

L’avversario di oggi è pericoloso, Ventura un tecnico sottovalutato che bada al sodo. Pioli si aspetta una partita complicata: «Il Torino gioca un calcio particolare, quasi unico. Aspetta dietro la linea della palla, comincia l'azione dalle retrovie, ci costringerà a giocare la migliore partita possibile. Dovremo essere lucidi, giocheremo col centrocampo a tre». Per avvicinare le squadra che la precedono prendendo il Toro per le corna la Lazio non avrà la curva Nord in sciopero definitivo: «Io non giudico le scelte dei nostri tifosi, tutti sanno cosa significa giocare in un Olimpico pieno di entusiamo. Senza il loro sostegno siamo sicuramente un po' più deboli».

Dall’altra parte i granata recuperano Vives e si presentano con la coppia d’attacco Belotti-Quagliarella. Arbitrerà Mazzoleni, non proprio una garanzia. Ma la Lazio non può perdere il treno, deve restare aggrappata alle prime aspettando il recupero di molte delle sue stelle.

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