Corriere dello Sport
Matri: «E ora il Torino. Tifosi, aiutateci»
Torna al gol dopo oltre un mese di digiuno «In dieci non era facile, ma siamo maturi» ROMA - Daniele Rindone
Mitra Matri, ci pensa lui. Un gol, il primo in Europa per il primo posto nel girone. E lo zampino negli altri due. Un gol e un messaggio da trascinatore indirizzato ai tifosi mancanti all’Olimpico: «Sono contento per la vittoria, per il primo posto e per il gol. L’Olimpico è un bel fortino, ma domenica contro il Toro avremo bisogno dei tifosi, speriamo ci sia più gente. Non è un appello, ci fa davvero tanto piacere averli accanto. Abbiamo voglia di averli qui con noi, sono un’arma in più».
Sentito? Dà carica a tutti: «L’espulsione ci ha spinto ad aiutarci, è un atteggiamento che dobbiamo avere sempre. Se siamo uniti e compatti siamo difficili da battere, dobbiamo giocare così ogni gara». Gli piace l’idea di una Lazio tutta grinta: «E’ stata una bella prova di maturità, non era facile vincere in undici, figuriamoci in dieci, è stato più difficile. Siamo stati bravi, abbiamo gestito al meglio la partita. Avremmo dovuto evitare il rigore, dobbiamo abituarci a non prendere gol». Rieccolo dopo più di un mese di digiuno dovuto all’infortunio e alla sosta. Tre gol in sei partite totali, due in A (all’esordio contro l’Udinese), uno in Europa. Mitra Matri colpisce, si fa largo, divide il posto con Klose e presto lo farà anche con Djordjevic.
Sta lì, pronto a tutto: «Abbiamo fatto un bel passo in avanti in Europa. Nella Lazio mi sto trovando benissimo, la squadra gioca. Ho avuto un problemino al flessore, ma adesso è tutto ok. Ci saranno tante partite tra Europa League, campionato e Coppa Italia, avrò il mio spazio». A Mitra Matri sta andando di lusso e la presenza della fidanzata Federica Nargi in tribuna d’onore porta bene: «Il selfie di rito a fine partita va sempre fatto... Grande vittoria...», ha scritto su Instagram la showgirl. Matri è abituato a vincere, sa dare i consigli giusti: «Perché fuori casa si fa più fatica? E’ una casualità, dobbiamo lavorare per raccogliere punti anche in trasferta».
Candreva. Matri col gol in canna, Candreva col turbo e l’assist al bacio. Antonio ha dato il via all’1-0 e ha chiuso i conti con la fascia da capitano al braccio: «Abbiamo iniziato nel peggiore dei modi - ha detto Candreva - abbiamo vinto con una grande reazione. All’Olimpico raccogliamo molto, fuori casa poco rispetto a quanto seminiamo».
Ha risposto un po’ piccato: «Siete tutti uguali, viene analizzato solo il risultato, non le prestazioni esterne, contro il Sassuolo ci ha condannato quel rigore. Siamo felici per il primato nel girone europeo, ora pensiamo al Toro, dobbiamo recuperare la condizione mentale e fisica. Dobbiamo ancora migliorare, siamo sulla strada giusta». Dopo il gol in ribattuta nessun sorriso, perché? «La prossima volta lo farò. Ho esultato con l’abbraccio dei miei compagni».
Era stato Mauri a cedere la fascia a Candreva: «E’ stata una vittoria brutta perché abbiamo giocato in dieci per tutta la partita. Ma siamo stati una vera squadra». Quando Mauricio è stato espulso ci ha pensato Mauri a centrocampo, da regista d’emergenza: «Mi trovo bene in questo ruolo, mi posso adattare, è stata una situazione contingente, ma posso fare il centrocampista. Hanno disputato una grande partita Candreva e Felipe, ci hanno dato una grande mano in zona difensiva. Se giocheremo sempre così, da squadra, andremo lontano».
