Autore Topic: Ma perché non gioca Morrison? Sta antipatico a Pioli?  (Letto 603 volte)

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Ma perché non gioca Morrison? Sta antipatico a Pioli?
« : Mercoledì 21 Ottobre 2015, 07:55:14 »
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«Ma perché non gioca Morrison? Sta antipatico a Pioli?». Proprio non se lo spiegano, i tifosi della Lazio. Attraverso le radio e sui social network la richiesta è sempre la stessa: il popolo biancoceleste vuole vedere l’«incompreso» Ravel. Finora, effettivamente, l’inglese ha giocato poco, per la precisione 61 minuti, incluso l’intero impalpabile secondo tempo nella pesante sconfitta subita a Verona contro il Chievo. Perché non gioca Morrison, presentato dal direttore sportivo Igli Tare come un calciatore «dalle qualità fuori dalla norma, un ragazzo che ha risolto i problemi personali e sarà importante per la squadra»? Di sicuro non perché sta antipatico a Pioli. Il tecnico emiliano ha spiegato più volte le difficoltà d’ambientamento dell’inglese, dai confessati problemi con l’italiano alla malcelata esuberanza fuori dal campo e al complicato rapporto con le regole.
«Ho una brutta etichetta addosso – ha spiegato Morrison nell’ultima intervista in Inghilterra – ma io non sono un problema, sono solo incompreso». Morrison l’«incompreso» chiede spazio e i tifosi vogliono vederlo. Le doti tecniche dell’inglese farebbero tanto comodo alla Lazio, in modo particolare domani contro il Rosenborg quando Pioli dovrà rinunciare ancora una volta ai titolari Biglia e Parolo, con l’affaticato Milinkovic-Savic destinato alla panchina. Eppure, nell’ormai abituale 4-2-3-1 provato ancora a Formello, il tecnico emiliano sembra voler rilanciare l’ex capitano Stefano Mauri, finora molto lontano dalla forma migliore ma in vantaggio nelle gerarchie del neo 50enne festeggiato ieri dalla squadra: «Ringrazio tutti per l’affetto – ha dichiarato Pioli ai microfoni della radio sociale – a dir la verità questi 50 anni non me li sento addosso. Sono pronto a regalare nuove grandi soddisfazioni ai nostri tifosi». Vedere all’opera l’incompreso Morrison sarebbe senza dubbio un gran regalo per il popolo biancoceleste, ma Pioli non è convinto. Ravel aspetta e spera, anche perché una nuova esclusione sarebbe davvero dura da digerire.
Di sicuro domani all’Olimpico (ore 19) giocheranno Berisha tra i pali, Konko e Radu sugli esterni e il giovane Hoedt al centro. Davanti dovrebbe toccare a Matri con Candreva e Anderson sugli esterni, a meno che Kishna oggi non torni ad allenarsi. A centrocampo, invece, conferma per Cataldi (squalificato per una giornata in campionato, mentre il giudice sportivo non ha sanzionato la simulazione di Cannavaro ritenendo le immagini non chiare) e Onazi, anche se Biglia sta correndo verso il recupero: «Per Lucas il controllo in Paideia è andato bene così come per Djordjevic – ha spiegato il medico sociale Roberto Bianchini – già nei prossimi giorni potranno allenarsi col gruppo. Anche Parolo sta meglio, speriamo possa tornare a disposizione la prossima settimana, mentre per Keita ci vuole più tempo». Dopo il controllo in Spagna, invece, per De Vrij l’ipotesi dell’intervento chirurgico si fa sempre più concreta.

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