Autore Topic: Turbo Candreva  (Letto 693 volte)

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Turbo Candreva
« : Sabato 3 Ottobre 2015, 09:55:31 »
Il Messaggero



Turbo Candreva
La Lazio domani con il Frosinone ritrova il suo attaccante più veloce.
Il ct Conte lo ha già chiamato: sarà convocato per gli impegni azzurri.


IL RIENTRO
ROMA Un’iniezione d’orgoglio. Senza di lui la Lazio è risorta, con lui dovrà volare. Turbo Candreva, lo spinge un altro Antonio: il ct Conte ieri lo ha chiamato, s’è raccomandato per la Nazionale. Il 10 e il 13 ottobre le gare di qualificazione contro Azerbaijan e Norvegia, l’esterno sarà convocato. Domani farà il rodaggio proprio col Frosinone, prima di raggiungere Coverciano. S’era fermato lo scorso 17 settembre, era entrato dalla panchina a Dnipro, dopo due sostituzioni consecutive in campionato. Aveva il broncio, Candreva, ieri sorrideva in campo a Formello. Finalmente in gruppo, scalpitava da giorni per il rientro: «Sto benissimo, sono in grandissima forma e per fare una prestazione super il prossimo 4 ottobre», aveva brindato qualche giorno fa con un pranzo motivazionale.

ANCORA A DIGIUNO
Adesso Antonio vuole regalarsi il primo gol della stagione. La data porta fortuna: l’anno scorso si sbloccò e realizzò il suo secondo centro il 5 ottobre, un giorno dopo, col Sassuolo. Prossimo avversario, invece, dopo la sosta (il 18 ottobre), quando rientrerà Santa Klose (ieri comunque già al lavoro) a benedire ogni palla sotto porta. Esultanze su esultanze rimandate. Eppure in realtà la rete già si gonfia, eccome. Specie all’Olimpico: la Lazio segna in casa da 11 partite consecutive. E a Formello rinasce pure la cooperativa del gol: c’è addirittura la firma di dieci giocatori nei tabellini di quest’avvio stagione. Sembra quasi incredibile manchi quella di Candreva, il centrocampista biancoceleste del record (12 centri), fermo a un “misero” assist alla prima col Bologna. Non solo: fuori per 4 gare Antonio, i compagni ne vincono tre. Un oltraggio o uno sprone? Qualche indizio alla risposta: l’esterno s’era fatto male da solo alla caviglia, aveva il muso, ora è pimpante. E ancora: prima della Supercoppa, offeso aveva rifiutato i gradi di vice-capitano, adesso se li riprende e non se li toglie più. S’è confrontato con Pioli, s’è chiarito, avrà la fascia quando mancherà la luce di Biglia. Quando non ci sarà Lucas (speriamo non a gennaio per una cessione), toccherà a leader Candreva illuminare la Lazio. Le ombre della delusione sono ormai un lontano ricordo. Domani sarà accecante un fulmine, come l'ultimo al San Paolo.

IL FILOTTO
Sventola, Antoniocapitano, si sente un bandiera. Nel nome della Lazio, di Pioli e dello spirito biancoceleste, promette di tornare a segnare e a moltiplicare dribbling e assist. E’ appena partito lo sprint: 5 successi consecutivi all’Olimpico, con un Candreva in più può arrivare il sesto. Solo il Bayern di Guardiola in questo 2015/2016 ha un trend uguale in casa, ma Pioli pensa piuttosto a un ulteriore salto in classifica. Sopratutto dopo aver sfatato a Verona, nell’ultima di campionato, il tabù trasferta di quest’annata.

TRADIZIONE POSITIVA
Il tecnico ha sempre vinto negli ultimi tre confronti col Frosinone. Ma, nonostante appena 4 gol segnati dai ciociari, bisognerà chiudere la porta. Tornerà fra i pali Marchetti, anche col Saint-Etienne subite due reti: qualche biancoceleste a Formello si lamenta di Berisha, ma è la difesa a combinarne di tutti i colori. In tre sgomitano per assicurarsi un posto da titolare quando rientrerà de Vrij (tempi ancora incerti). Mostra piedi e muscoli, l’incredibile Hoedt, nasconde il naso Mauricio. C’è “puzza” di ennesima bocciatura.
Alberto Abbate

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