www.corrieredellosport.itdi Fabrizio Patania
Firma per cinque anni, lotterà per il posto da titolare con Maximiano ROMA - Ivan Provedel, l’ottavo acquisto della Lazio, diventerà ufficiale domani, dopo le visite mediche e le firme sui contratti, ma Lotito e lo Spezia hanno chiuso ieri mattina l’affare, definendo l’accordo totale per il trasferimento, le modalità di pagamento e le cifre, forse differenti rispetto ai 2,5 milioni di euro ipotizzati sino a poche ore fa. Il club ligure potrebbe aver spuntato e ottenuto una percentuale di rivendita. Di sicuro ieri ha concesso il nulla osta, liberando il portiere friulano. In serata è atteso a Roma. Domani mattina verrà sottoposto alle visite mediche alla clinica Paideia. E’ pronto un contratto quinquennale. Guadagnerà 1,2-1,3 milioni di euro a stagione. Era il prescelto per Sarri. Si giocherà il posto e dividerà lo spazio in tre competizioni (campionato, Europa League e Coppa Italia) con il portoghese Maximiano.
Provedel, la Lazio ha battuto la concorrenza
Gli ultimi colpi di scena di una trattativa durissima e piena di imprevisti si sono consumati nella notte di sabato, quando il Napoli ha ritentato l’inserimento, proponendo lo scambio con Meret, promesso in prestito. Rischiava nuovamente di saltare l’operazione su cui Corradino, vicepresidente dello Spezia, e Lotito hanno lavorato a fondo per un mese. Silenzi, mancate risposte, interferenze e dispetti hanno accompagnato la trattativa. Giuntoli ci ha riprovato chiamando Pecini. Provedel ha detto no. E’ un friulano, ha una sola parola, si era già impegnato con la Lazio, convinto dalla bontà del progetto e del percorso tecnico. Al Napoli non avrebbe avuto le stesse garanzie tecniche. La svolta professionale a 28 anni e dopo un percorso in salita, pieno di sorprese. Ivan è un taciturno e silenzioso, affascinato dal ruolo. Quasi una vocazione quando era già diventato una promessa giocando come centravanti negli Allievi del Treviso all’età di 15 anni. Per questo motivo, è uno dei più apprezzati in Serie A per l’abilità con i piedi. Sa giocare a calcio, non solo parare. Supera un metro e 90, ma riesce a volare da un palo all’altro grazie a un’esplosività fuori dal comune. La Lazio doveva essere nel destino. Provedel tirò fuori una prestazione super al Picco nella notturna del 30 aprile, decisa da un gol in fuorigioco (sfuggito a Pairetto, nonostante i richiami del Var) di Acerbi a tempo quasi scaduto. Da martedì potrà cominciare ad allenarsi a Formello.
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