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La strategia: Pioli, prima volta con il turnover
« : Sabato 5 Settembre 2015, 09:20:29 »
Corriere dello Sport




La strategia: Pioli, prima volta con il turnover
Sette partite in venti giorni tra Europa e campionato


ROMA - Fabrizio Patania
 

Non gli mancano fiducia e coraggio. Ha messo sotto la Lazio, deve ritrovarla, ha avvertito tutti per tempo. Pioli sa che queste possono essere le uniche due settimane in cui potrà allenarsi bene, seppur senza nazionali. Dalla ripresa alla prossima sosta, affronterà sette partite in ventuno giorni. E’ la prima volta per lo stesso tecnico emiliano, che avrà l’opportunità di misurarsi con il turnover. Si troverà al debutto in un girone di Europa League. Aveva affrontato i preliminari con il Palermo nell’estate 2011, è arrivato ai play off Champions con la Lazio. Ora dovrà convivere con la dura realtà degli impegni ravvicinati, i viaggi e le trasferte, l’impossibilità di programmare bene gli allenamenti a Formello e le capacità ridotte di recupero dei propri giocatori. L’impatto nel mese di agosto, con una preparazione ridotta, ha creato diverse difficoltà alla Lazio. Non sarà semplice nelle prossime settimane, perché Pioli dovrà anche ritrovare le antiche certezze, smarrite in tre mesi d’estate, portando in forma i suoi giocatori migliori, rinunciando a due colonne come Klose e Biglia, cercando di favorire l’inserimento dei giovani acquisti, sinora ai margini del gruppo titolare. La società chiede una reazione immediata dopo il crollo di Verona, il campo proporrà impegni non semplicissimi, la delusione s’è impossessata dell’ambiente: contestazione notturna a Fiumicino dopo la sconfitta con il Chievo e chissà come sarà l’atmosfera dell’Olimpico alla ripresa con l’Udinese.
 
Domenica prossima la Lazio ripartirà dalla sfida con i friulani, ora allenati da Colantuono. Partenza sprint con exploit in trasferta sui campioni d’Italia della Juve, sconfitta in casa con il Palermo. Squadra rognosa, abituata a chiudersi e ripartire. Un anno fa a settembre l’Udinese riuscì a vincere all’Olimpico nel momento più duro e complicato per Pioli: perse tre partite nelle prime quattro giornate di campionato, ma la squadra esprimeva un gioco spettacolare e creava occasioni a ripetizione. La Lazio, questa volta, non potrà permettersi di perdere in casa con l’Udinese. Ci vorrebbe una bella partita per spazzare le polemiche e l’ombra della Champions. Tre giorni dopo la squadra biancoceleste volerà in Ucraina per sfidare il Dnipro, finalista di Europa League nella passata stagione. Un esordio mica facile. Gli ucraini avevano eliminato il Napoli e anche se hanno perso la stella Konoplyanka restano una squadra difficile da affrontare: prendono pochissimi gol, soprattutto in casa. Settimana durissima perché la Lazio passerà dal Dnipro al San Paolo di Napoli, domenica 20 settembre (ore 20,45), sullo stesso campo dove aveva conquistato il terzo posto il 31 maggio e Higuain aveva fallito il rigore del sorpasso in una partita pazzesca. Mercoledì 23 settembre il turno infrasettimale con il Genoa all’Olimpico, domenica 27 di nuovo al Bentegodi per affrontare il Verona, a chiudere il mini-ciclo due partite consecutive in casa: giovedì primo ottobre con il Saint Etienne e il 4 ottobre con il Frosinone.
 
TURNOVER. Pioli dovrà fronteggiare le assenze di Klose e Biglia. Non si ha alcuna certezza sul recupero di Djordjevic e c’è prudenza per Marchetti, che si è rotto due costole e non si allena da Ferragosto. Il gruppo, però, è ampio. Si gioca ogni tre giorni. Ci sarà spazio per tutti. Il tecnico sta anche studiando la possibilità di giocare con due punte. La Lazio non avrà un modulo di riferimento e anche nella passata stagione ne ha impiegati tre (4-3-3, 4-2-3-1, 3-4-3). Mauri, Matri e Kishna hanno ampliato il ventaglio delle soluzioni offensive. Serviranno risposte concrete a centrocampo da Milinkovic, Morrison e Cataldi. E in difesa da Hoedt e Gentiletti.

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