www.sslazio.itNel corso del quarto giorno del ritiro di Auronzo di Cadore, il difensore biancoceleste Danilo Cataldi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 Sky:“Il mio obiettivo è sempre stato cercare di rimanere qui più a lungo possibile, è quello che voglio. Con l’arrivo del mister le cose per me sono cambiate, ho cercato di allenarmi al melio e sfruttare le mie occasioni. Lo scorso anno mi sono diviso i compiti con Leiva, mi auguro che questa stagione vada meglio per me e per la squadra.
L’arrivo di calciatori italiani è un aspetto positivo, ma a me piace una Lazio che possa fare qualcosa di importante a prescindere da chi viene. Lo scorso è stato un anno zero, c’è stato un assestamento importante soprattutto all’inizio poi nel finale siamo riusciti a capire l’idea del mister provando a dominare la partita. Mi auguro di vedere un gran campionato della Lazio a prescindere da chi arrivi.
Credo di avere un ruolo preciso dalla fine del ritiro dello scorso anno, dall’arrivo di Sarri. Una squadra come la Lazio debba avere concorrenza in tutti i ruoli. Con Leiva ho un rapporto incredibile e l’alternarci nel ruolo il passato campionato ci permetteva di migliorare oltre a legarci maggiormente. La concorrenza ti fa andare avanti e migliorare. Ben vengano calciatori forti e pronti perchè quest' anno dobbiamo fare qualcosa di importante.
Posso sentirmi un titolare della Lazio, ma non credo sia importante. Ho vissuto anni molto difficili, ora il mio obiettivo è giocare il più possibile cercando di fare qualcosa d’importante con questa squadra anche perché credo che le basi siano state messe. Cercherò di aiutare Marcos Antonio ad inserirsi nel gioco di Sarri.
Penso di essere stato un ragazzo umile in passato perché spesso mi sono saputo mettere in discussione accettando anche di non essere scelto considerando le mie caratteristiche. Sarri credo abbia una richiesta differente in campo, mi aiuta così come il suo staff per capire bene le posizioni. Rivediamo sempre le varie situazioni e credo che continueremo a farlo per migliorare sempre qualcosa.
All’inizio di un ritiro mi concentro su cosa deve fare la squadra a prescindere dai traguardi personali. Le sensazioni di questo ritiro sono molto positivo, c’è un’alchimia diversa rispetto a un anno fa e la ricezione è più facile. C’è una bella atmosfera e spero che ciò continui fino alla fine del campionato”.
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