(Corriere dello Sport)
Pioli: «Vogliamo ripeterci» «Abbiamo le basi per stare a grandi livelli e cresceremo. Biglia? E’ fondamentale, ma il mercato non lo faccio io»
di Andrea Ramazzotti
INVIATO AD AURONZO
«Ragazzi, un po’ più di ottimismo...». Stefano Pioli ha chiuso con queste parole la sua prima conferenza stampa stagionale. Ha parlato per oltre mezz’ora avvertendo un clima un po’ di diffidenza da parte dei giornalisti complice un mercato biancoceleste non ancora decollato («La società sa quali sono le mie esigenze»), ma lui è andato avanti per la sua strada. E dopo aver parlato di una squadra che «può crescere ed essere ancora più competitiva ad alti livelli rispetto al passato», ha mostrato fiducia per la conferma di Biglia e rammarico per l’addio di Mauri.
Pioli, che Lazio si aspetta nella prossima stagione?
«Lo scorso anno abbiamo gettato le basi per una grande Lazio e abbiamo dimostrato di avere lo spirito, la qualità, gli atteggiamenti e la professionalità per stare a grandi livelli. Adesso vogliamo ripeterci, essere competitivi su tutti i fronti giocando un calcio propositivo e fatto di attenzione e generosità».
Pensa che il gruppo possa crescere ulteriormente?
«Chiederò dei passi in avanti sotto il profilo della maturità e della consapevolezza nei nostri mezzi. Dobbiamo imparare a leggere ogni sfaccettatura della partita, essere intelligenti tatticamente e non andare sempre allo sbaraglio per evitare di subire gli avversari».
Cosa si aspetta dal mercato?
«La società sa quali sono le mie esigenze e quelle della squadra. I dirigenti stanno lavorando e, come mi hanno messo a disposizione una formazione competitiva lo scorso anno, succederà anche adesso».
Si aspetta la conferma di Biglia?
«E’ un giocatore importante e questa è l’idea mia e della società. E’ un calciatore fondamentale e lo sa anche il ragazzo. Su di lui punto molto, ma il mercato non lo faccio io».
Dispiaciuto per Mauri?
«Mi dispiace che non sia qui e mi spiace perdere un giocatore come lui perché è stato un punto di riferimento dentro e fuori dal campo. La decisione è stata presa di comune accordo da lui e dal presidente. A Stefano auguro il meglio possibile».
Rispetto alla passata stagione quale errore non va ripetuto?
«Lo scorso anno abbiamo giocato ottime gare e offerto un calcio spettacolare. Abbiamo segnato parecchio e subìto non tanto visto che siamo stati la terza miglior difesa della A. Credo che sia necessario leggere meglio gli incontri e mostrare più maturità».
Con gli addii di Cana, Mauri e Ledesma però avete perso in esperienza.
«Abbiamo un gruppo che è il giusto mix di esperienza e gioventù: i punti di riferimento importanti che avevamo nello spogliatoio rimangono».
Morrison farà il trequartista o la mezzala?
«Morrison a febbraio non era quello di adesso. Forse era arrivato suo fratello... Ora sta molto bene: può fare sia il centrocampista che il trequartista».
Può essere l’erede di Mauri?
«Lì davanti abbiamo 5 giocatori, Candreva, Felipe Anderson, Keita, Klose e Djordjevic, con il sesto che può essere Morrison. Penso comunque che in attacco ci sia bisogno di un altro inserimento».
Lotito punta in alto. Ha ragione il presidente?
«La Lazio deve e vuole dimostrare di essere competitiva in Italia e in Europa. Bisogna crescere, continuare a costruire sulle basi dello scorso anno e migliorare ancora. Personalmente ho tanto entusiasmo e non vedevo l’ora di ricominciare».
Senza Pirlo e Tevez la Juventus si è indebolita?
«Non lo so. La Juve ha perso due grandi giocatori, ma ha fatto un mercato importante ed è ancora la più forte di tutte».
Milan e Inter hanno comprato molto con l’obiettivo di sorpassarvi...
«Il campionato italiano è il più competitivo del mondo e le difficoltà ci saranno anche il prossimo anno. Ci sono squadre che si sono rinforzate, ma hanno risorse eccezionali, molto superiori alle nostre. Se giocheremo in Europa per diversi anni, potremo avere certi soldi per competere con altri club».
Chi ha fatto finora il mercato più intelligente?
«Non lo so e non mi interessa. Tra un mese abbiamo il primo appuntamento importante e siamo concentrati su quello. Chi sta cambiando tanto è perché aveva da cambiare. Noi avevamo un ottimo gruppo e lo dobbiamo solo ritoccare. Il mercato è solo all'inizio: il nostro obiettivo è quello di diminuire la rosa numericamente e poi fare qualche entrata».
Non teme che la Lazio possa incappare in una stagione come la scorsa della Roma che non ha gestito bene le coppe?
«La società conosce le necessità mie e della squadra per essere competitiva. L’obiettivo è mettere sempre in campo la miglior squadra possibile e puntare sempre a vincere. Non è questo il momento di speculare sugli impegni perché abbiamo faticato tanto per entrare in Europa».
La Lazio si è rinforzata rispetto allo scorso anno?
«Il mercato è all’inizio e ci sono situazioni da chiarire. La squadra è competitiva, è solo da ritoccare. La società lo farà il prima possibile. Mi auguro che al 20 luglio vengano chiarite alcune situazioni. Anzi, sono convinto sarà così».
Cosa pensa di Milinkovic?
«Non parlo di giocatori che non sono ancora qui con noi».
E’ più difficile confermarsi che arrivare in alto?
«Ve lo dirò alla fine di questa stagione... Dodici mesi fa sembrava ci fossero tante incognite e invece abbiamo trovato disponibilità, spirito, professionalità e voglia di ottenere qualcosa di importante. Abbiamo dimostrato di essere una squadra di valore e non ci spaventa che le aspettative siano aumentate. Siamo un gruppo umile e ambizioso