Autore Topic: Lazio, Acerbi vuole Milano: la richiesta di Lotito, il fattore Inzaghi e l'intreccio con Romagnoli  (Letto 291 volte)

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Derby della Madonnina per Francesco Acerbi. Gli agenti del calciatore sono al lavoro: il classe '88 vuole lasciare la Lazio perché in rotta con l'ambiente. Entrambe le milanesi devono coprire un buco in rosa e Il Leone può fare al caso loro. Lotito chiede sempre fra i 5 e i 7 milioni di euro per cedere il cartellino, ma non ha nessun interesse a mettersi di traverso. Impensabile tenere un calciatore scontento e malvoluto dai tifosi per altri 3 anni (il contratto scade nel 2025, ndr), con uno stipendio da oltre 2 milioni.

INTER -  La strada che porterebbe ai nerazzurri si è aperta con il trasferimento di Ranocchia al Monza. Nei piani dell'allenatore e della società ci deve essere almeno una riserva in ogni ruolo. E Inzaghi preferirebbe un profilo di esperienza e affidabilità. Già l'anno scorso Simoncino aveva a portare con sé Radu a Milano, senza successo. Potrebbe riuscirci quest'anno con il centrale che per tre stagioni è stato un suo fedelissimo a Roma. La candidatura low cost del 33 biancoceleste sembrerebbe una soluzione che possa accontentare tutti. 

MILAN - È vero infatti che Lotito ha deciso di sbloccare la situazione Romagnoli a prescindere dalla cessione dell'ex Sassuolo. Ma se questa avvenisse in tempi rapidi, l'arrivo a Formello del suo sostituto potrebbe essere ancora più celere. Ecco perché l'altra ipotesi è proprio quella che porta sulle sponde rossonere dei navigli. Con l'addio a zero del centrale di Anzio, la squadra di Pioli ha ora necessità di trovare un rimpiazzo di qualità, per coprire le spalle del giovane Kalulu e di Tomori. Le difficoltà per arrivare a Botman potrebbero quindi far virare la scelta su Acerbi, che farebbe il percorso inverso a quello del classe '95 sull'asse tra la Capitale e il capoluogo lombardo. Tra l'altro, si tratterebbe per lui di un ritorno a Milanello, a distanza di 10 anni. Sarebbe l'occasione giusta per chiudere un ciclo e riscattare il non brillantissimo ricordo che aveva lasciato all'epoca.