www.laziopolis.itL’agente: “Deve crescere soprattutto caratterialmente, non lasciamolo solo”Doveva essere l’anno della consacrazione in Primavera, per Mamadou Tounkara. Inutile negarlo, da lui ci si aspettava molto di più. Soprattutto considerando quanto di buono fatto nelle passate stagioni, a partire dalla finale scudetto 2013, di cui fu trascinatore insieme a Cataldi e Keita per la conquista dell’ambito titolo. Niente a che vedere con la finale disputata lo scorso 16 giugno contro il Torino, insomma. Di Mama, quest’anno, si ricordano soprattutto prove opache. Una buona prima parte della stagione interrotta dall’infortunio che l’ha lasciato ai box per mesi, poi un finale perlopiù scialbo, segnato da qualche ingenuità di troppo. E per lui non ci sarà neppure il ritiro ad Auronzo di Cadore: la società ha infatti deciso di non convocarlo. Per parlare della questione, è intervenuto ai microfoni di Radio Olympia l’agente Claudio Anellucci, che fa parte dell’entourage del giovane attaccante: “Tounkara non prenderà parte al ritiro di Auronzo, è arrivata personalmente al ragazzo la comunicazione della sua mancata convocazione. Perché? Il talento puro è fuori discussione. Sul carattere ci si può e ci si deve lavorare, per colmare le naturali lacune di un giovane classe ’96. Come entourage di Tounkara vogliamo assolutamente smentire qualsiasi voce che possa riguardare le famose “balotellate” a lui attribuite: niente di più falso. In questo modo si rischia di dilapidare un tesoretto che la Lazio ha in casa, che nello scorso ritiro aveva stupito tutti segnando una valanga di gol. Tounkara deve crescere, impegnandosi duramente e non dimenticando mai una dote fondamentale: l’umiltà. Ma proprio per questo non dovrebbe esser lasciato solo”.
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