Autore Topic: Lazio senza tesoretto  (Letto 507 volte)

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Lazio senza tesoretto
« : Lunedì 22 Giugno 2015, 15:33:47 »
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Mercato bloccato aspettando lo spareggio per la Champions La priorità è vendere ma gli esuberi in rosa sono ancora nove

Hoedt, Patric e poi tanta pazienza. Se il mercato della Lazio non decolla, la ragione sta nei numeri. Della rosa e del bilancio. Dopo aver firmato il nuovo contratto biennale con opzione per il terzo anno, Stefano Pioli è stato chiaro con la società: per affrontare la seconda stagione biancoceleste vuole soltanto 25-26 giocatori. Dunque la priorità è vendere, esigenza tutt'altro che inedita dalle parti di Formello.
Al momento i giocatori in rosa sono 33 e c'è un'intera squadra da piazzare. Da Konko a Perea, passando per il costoso Cana (1.7 milioni netti a stagione), il partente Novaretti (vicino al ritorno in Messico, al Leon), il rientrante Gonzalez, Pereirinha, Vinicius, Alfaro e il desaparecido Ederson (stesso ingaggio di Cana), il ds Igli Tare è al lavoro ma sta incontrando qualche difficoltà, anche perché delle ipotizzate buonuscite per ora non c'è traccia. Le nuove regole approvate dalla Federcalcio - benché ancora sotto osservazione degli organi di giustizia per il ricorso presentato dall'Associazione calciatori - limiteranno le rose a 25 unità (under 21 esclusi), tra cui almeno 4 giocatori cresciuti nel vivaio del club (per questo la Lazio potrebbe trattenere Cavanda).
Sfoltire la rosa, dunque, è la priorità. Perché l'ha chiesto Pioli, perché lo impongono le nuove regole ma anche per ragioni di bilancio. E questo è il secondo motivo dell'attuale immobilismo laziale. Negli ultimi dodici mesi il presidente Lotito ha investito oltre 20 milioni di euro per rinforzare la squadra, un impegno ripagato dagli ottimi risultati ottenuti dalla Lazio. Dopo aver registrato un attivo superiore ai 7 milioni nel bilancio 2013-14, la società biancoceleste chiuderà con ogni probabilità in rosso il prossimo esercizio: i dati aggiornati al 31 marzo parlavano di una perdita superiore ai 14 milioni nei primi 9 mesi.
Nel ritirare il premio fair play finanziario, appena due giorni fa Lotito ha ribadito le linee guida del club: «Abbiamo centrato l’obiettivo del riequilibrio di bilancio e andremo avanti su questo percorso virtuoso». Un concetto chiaro, ben rispecchiato dall'attuale comportamento della Lazio sul mercato. La partecipazione al preliminare per l'accesso alla Champions ha già garantito circa 12 milioni, da aggiungere ai 4 milioni incassati grazie alla finale di Coppa Italia e al milione e mezzo in arrivo dalla Supercoppa. Dal conto, però, vanno sottratti gli oltre 7 milioni già impegnati per i riscatti di Basta e Mauricio. I dieci milioni restanti sono per ora congelati, perché «il percorso virtuoso» perseguito dalla club biancoceleste deve tenere conto del «rosso» accumulato in questa stagione.
Dunque per ora la Lazio vuole vendere e puntellare la rosa con un mediano e un attaccante esterno. Acquisti low cost e occasioni da prendere al volo, come potrebbe essere Soriano se la Samp continua a insistere per Radu. Solo due eventi possono cambiare la strategia: una cessione eccellente qualora dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile (vedi Biglia) e la qualificazione in Champions. In questo secondo caso, gli ultimi cinque giorni del mercato estivo potrebbero portare belle sorprese per la Lazio.
Daniele Palizzotto

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