Autore Topic: Brocchi: “La Lazio Primavera? Una grande squadra"  (Letto 503 volte)

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Brocchi: “La Lazio Primavera? Una grande squadra"
« : Giovedì 18 Giugno 2015, 06:16:28 »
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"Bisogna puntare sui giovani come Cataldi”



Nonostante l’amara sconfitta ai calci di rigore, la Primavera di Inzaghi ha impressionato tutti per cuore e compattezza, oltre alle indiscutibili qualità individuali di un gruppo comunque vincente. Tra gli estimatori della giovane Lazio, c’è anche l’ex biancoceleste Cristian Brocchi, attuale tecnico della Primavera del Milan. Intervenuto ai microfoni della radio della società laziale, Cristian si è congratulato con la squadra allenata da Inzaghi: “Brava Primavera. Perdere ai rigori lascia l’amaro in bocca, è normale. E’ successo anche ai miei ragazzi in queste Final Eight (nei quarti contro il Torino, ndr), il calcio dà e il calcio toglie. E’ giusto che non portare a casa uno scudetto lasci un po’ di rammarico. Ma a conti fatti, questi ragazzi hanno dimostrato di essere una grande squadra, e questo rimarrà dentro di loro e dentro tutti quelli che hanno potuto ammirare le loro bellissime gesta”. Si passa poi a discutere di massima serie, con un focus sui giovani talenti di casa nostra: “Quest’anno ho visto tante squadre con dentro tanti giovani di qualità, ed è una cosa bellissima. In Italia i giocatori bravi ci sono ancora. Poi spetta a chi sta ai piani alti decidere se dare loro fiducia o meno. Vedere giovani che si impongono nel calcio italiano è un piacere: è quello che sta facendo, per esempio, Danilo Cataldi. Le società italiane dovrebbero puntare su quelli come Danilo, non su giovani stranieri che, senza nulla toglier loro, spostano l’attenzione dei club altrove. In Italia abbiamo un ottimo settore giovanile. Bisogna preservare i nostri ragazzi e farli lavorare. Danilo al mondiale Under 21 porterà l’esperienza di un campionato giocato sempre al massimo, anche durante i momenti di difficoltà. La squadra italiana è plasmata molto bene, le scelte del Ct dell’Under 21 sono state un chiaro segnale rivolto al gruppo”. Sul mercato: “Prenderei tre giocatori, uno per ogni ruolo. Non necessariamente un top player, perché non sempre i top mostrano quella voglia che magari un giovane o un calciatore promettente può avere. Prenderei giocatori che andrebbero a completare la rosa. Se poi dovessero essere top player ben vengano, ma l’esperienza serve quanto la voglia di fare e poter fare”. L’intervento si chiude con un amarcord tutto a tinte biancocelesti: “Il ricordo più bello che ho risale al mio secondo anno, quando siamo rientrati dopo aver vinto la Coppa Italia: c’era un entusiasmo e un clima favoloso. Quando i tifosi sono dalla parte della squadra e il clima è sereno e unito, far parte della famiglia biancoceleste è qualcosa di unico. Ed è una cosa che ho visto quest’anno: il popolo biancoceleste unito alla squadra”.

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