Autore Topic: Referendum 12 Giugno  (Letto 1357 volte)

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Offline chemist

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Referendum 12 Giugno
« : Domenica 29 Maggio 2022, 19:59:46 »
Per una volta apro anche io un topic, diciamo cosi', politico.

Ho ricevuto la busta dal consolato con le schede..
Vorrei capirci qualche cosa visto che non sono informato. Penso che non dovrei votare su argomenti che per me sono arabo e di cui non so un cazzo, ma con il vostro aiuto vorrei provare a fare una decisione piu' o meno responsabile.

Sono 5 quesiti.

1- Sull'incandidabilita' dei politici condannati in via definitiva, vorrei confermare la legge attuale, dunque NO
2 - Sulle misure cautelari sarei anche orientato per il no all'abrogazione. Il problema sta nell'attesa del giudizio, non nella non ammissibilita' delle misure cautelative.
3 - Questo quesito e' sulle carriere dei giudici. Io vorrei mantenere anche qui lo status quo perche' un giudice puo' capire i problemi da una parte e dall'altra della barricata, ma onestamente non ne so di piu'.
4 - Per la raccolta delle 25 firme riguardo alla candidatura di un giudice al CSM, vorrei abrogare, perche' la raccolta delle firme favorirebbe le correnti politiche di maggioranza all'interno del CSM stesso...ma onestamente non capisco i pro e i contro
5 - In questo quesito si deve decidere se lasciare il giudizio dei magistrati nelle mani dei loro colleghi magistrati o allargare la possibilita' di votare sull'operato dei magistrati anche ad avvocati e professori universitari facenti parte della corte di cassazione o del CSM. Boh!?

Datemi qualche vostra opinione se volete per formarmi la mia.

Grazie

Panzabianca

Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #1 : Lunedì 30 Maggio 2022, 07:41:25 »
Ottimo Chemist. Pe esse uno che nce capice molto mi pari aver detto tante cose giuste e di senno.

Forse obietterei qualcosa giusto sulla separazione delle carriere dei magistrati. Io la proverei.

Inquirente e giudicante, secondo me, sono due mondi opposti.

Poi mi diffondo un po' di più sulla questione.

Offline Fabio70rm

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Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #2 : Lunedì 30 Maggio 2022, 10:51:35 »
Personalmente ritengo che questi referendum siano arrivati "ignorati" volutamente...a che scopo? In giro poi non si vedono nemmeno le solite tribune elettorali che spieghino le ragioni dei si e dei no, nè chi si schiera a favore di quale voto e chi contro.

Il fatto è che sono probabilmente quesiti scomodi.

Per il resto esprimo sommamente il mio modesto parere:

1 I politici condannati in via definitiva non dovrebbero loro per primi nè essere votati dalla gente nè essere candidati da alcun elemento partitico in un paese che si rispetti. Che sia necessaria una legge a stabilirlo e che si sia posto un quesito per abrogarla fa tristemente riflettere su come sia caduto in basso il mondo politico italiano, considerato nella sua totalità!  Personalmente penso che un NO sia scontato.

Per chi vuole approfondire la legge:

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/01/04/13G00006/sg

2 La parte di legge che si vorrebbe abrogare sarebbe questa:

  1. Le misure cautelari sono disposte:

 (omissis)

 c) quando, per specifiche modalita' e circostanze del fatto e per
la  personalita'   della   persona   sottoposta   alle   indagini   o
dell'imputato, desunta da comportamenti o atti  concreti  o  da  suoi
precedenti penali, sussiste il concreto ((e  attuale))  pericolo  che
questi commetta gravi delitti con uso di armi o  di  altri  mezzi  di
violenza personale o diretti contro  l'ordine  costituzionale  ovvero
delitti di criminalita' organizzata o della stessa specie  di  quello
per cui si procede. Se il pericolo riguarda la commissione di delitti
della stessa specie di quello  per  cui  si  procede,  le  misure  di
custodia cautelare sono disposte soltanto se trattasi di delitti  per
i quali e' prevista  la  pena  della  reclusione  non  inferiore  nel
massimo a quattro anni ovvero,  in  caso  di  custodia  cautelare  in
carcere, di delitti per i quali e' prevista la pena della  reclusione
non inferiore nel massimo a cinque anni ((nonche' per il  delitto  di
finanziamento illecito dei partiti di cui all'articolo 7 della  legge
2 maggio 1974, n. 195, e successive modificazioni))
. ((Le  situazioni
di concreto e attuale pericolo, anche in relazione alla  personalita'
dell'imputato,  non  possono  essere  desunte  esclusivamente   dalla
gravita' del titolo di reato per cui si procede)).


Sottolineate le parti che si vogliono abrogare della legge. Se passasse il si, da quel che capisco, se non si rischia l'omicidio, la strage o la violenza contro persone e delitti di criminalità organizzata (droga, mafia etc.), una persona che per esempio si aggiudicasse un appalto con una bustarella, sarebbe liberissimo di non stare in carcere, e magari continuare a corrompere fino alla sentenza in via definitiva, il che vorrebbe dire anni e anni di libertà, con possibilità anche di fuggire in caso di esito negativo del processo. Se questa interpretazione che ho dato è giusta anche qui un NO è d'uopo, fermo restando che giustamente, come dice Chemist, il problema sta nella celerità e non nel carcere preventivo.

3 La separazione delle carriere in magistratura era un obiettivo primario della P2...e già questo farebbe riflettere da sè. A prescindere da questo, non credo che separare i giudici dagli inquirenti sia il problema maggiore della giustizia...e non mi sembra che ci siano casi eclatanti di mala giustizia dovuta a questo. Ma ovviamente io non sono un giurista nè un professionista della giustizia (avvocato, giudice, magistrato etc.). Magari se qualche avvocato qui sul forum spiegasse meglio sarebbe gradito.

4 La raccolta firme per stabilire la candidatura di un giudice è una sorta di piccola democrazia, con tutti i pro e i contro del caso. Se si abrogasse qualsiasi giudice potrebbe a prescindere proporsi senza dover avere l'approvazione dei colleghi. Anche qui sono oscuri i motivi del chiedere il cambiamento e se la cosa favorirebbe un maggior pluralismo o meno...ma io non ricordo voci nel passato e fino ad ora che all'interno dei giudici stessi si siano levate contro questa legge, ma magari mi sbaglio io o sono cose talmente interne che all'esterno non trapelano. Ma se finora ha funzionato, perchè appunto abrogarla?

5 Qui io voterei decisamente no. Come fanno persone esterne alle indagini a decidere e a votare sull'operato dei magistrati? Si mettono ad esaminare le indagini pure loro e a valutare quello che ha fatto o non fatto il magistrato? Mi sembra ad occhio un sistema molto farraginoso, volto ad inceppare ulteriormente la prassi giudiziaria, oltre a far perdere di autorità la magistratura magari nei casi di certe indagini delicate...

Questo sempre in IMHO!
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline zorba

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Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #3 : Lunedì 30 Maggio 2022, 17:58:05 »
Per una volta apro anche io un topic, diciamo cosi', politico.

Ho ricevuto la busta dal consolato con le schede..
Vorrei capirci qualche cosa visto che non sono informato. Penso che non dovrei votare su argomenti che per me sono arabo e di cui non so un cazzo, ma con il vostro aiuto vorrei provare a fare una decisione piu' o meno responsabile.

Sono 5 quesiti.

1- Sull'incandidabilita' dei politici condannati in via definitiva, vorrei confermare la legge attuale, dunque NO
2 - Sulle misure cautelari sarei anche orientato per il no all'abrogazione. Il problema sta nell'attesa del giudizio, non nella non ammissibilita' delle misure cautelative.
3 - Questo quesito e' sulle carriere dei giudici. Io vorrei mantenere anche qui lo status quo perche' un giudice puo' capire i problemi da una parte e dall'altra della barricata, ma onestamente non ne so di piu'.
4 - Per la raccolta delle 25 firme riguardo alla candidatura di un giudice al CSM, vorrei abrogare, perche' la raccolta delle firme favorirebbe le correnti politiche di maggioranza all'interno del CSM stesso...ma onestamente non capisco i pro e i contro
5 - In questo quesito si deve decidere se lasciare il giudizio dei magistrati nelle mani dei loro colleghi magistrati o allargare la possibilita' di votare sull'operato dei magistrati anche ad avvocati e professori universitari facenti parte della corte di cassazione o del CSM. Boh!?

Datemi qualche vostra opinione se volete per formarmi la mia.

Grazie

Per quanto mi riguarda ho già deciso di non andare a votare direttamente, per la questione del quorum.

Status quo.

Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline Karmilla

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Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #4 : Lunedì 30 Maggio 2022, 18:44:49 »
In ordine sparso:
1. Separazione delle carriere: NO.
Il punto per me non è nemmeno che sia stato un pallino della P2 (le proposte si valutano sempre nel merito).
Il punto è che questa separazione non risolve nemmeno UNO dei problemi della giustizia, ed anzi rischia di crearne di più, perché lascia irrisolto il nodo di come inquadrare il pubblico ministero (sempre magistrato indipendente, ma con un suo CSM? oppure sottoposto al potere esecutivo e dipendente del ministero dell'interno? la seconda ipotesi per me è inaccettabile, la prima rischia di essere pericolosa).
Un magistrato con cui ho avuto il piacere di fare tirocinio (tirocinio post laurea, io non ho mai dato il concorso) diceva sempre che lui, anzi, obbligherebbe tutti i vincitori di concorso a farsi qualche anno come giudicante prima di passare alla funzione requirente, così da smorzare eventuali tendenze da "petit robespierres" (espressione mia, non sua). E io sono perfettamente d'accordo.

2. Custodia cautelare: Boh.

Mi devo informare meglio, capendo quale sarebbe l'impatto pratico di questa misura. Sono abbastanza convinta che l'eccesso di custodia cautelare sia un problema, e che certi magistrati siano fin troppo disinvolti nel chiederla, ma non vorrei votare una misura che finisce per fare più danni che altro. Quindi la mia speranza è parlare con gente del settore (avendo studiato quello, amici avvocati e magistrati non mi mancano) per capire:
• quale percentuale di custodie cautelari sono attribuibili al "pericolo di reiterazione dello stesso delitto"?
• quali reati verrebbero esclusi se passasse la riforma? (Sì, lo potrei vedere prendendo il codice. No, non ho voglia)• quali alternative esistono per limtiare il ricorso a questo strumento?Per ora è tutto troppo indeterminato.

3. Abolizione della Severino: Tendenzialmente Sì.

Trovo più giusto che la misura dell'interdizione sia disposta dal giudice caso per caso e non decisa per legge una volta per tutte. Ma è una questione molto sfumata.
(Anche qui, chiariamoci: che si abolisca o si mantenga la Severino, i problemi della giustizia resteranno tali e quali).


4.  Equa valutazione dei magistrati : NO.

Qui non è tanto questione di principio ma di strumento. Si può anche introdurre un tipo di valutazione "estesa", ma se si vogliono migliorare le cose (e non semplicemente spostare l'asse del potere), la riforma va fatta col cesello di precisione, sentendo le categorie interessate e valutando attentamente pro e contro di ogni possibile modello.
La mannaia del referendum non è assolutamente lo strumento giusto.


5. Riforma del CSM: Boh.

A me tendenzialmente pare una cavolata (mi viene da dire che togliere il "filtro" delle firme porterebbe ad un'alluvione di candidature). Ma non conosco il CSM, non capisco se effettivamente questa misura potrebbe avere un effetto benefico, e quindi anche qui spero di potermi confrontare con chi vede le cose "dal di dentro".
Anche qui mi viene da dire che il problema c'è ed è grosso, ma che forse lo strumento non è il più adeguato.


Questo è tutto.
Andrò a votare, penso, perché a me il discorso del quorum sta sui coglioni, e ci sta dal referendum del 2005 sulla procreazione medicalmente assistita. Non ho perdonato chi ha preferito far leva sul 20% fisiologico di astensioni invece di andare a votare, e quindi non mi comporto come loro. Fosse per me, il quorum dei referendum andrebbe calcolato sulla percentuale di votanti alle ultime poltiche, non sul totale degli aventi diritto... ma questa è un'altra storia.
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

Panzabianca

Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #5 : Martedì 31 Maggio 2022, 11:25:26 »
"Polarità" dei tipi e delle carriere in Magistratura:

PM: ruolo inquirente (investigativo/potere direttivo funzionale (non gerarchico) con polizia giudiziaria) e requirente (interazione coi giudicanti gip, gup e giudice del dibattimento).
Egli è la capacità investigativa che si afferma nonostante il codice di procedura penale, è il talento nel capire il crimine e il criminale, netto, fulgido, eclatante, e - badate bene - in un sistema misto-accusatorio, è e sempre sarà di tipo inquisitorio. E' l'arresto dopo il pedinamento, l'intercettazione, l'appostamento, la praticaccia, la sofferenza, la flagranza di reato o quella differita. E' lo Stato finalmente costrittivo e punitivo (perché la custodia cautelare o il cd carcere giudiziario, dopo solo 3 o 4 giorni possono cambiare, ma che dico, trasfigurare un uomo (visto coi miei occhi, prima e dopo). E ad un PM un giudicante non può insegnare nulla, non sa.
Il PM, almeno secondo me, non è terzo, anzi, rappresenta l'ipostasi fattasi diritto, anzi incriminazione, della doglianza popolare, della sete o della fame di giustizia.
Spesso, per un PM il codice è uno steccato, un limite. Limite che, ad esempio, in occasione della operazione denominata "Mani pulite"  - con la custodia cautelare in carcere usata nella più sfacciata forma inquisitoria - fu spesso aggirato. Perché spesso un PM è accompagnato dal furor di popolo. Uno strepito che invece non accompagna mai un giudicante.

Quel giudicante che invece, a mio sindacabilissimo modo di vedere, sconfina nel divino. Per lui il codice è un riparo, una casa, una comfort zone, un convivente col quale venire sempre a patti e cercare un equilibrio virtuoso. Il giudicante non ha a che fare con la persona ma con la fattispecie e la norma. Egli è un'identità terza che dà voce ai principi di diritto.

Due cose completamente diverse e che spesso manco si specchiano.  Ecco perché non c'entrano nulla l'una con l'altra e spesso manco vogliono saperne l'una dell'altra.
La separazione delle carriere premia i rispettivi talenti. Un buon investigatore (un Di Pietro) non può nè sarebbe mai potuto essere un giudicante. Aveva in sé l'istinto della parte.

P.s. Falcone è stato giudice di sorveglianza. Forse uno dei ruoli della magistratura più complessi.

(Perché la verità e la giustizia si ottengono sempre con una modalità inquisitoria).

ThomasDoll

Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #6 : Mercoledì 1 Giugno 2022, 11:11:17 »
Brancolo nel buio.
Finirò per votare il contrario di quello che dicono Salvini e Renzi, ché probabilmente saranno concordi sul punto

geddy

Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #7 : Mercoledì 1 Giugno 2022, 11:49:40 »
Anche io brancolo. Non sembra materia da referendum,a naso.

ThomasDoll

Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #8 : Mercoledì 1 Giugno 2022, 13:10:23 »
Davigo sul FQ di oggi.

.UN QUESITO INUTILE . .E QUATTRO DANNOSI
Il Fatto Quotidiano1 Jun 2022» PIERCAMILLO DAVIGO

Urne il 12 giugno È possibile votare dalle 7 alle 23. Si stima non sarà raggiunto il quorum FOTO LAPRESSE
Il prossimo 12 giugno si voterà per i referendum in tema di Giustizia. Erano originariamente sei, ma la Corte costituzionale ha ritenuto inammissibile quello sulla responsabilità diretta dei magistrati (come avevo previsto in un articolo pubblicato su questo giornale il 7 luglio 2021). Ne sono rimasti cinque: uno inutile e quattro dannosi.

Cominciamo da quello inutile. Nelle intenzioni dei promotori, lo scopo del quesito referendario sarebbe quello di indebolire le correnti eliminando l’obbligo di raccogliere almeno 25 firme per presentare le candidature di magistrati per le elezioni del Consiglio Superiore della Magistratura. Come avevo scritto, sempre su questo giornale, il 30 giugno 2021, il quesito presuppone una sorprendente ingenuità. Con l’attuale sistema elettorale per eleggere un candidato ci vogliono, a seconda della categoria di appartenenza, almeno 500 voti per eleggere un giudice, circa 1.000 per eleggere un magistrato del pubblico ministero e quasi 2.000 per eleggere un magistrato di legittimità su un corpo elettorale di meno di diecimila elettori. Mentre per raccogliere così tanti voti ci vogliono i gruppi organizzati (cioè le correnti), per raccogliere 25 firme di presentazione della candidatura basta andare qualche volta al bar. Quindi i promotori o sono ingenui o spacciano quale rimedio al correntismo una medicina inutile, come una volta gli imbonitori di fiera.

Gli altri quattro sono invece dannosi.

A me appare anche disgustoso quello che vuole abolire il decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 il quale prevede l’incandidabilità al Parlamento nazionale e al Parlamento europeo (per i componenti spettanti all’italia), nonché l’impossibilità di assumere incarichi nel governo nazionale per quattro categorie di condannati: coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a 2 anni di reclusione per i delitti, consumati o tentati di particolare gravità (fra i quali ci sono reati di associazione mafiosa, riduzione in schiavitù, terrorismo e altre bazzecole del genere); coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a 2 anni di reclusione per i delitti, consumati o tentati contro la Pubblica amministrazione come la concussione, corruzione, peculato ecc.; coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a 2 anni di reclusione, per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a 4 anni (peraltro quelli puniti con pena non inferiore a 5 anni di reclusione o all’ergastolo già comportano l’interdizione perpetua dai pubblici uffici che già rende incandidabili). Lo stesso decreto legislativo prevede l’incandidabilità a livello regionale e locale per i soggetti che hanno riportato condanne definitive per similari reati o siano stati sottoposti a misura di prevenzione. Come avevo scritto su questo giornale il 26 giugno 2021, ero convinto (ma sbagliavo) che simili norme fossero superflue perché ci si sarebbe dovuti attendere che, in un Paese civile, i partiti non candidassero siffatti soggetti, senza bisogno che una norma di legge lo vietasse. Nessuno, con simili precedenti penali, potrebbe infatti accedere a concorsi pubblici per impieghi civili o militari e quindi non si comprende perché invece dovrebbe essere consentito accedere ai vertici del potere legislativo o esecutivo. Evidentemente i promotori del referendum prediligono invece che importanti cariche pubbliche possano essere ricoperte da simili soggetti. Vi è da chiedersi che idea abbiano delle istituzioni.

Un altro quesito è incauto. Si tratta di quello che vorrebbe abolire la norma che prevede la non partecipazione dei componenti avvocati e professori universitari dei Consigli giudiziari alle deliberazioni riguardanti lo status dei magistrati ordinari. Non c’è problema per i professori (salvo che siano anche avvocati, come spesso accade), ma c’è per gli avvocati. Come avevo già scritto su questo quotidiano il 3 luglio 2021, non si può fare il parallelo con i componenti “laici” del Csm perché costoro non possono svolgere la professione di avvocato finché sono in carica, mentre quelli dei Consigli giudiziari sì, e quindi continuano a svolgere tale professione. Il Csm poi è organo nazionale, perciò lontano dalle realtà locali, mentre i Consigli giudiziari si occupano di un numero relativamente ristretto di magistrati. Ciò può comportare, specie nei distretti di piccole o medie dimensioni, che l’avvocato si trovi a dover valutare il giudice che decide anche le cause da lui patrocinate. Anche se la deontologia degli avvocati dovrebbe indurli ad astenersi, in questo Paese dove l’abitudine a cercare raccomandazioni o vie traverse è largamente diffusa, temo che gli avvocati nominati nei Consigli giudiziari vedranno

IL PAPOCCHIO Avvocati che controllano giudici, condannati liberi di ascendere a cariche legislative e di governo, criminali senza manette, norma “anti-correntismo” che non serve a un bel niente

crescere di molto la loro clientela, in quanto i clienti si immagineranno che quell’avvocato, da loro scelto in quanto componente del Consiglio giudiziario, sia in grado di fare pressioni o comunque intimorire il giudice che deve decidere la causa. L’abrogazione della norma sembra rischiosa, oltre che per l’immagine della giustizia, anche per i rapporti degli avvocati fra di loro.

Il quesito sulla separazione delle carriere fra pubblico ministero e giudice, ove approvato otterrebbe l’effetto contrario a quello che la raccomandazione n. 19/2000 del Consiglio d’europa prevede. A tacere di ciò che avevo scritto qui il 16 luglio 2021, a mio parere la miglior garanzia per i cittadini è che il magistrato del pubblico ministero ragioni come un giudice. Allontanarlo da una comune cultura non aumenta la tutela dei diritti ma la diminuisce.

Il più inquietante è il quesito sulla custodia cautelare, di cui avevo scritto, sempre su questa testata, il 23 giugno 2021. Con tale quesito si vuole abolire la possibilità di disporre la custodia cautelare in ipotesi di pericolo di reiterazione di reati della stessa specie di quello per cui si procede. Premesso che, per disporre la custodia cautelare, occorre la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per reati di una certa gravità nonché l’esistenza di esigenze cautelari quali pericolo di inquinamento delle prove, pericolo di fuga o pericolo di reiterazione di reati con violenza o della stessa specie di quello per cui si procede, l’ultima ipotesi è quella più frequente. Stupisce che una forza politica come la Lega, che aveva fatto della sicurezza un suo programma, si proponga di creare effetti stravaganti: se qualcuno vi svaligia l’appartamento e viene scoperto l’arresto in flagranza è obbligatorio da parte delle forze dell’ordine, ma poi dovrà essere subito rilasciato perché non è consentita la custodia cautelare. Dopo il mio articolo, Salvini aveva dichiarato che io non avevo letto il quesito. Forse non l’ha letto bene lui, tanto che, per le ragioni che ho appena esposto, Fratelli d’italia non lo ha seguito su questa strada.

Staremo a vedere ciò che accadrà, ma più volte gli elettori hanno dimostrato più saggezza dei proponenti.

Offline Karmilla

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Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #9 : Mercoledì 1 Giugno 2022, 14:10:21 »
Anche io brancolo. Non sembra materia da referendum,a naso.

Non lo è, infatti.

Qui (https://www.pietroichino.it/?p=61327) c'è il parere di Ichino, giusto per arricchire il quadro. Io voterò diversamente da lui, ma può essere interessante leggerlo.

Citazione da: franz_kappa
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Orazio Scala

Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #10 : Mercoledì 1 Giugno 2022, 17:10:07 »
Tutti NO.

Dello strumento referendario è stato fatto ampio abuso, cercando di usarlo per "legiferare" in qualche modo, abrogando uno o più commi di articoli o addirittura parti di commi. Si è cominciato negli anni '80 e oggi abbiamo come risultato che l'ennesima consultazione andrà deserta e sarà nulla. Ringraziamo sempre per questo il Giacinto detto Marco.

Disgustosi anche gli inviti a disertare le urne per far mancare il quorum.

Offline Frusta

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Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #11 : Mercoledì 1 Giugno 2022, 22:07:05 »
 ;D Ma chettevòi referendà?
Per motivi che mi sfuggono si ricorre, inutilissimamente, a questa recita inutile invece che al più risolutivo ed efficiente napalm, cosa che in un mondo appena normale sarebbe già avvenuta.
Divisione delle carriere? Ahà. Parliamo di un corpo che negli anni 70 della prima repubblica è passato dall'essere il braccio armato del potere (ricordo anarchici volati dalla finestra archiviati come suicidi, manifestanti morti per un proiettile in fronte sparato dalla polizia ad altezza d' uomo archiviati come decessi accidentali e così via) fino all' essere qualcosa di ancora più penoso nei decenni successivi.
Sorvolo sulla vicenda Tortora, sulla gestione scandalosa dei pentiti, sul disprezzo che Sciascia riversò su quel carrierificio disgustoso dell' Antimafia, sulle procure, veri e propri covi di “corvi” impegnati più che altro a far trapelare notizie sulle inchieste per  meglio sabotarle, o -chiedere lumi in merito ai fu Falcone e Borsellino- su orari ed itinerari "segretissimi, per passare agli anni successivi, quelli del il referendum sulla responsabilità dei magistrati (cianno riocato pure mò pe' fasse di' che era inammissibbbile :D co' tre b) per capire, davanti al lodo Mondadori, quanta corruzione (a meno che il Berlusca non abbia avuto il culo al contrario di beccare l' unica eccezione sozza in mezzo alla totalità di anime candide) fra le decine di arbitrati, incarichi extragiudiziari, consulenze esterne spesso sono in conflitto con i propri interessi, ci fosse in quella che allora, dagli stessi giudici, fu definita eufemisticamente malagestione della giustizia. Poi arrivò Tonino. E così come Mani Pulite non ci lasciò un' Italia migliore, non ci lasciò nemmeno una magistratura migliore, anzi, ci lasciò un vero e proprio partito al di sopra di ogni giudizio capace di tenere per capezza la politica e soprattutto (Palamara che in un mondo normale avrebbe creato un maremoto non ha nemmeno increspato e acque) impegnata a neutralizzare qualsiasi tentativo di riforma che andasse a sfiorare il proprio potere. Sono ben accette solo le riforme cosmetiche, quelle alla Cartabia tanto per fare un esempio, che non cambiano di una virgola la sostanza, che resta il conflitto di interesse più abnorme della storia dell' umanità, quella dei magistrati "soggetti solo alla legge" che guarda caso sono loro ad amministrare.
Del resto, anche baffetto era soggetto solo al nazismo, solo che cosa fosse il nazismo lo decideva lui.
Comunque se trovo qualcuno che mi spiega in cosa stracazzo modificherebbe la situazione di cui sopra la vittoria del si o contribuirebbe a migliorare o status quo quella del no (ripeto che in un mondo normale Palamara eccetera) voto pure io.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline MCM

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Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #12 : Giovedì 2 Giugno 2022, 11:19:06 »
Abolire la magistratura.
Non essendoci un quesito a riguardo, non posso andare a votare.

Panzabianca

Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #13 : Giovedì 2 Giugno 2022, 14:17:19 »
Una cosa è certa: la casta dei giudicanti ha bisogno di controllare gli istinti inquisitori di quella degli inquirenti-requirenti. Son visti come delle monadi...

Rimangono due cose diverse, da tenere nello stesso alveo esclusivamente per opportunità e politica.

L'Italietta delle convenienze riproposta anche dove non ce lo aspettiamo.

Offline chemist

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Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #14 : Venerdì 3 Giugno 2022, 02:45:05 »
il fatto che TD brancoli e che Karmilla abbia confermato che questa non sia materia referendaria mi rassicura non poco, visto che non ci avevo capito una mazza alla prima lettura. Ma che ci sta a fare il parlamento e le commissioni varie?

Cmq mi state convincendo ad andare su tutti NO. E cmq non penso che sia una priorità nazionale, penso anche io che non si raggiungerà il quorum.

Panzabianca

Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #15 : Lunedì 13 Giugno 2022, 09:16:03 »
un paese senza quorum.
Vabbè, assolutamente secondo le attese.

geddy

Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #16 : Lunedì 13 Giugno 2022, 16:16:31 »
Curioso che il 22% che e' andato a votare non abbia espresso una netta preferenza per una delle 2 opzioni. Credo sia la prima volta che accade.

Panzabianca

Re:Referendum 12 Giugno
« Risposta #17 : Lunedì 13 Giugno 2022, 16:43:33 »
Curioso che il 22% che e' andato a votare non abbia espresso una netta preferenza per una delle 2 opzioni. Credo sia la prima volta che accade.

Ci hanno confuso assai bene.
Cmq l'arte del referendum in Italia c'ha qualcosa di diabolico.
L'ultimo che abbiamo capito è quello sul divorzio. Poi una lenta ma progressiva, insanabile degenerazione dello strumento.