Autore Topic: Sarri, rinnovo o divorzio: la Lazio in pressing  (Letto 379 volte)

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Sarri, rinnovo o divorzio: la Lazio in pressing
« : Martedì 10 Maggio 2022, 08:00:09 »
www.corrieredellosport.it



Il tecnico insiste e chiede garanzie precise di mercato. Lotito lo incalza sul prolungamento sino al 2025

Sarri insiste, chiedendo precise garanzie di mercato. Parla di progetto, di coinvolgimento, di chiarezza e condivisione degli acquisti. Lotito, dopo mesi di silenzio, lo incalza sul rinnovo, il contratto sarebbe da prolungare sino al 2025. E’ pronto a rivoluzionare e ribaltare la Lazio, a patto di avere l’adesione completa del suo allenatore, a cui già la scorsa estate aveva chiesto di firmare per tre anni e non due. Significherebbe fiducia reciproca e prospettiva per impostare un lavoro profondo, a lungo termine. Un passaggio necessario verso un’estate in cui si imporranno scelte drastiche, in merito alla rosa attuale, e non ci saranno troppi soldi da spendere, nonostante la preventivata cessione di Milinkovic.


Convinzione

La novità è legata ai tempi, matureranno subito, entro fine campionato. Dopo il vertice del 6 aprile e il nuovo incrocio a Formello di mercoledì scorso, Lotito e Sarri dovranno ritrovarsi e definire, in un senso o nell’altro, il futuro della Lazio. Rinnovo o divorzio è la sintesi che riassume la convinzione spirituale del matrimonio. Quello celebrato l’estate scorsa, ma non ancora consumato in pieno, era una promessa. Ora andrà confermata o meno per l’eternità, se è concessa la metafora, perché i contratti nel calcio si strappano molto facilmente o valgono poco, come ha fatto capire Sarri. Per Lotito, in realtà, non è così. Non è abituato a licenziare e non lo farà neppure stavolta. Ha intenzione di andare avanti con l’ex tecnico di Chelsea, Juve e Napoli onorando il piano biennale di cui parlava nel giugno scorso, quando lo aveva scelto per rispondere all’arrivo di Mourinho e all’addio di Inzaghi. Bisognava ricostruire la squadra e la Lazio non era nelle condizioni di smontarla, ricomprando dieci o undici giocatori. Ne prese cinque (Felipe, Pedro, Zaccagni, Basic, Hysaj) rinviando al 2022 l’altra metà dell’opera. Per Sarri si sarebbe dovuto iniziare a gennaio, accelerando i tempi. E il flop del mercato invernale ha segnato inevitabilmente i suoi pensieri, creando dei dubbi da fugare in chiave futura.


Intese

Sarri a parole non ha mai detto di volersene andare, anzi ha chiarito di trovarsi bene alla Lazio. E Lotito non ha mai rinnegato la propria stima nei confronti del tecnico, anzi l’ha confermata. Restano, però, delle incertezze. Mau ha chiesto otto acquisti, sei giocatori di movimento (due difensori centrali, un terzino sinistro, due centrocampisti, un attaccante) e due nuovi portieri oltre al rinnovo di Patric, vicinissimo. Lotito non è sicuro della sostenibilità economica del piano, il 6 aprile lo aveva invitato a considerare la possibilità di trattenere Strakosha, non è così convinto di disfarsi di Acerbi, chiede più flessibilità e meno intransigenza al suo allenatore. Anche un po’ di fiducia, perché il mercato si svilupperà tra giugno e luglio, è difficile ora prevedere qualsiasi sviluppo. Non si sa, ad esempio, per quale cifra verrà ceduto Milinkovic, in scadenza 2024: non è un dettaglio, peraltro l’ipotesi di inserire contropartite non andrebbe scartata. A proposito di programmazione, altra sfumatura, ancora non si conoscono le date del prossimo ritiro ad Auronzo di Cadore.


Verità

L’ingresso in Europa è vicino. Già questa settimana o (più probabile) nella settimana tra Juve e Verona, Sarri e Lotito faranno chiarezza. Non dopo la fine del campionato, ma entro il 22. Un aspetto da considerare: il contratto in vigore scade nel 2023, l’esonero non è contemplato dal club, le dimissioni dal tecnico. Le manovre degli ultimi giorni non escludono un gioco delle parti. Mau può esercitare una clausola di rescissione per l’estero entro la fine di maggio. Il presidente, ottenendo il rinnovo sbandierato e poi sfumato a Natale, avrebbe mano più libera per operare sul mercato contenendo le richieste. Come ne usciranno Lotito e Sarri se non dovessero trovare l’intesa per il rinnovo?

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