www.gazzetta.itAvanti con Amian, Agudelo e Hristov, i liguri si sono fatti riprendere tre volte da Immobile (rigore), uno sfortunato autogol di Provedel e Milinkovic-Savic. Nel finale la rete del difensore, che si mette alle spalle le polemiche dopo il gol di Tonali dell'ultimo turnoSette gol, emozioni a non finire, svarioni clamorosi e perle d’autore. Al Picco succede tutto e il contrario di tutto. Alla fine, propio allo scadere, la spunta la Lazio e lo fa con l’uomo più discusso del momento, Francesco Acerbi. E’ lui, in coda a una partita in cui la squadra di Sarri sbaglia tanto (soprattutto dietro), ma crea altrettanto, a regalare ai suoi tre punti preziosissimi per la corsa europea. Beffa amara per lo Spezia, per tre volte in vantaggio e avanti fino a un quarto d’ora dalla fine. La squadra di Motta fa tutto bene, salvo arrendersi nel finale. E così l’urlo salvezza (che con i tre punti sarebbe stata di fatto raggiunta) resta in gola ai liguri. Il cui vantaggio sulla terzultima resta comunque di 8 punti su Salernitana (che però ha due partite in meno) e Genoa.difesa horror—
La partita comincia come da copione. Lazio che prova a fare la partita e Spezia che cerca di soffocare le iniziative degli avversari col pressing a tutto campo e la determinazione di chi vuole tornare a fare punti. Nei primi minuti la squadra di Sarri tiene quasi sempre il pallino del gioco ma senza trovare sbocchi. L’unico squillo è un tiro di Immobile che si spegne sul fondo. Poi, quasi dal nulla, ecco il primo patatrac della difesa laziale. Arriva al 9’, alla prima occasione in cui lo Spezia entra in area. Punizione dalla trequarti di Verde, Hristov prolunga di testa la palla, allungandola troppo però. Strakosha avrebbe tutto il tempo di uscire e bloccare la sfera, resta invece incredibilmente fermo e così Amian si catapulta sulla sfera e la mette dentro di testa, anticipando anche Basic che non interviene, convinto che il portiere esca. La Lazio accusa il colpo e ci mette un po’ a riordinare le idee. Lo fa però attorno al ventesimo, quando costringe lo Spezia a rinchiudersi in area. Provedel nega agli ospiti il gol del pareggio in tre circostanze: prima su Basic, quindi su Immobile, infine su Milinkovic. Al 33’ deve però arrendersi sul rigore calciato da Immobile. Pairetto lo decreta per l’evidente fallo di mano di Nikolaou su Milinkovic che in palleggio cerca di superarlo. Ma la Lazio non ha neanche il tempo di esultare che è di nuovo sotto. E ancora una volta a causa di un clamoroso svarione difensivo. Lo commette Patric, che non controlla bene il passaggio di Cataldi e si fa soffiare palla da Agudelo che arriva tutto solo davanti a Strakosha e lo beffa con un tocco sotto. La Lazio stavolta non si rialza, anzi, rischia anche il terzo gol a un soffio dall’intervallo. La difesa resta ancora ferma (stavolta l’errore è collettivo) e consente a Verde di prendere palla e superare Strakosha con un tiro dal limite. Partendo però da una posizione di fuorigioco, che porta Pairetto ad annullare la rete.ripresa da capogiro—
La ripresa comincia senza sostituzioni e senza che cambi anche l’inerzia della gara. Lazio che prova a costruire e che fatica a trovare la porta avversaria e Spezia micidiale nelle ripartenze. La squadra di Sarri riesce comunque a trovare il pareggio grazie a Zaccagni che, al 9’, lavora molto bene una palla sul versante sinistro e poi lascia partire un tiro a giro sul quale Provedel si supera e devia sul palo. La sfera, tornando in campo, sbatte sulla schiena del portiere e finisce in rete. E' autogol. Come in occasione del primo gol laziale, il pareggio dura solo due minuti. Letale per i biancocelesti è ancora una punizione di Verde. Sul traversone del numero 10 svetta più in alto di tutti Hristov (in particolare di Acerbi che è il più vicino) e riporta in vantaggio i padroni di casa. Sarri prova a scuotere i suoi inserendo Luis Alberto al posto di Basic. E’ la sostituzione che cambia la partita. E’ proprio lo spagnolo che inventa il lancio per Milinkovic che consente al serbo di siglare il 3-3 (Reca non riesce ad opporre resistenza). La Lazio a quel punto ci crede e insiste alla ricerca del gol del sorpasso. Sembra trovarlo al 35’, quando Zaccagni penetra in area e lascia partire un diagonale che supera Provedel, ma si spegne sul palo. Qualche minuto più tardi ci prova Milinkovic, ma la conclusione del serbo finisce di poco alta. Si arriva così al 90’. Lo Spezia sbaglia la ripartenza, Luis Alberto intercetta la palla e la serve a Immobile che calcia a colpo sicuro, ma Provedel respinge anche stavolta, la palla finisce a Luis Alberto il cui tiro sbilenco diventa un assist per Acerbi che la butta dentro per il 3-4 finale.