Il Tempo
Pioli prova il 4-2-3-1 e offre il pranzo a tutto lo staff di Giorgia Baldinacci
La ricetta per la Champions è tutta di Stefano Pioli. Il Masterchef di questa Lazio, lui che sapientemente combina i giusti ingredienti per gustarsi il secondo posto. E per rendere il piatto ancora più appetitoso, il segreto è il gruppo biancoceleste. Allora il pranzo è servito, offre il tecnico di Parma che ieri ha invitato tutto lo staff al ristorante «L’invito» di Formello, tra i presenti anche il ds Tare. Un’occasione per cementare ancor di più l’ambiente laziale in vista della volata finale, così come il derby d’andata della Primavera Tim Cup. Perché all’Olimpico, per sostenere i baby di mister Inzaghi, c’erano in tribuna il presidente Lotito e gran parte della prima squadra: da Keita a Felipe Anderson, da Mauri a De Vrij, da Cataldi a Onazi.
Proprio il nigeriano ha eletto Pioli chef stellato della Lazio, con buona pace del cuoco Giocondo: «Questo gruppo comincia dal mister. È il primo a scherzare e il primo a lavorare seriamente. Ci dà sempre la spinta necessaria per affrontare ogni gara. L’importante è giocare da squadra. Ho trovato meno spazio quest’anno ma non è importante, quando il tecnico mi chiama io mi faccio trovare pronto».
Con il Chievo il centrocampista tornerà titolare dopo due mesi (l’ultima volta il 15 febbraio con l’Udinese) e le ultime quattro panchine. Con Ledesma farà scudo davanti alla difesa nel 4-2-3-1 provato negli ultimi giorni. Radu al centro della retroguardia con Mauricio, Basta e Lulic sulle corsie esterne. Così in avanti, il tecnico biancoceleste non dovrà rinunciare a nessuno: Candreva, Mauri e Felipe Anderson alle spalle di Klose. Dovrà invece fare a meno dello squalificato Cataldi e degli infortunati.
Migliorano De Vrij (problema al ginocchio) e Parolo (frattura della costola), difficile comunque rivederli con l’Atalanta il 3 maggio. Convocazione rimandata per Djordjevic e Gentiletti, mentre Biglia spera di tornare con la Sampdoria.
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