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Pioli: «Lazio vinci da grande»
« : Sabato 4 Aprile 2015, 09:28:07 »
Corriere dello Sport



Pioli: «Lazio vinci da grande»
Il tecnico categorico: «Noi dobbiamo pensare solo al Cagliari. L’entusiasmo ci aiuta, ci siamo preparati in maniera meticolosa. Gli altri non ci interessano»


di Fabrizio Patania

Un giorno Delio Rossi, che stava guidando la Lazio verso la Champions, raccontò che i suoi giocatori avrebbero dovuto imitare Ulisse, mettendosi i tappi nelle orecchie per non ascoltare il canto delle sirene. Di fronte al mare cristallino della Sardegna, Pioli spera di non essere abbagliato dal sole e ha voglia soltanto di ripartire alla stessa velocità con cui si era fermato per la sosta due settimane fa. Conta il Cagliari e il confronto con Zeman, che ieri gli ha fatto i complimenti per come fa giocare la squadra biancoceleste. Il più bel calcio d’Italia, ha garantito il boemo. «I complimenti di una persona intelligente come Zeman non possono non farmi piacere. Insieme con Sacchi ha portato qualcosa di nuovo nel calcio italiano come metodologia di lavoro e di interpretazione. Un calcio propositivo, è sempre scese in campo con un certo tipo di mentalità, ovvero per vincere. Ha trasmesso idee importanti e ha dato una grande identità alle proprie squadre. Da collega ho molto rispetto e stima, è un grande allenatore».

Pragmatismo. Zeman è un maestro, ma Pioli ne ha avuti tanti (da Trapattoni a Ranieri passando per Bagnoli) prima di scegliere la propria strada. «Io studio tutto. Sono molto curioso. Mi informo, controllo, vedo. Posso prendere ovunque, poi porto avanti le mie idee. Non ho copiato nessuno, sono cresciuto attraverso l’esperienza». Anche quella fatta con la Lazio nel girone d’andata, quando non aveva ancora trovato il compromesso tra calcio offensivo ed equilibri difensivi. Ora prende meno gol e vede la Champions. «Ci siamo preparati in modo meticoloso. Servirà la miglior prestazione possibile. Del Cagliari mi spaventa l’impatto sulla partita e la capacità di verticalizzare bene e con continuità la manovra. Proveremo a imporre il nostro gioco, cercando di essere aggressivi sui portatori di palla e compatti con le distanze».

Classifica. Sulla sponda laziale, l’entusiasmo è incontenibile e pericoloso. Si parla di sorpasso da quindici giorni e si fanno i calcoli su quale risultato augurarsi tra Roma e Napoli. Il tecnico emiliano ha tenuto questi discorsi fuori dallo spogliatoio di Formello e ha preso l’aspetto buono, cercando di trasformare in energia positiva l’affetto dei tifosi ritrovati. «Abbiamo lavorato pensando solo al prossimo impegno. L’entusiasmo ci può far bene. Ci dobbiamo nutrire di affetto ed energia positiva. Tanti miei giocatori in passato hanno subìto le negatività dell’ambiente, non credo abbiano portato a casa dei vantaggi. Ora dobbiamo prendere da fuori tutte le energie e la carica che possiamo continuando a lavorare con la testa bassa» ha spiegato Pioli, allontanando l’idea che conoscere il risultato di Roma-Napoli prima di scendere in campo possa trasformarsi in un condizionamento. «E’ capitato di giocare il lunedì sapendo gli altri risultati. Abbiamo la nostra mentalità. A Cagliari ci aspetta un ambiente caldo e una squadra carica che si gioca tanto. Ma siamo pari a livello di motivazioni. Roma-Napoli non ci interessa. Saremo nella fase di riscaldamento quando finirà all’Olimpico. Vogliamo portare a casa il massimo dal Sant’Elia».

Continuità. L’obiettivo di Pioli è il solito. «Vogliamo vincerle tutte». Non vede difficoltà create dalla sosta. «Mi aspetto una Lazio pronta a riprendere il cammino». Ha dato ragione al suo capitano senza parlare di scudetto in caso di secondo posto. «Noi abbiamo lavorato per creare unità di intenti. Mauri ha detto due cose importanti. La prossima partita va interpretata sempre come la più importante e poi ci ha accompagnato sino a qui la motivazione di prendere chi stava davanti a noi in classifica. E’ quello che dobbiamo fare». Tenendo bene a mente una logica prudenza ed evitando polemiche con Pjanic. «Non commento le sue parole. La corsa è su noi stessi. La prestazione è l’unica cosa in cui possiamo incidere». Conta Cagliari, non ancora Napoli. «Penso alla partita del Sant’Elia. Con la Coppa Italia si aprirà un’altra finestra per centrare l’Europa, ma ne parleremo tra qualche giorno. Basta vedere la classifica per rendersi conto che non abbiamo fatto ancora niente in campionato. Ci sono tante squadre forti in pochi punti. Ci vuole testa e determinazione. Proveremo a fare un’altra partita da Lazio». Una grande orchestra con una star come Felipe Anderson, finito sotto la luce dei riflettori e tenuto sotto osservazione dal Barcellona. Pioli è convinto che continuerà a stupire. «Di Felipe mi piacciono due cose. E’ un entusiasta, non uscirebbe mai dal campo. Ha grande umiltà. Deve insistere e continuare così, non ha ancora ottenuto il 100 per cento dal suo potenziale. Sta affrontando con equilibrio e naturalezza il momento».

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