www.iltempo.itTerza difesa del campionato, la coppia De Vrij-Mauricio ha convinto Marchetti è imbattuto da 424 minuti. E Gentiletti torna dopo la sosta Si potrebbe rovesciare un classico proverbio, la miglior difesa è l'attacco. Che poi è vero per una Lazio che lì in avanti è la seconda forza della serie A, con i suoi 51 gol e la Juventus a 55. Per Pioli vale anche l'esatto opposto. Il migliore attacco è la difesa, la terza più solida del campionato. Non è un caso se la classifica - Juventus, Roma, Lazio - disegni esattamente quella delle reti subite - 14, 21, 27 - delle squadre ora sul podio. Una retroguardia impenetrabile ha il suo peso specifico nelle 6 vittorie consecutive della banda laziale (che mancavano dal 2007!), solo 8 i gol presi nel 2015. Marchetti, poi, si è ripreso la nazionale e ha portato domenica la sua imbattibilità a 424 minuti. Complici infortuni - i più lunghi di Gentiletti, Braafheid e Ciani - e squalifiche, Pioli è stato costretto a testare 12 pacchetti difensivi diversi. Prima di trovare quello su misura. Basta sulla corsia destra, Radu sul fronte opposto, De Vrij e Mauricio al centro. Nelle ultime 4 partite, la difesa e non ha incassato gol e - con l'unica eccezione del Sassuolo, con Cavanda per il serbo influenzato - il quartetto è sempre stato lo stesso. Una crescita costante, di cui ha beneficiato soprattutto la coppia centrale, il colosso olandese ha preso per mano il brasiliano ultimo arrivato. De Vrij è impeccabile, e sa far dimenticare a tutti di avere solo 23 anni. Il Manchester United ha già inviato il suo scout Jim Lawlor a monitorarlo in tribuna con il Verona. Il tecnico Van Gaal e i Red Devils sarebbero disposti a mettere 25 milioni di euro sul piatto per il difensore. Anche grazie a lui, Mauricio dal suo arrivo a gennaio è diventato certezza e non sarà facile per Gentiletti riprendersi il posto. L'argentino tornerà oggi ad allenarsi in gruppo dopo sei mesi, sarà convocato con il Cagliari ma d'ora in poi dovrà contendersi la maglia da titolare con il brasiliano.
L'ultimo gol subito frutto di un suo ingenuo errore, a regalare palla a Quaison e il gol a Dybala. Solo un vecchio ricordo, ora ha la piena fiducia di Pioli: «Sto vivendo uno dei momenti più belli della mia carriera - ha raccontato il brasiliano - noi crediamo alla Champions, sarebbe fantastico. La Lazio è una grande squadra, non può rimanere fuori dall'Europa». Ma anzi può ambire al secondo posto: «Ognuno di noi vorrebbe arrivare sopra la Roma, ma intanto pensiamo solo a vincere la prossima partita. La rivalità con i giallorossi e il derby in città sono una figata».
Le ambizioni certo non mancano ai biancocelesti, che tra Champions e nazionali sognano un po' tutti in grande. Anche Cataldi, un altro che ha 20 anni e sembra un veterano in campo. Inevitabile la chiamata nell'Italia under 21, Danilo punta in alto: «Come ha detto Pioli, neanche io firmerei per il terzo posto. A fine campionato vedremo dove saremo. È stimolante avere la Roma a un solo punto, ma non è la motivazione fondamentale. Il secondo posto è a portata di mano».
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