www.goal.comLectio magistralis all'Università Europea di Roma per il presidente della Lazio, Claudio Lotito: "Ecco come ho salvato la Lazio dal fallimento, mi davano del folle...".Nella bufera dopo la famosa telefonata con Iodice riguardo le promozioni in Serie A, contestato per il potere concentratosi nelle sue mani dopo le dimissioni di Abete quale presidente della FIGC. Nel mirino dei tifosi biancocelesti da diverse stagioni. Claudio Lotito incassa ma rimane in poltrona, da presidente della Lazio.
Dalla poltrona Lotito è passato alla cattedra, per tenere una Lectio magistralis all'Università Europea di Roma nel giorno dell'Open Day per gli aspiranti iscritti: l'ateneo ha tra l'altro tra virgolette acquistato il consigliere federale come docente, che per ora terrà un corso breve di Diritto ed economia dello sport. Corso che in seguito diventerà annuale.
Insieme a lui presenti anche il team manager Maurizio Manzini, Pereirnha, Filip Djordjevic e l’aquila Olimpya, simbolo della Lazio. Ma è stato Lotito il grande protagonista, sopratutto relativamente al salvataggio della Lazio.
Lotito ha parlato sul tema 'Come salvare il calcio italiano dal fallimento finanziario', trasformatosi però 'Come ho salvato la Lazio dal fallimento': "Quando ho preso la società tutti pensavano fossi un folle. La Lazio aveva un debito di 150 milioni nei confronti dell’erario. Oggi non sarebbe più possibile e con molto meno si verrebbe associati alle patrie galere. Il capitale che inserì permise il processo di passare da uno stato prefallimentare ad uno stato critico. Eliminai il passivo, poi pianificammo il mutuo per pagare l’erario fino all’ultimo centesimo".
Il presidente della Lazio viene subito rinominato: "Prendendo parametri zero, mi chiamavano Lotirchio, poi rivalutai la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto, che permetteva un basso rischio di fallimento dell’investimento. Riuscendo a coniugare la necessità tecnica con gli obblighi finanziari. Ho inventato il prestito con diritto di riscatto, la cessione del marchio e ora fanno tutti così, perchè i soldi non ci sono più e forse non c'erano mai stati e il lifting finanziari non si possono più fare".
"Arrivò la piccola formica Lotito, che parlava di calcio didascalico e moralizzatore, in grado di trasmettere i valori dello sport, perché lo sport è questo" gonfia il petto il numero laziale. "Non solo l’aspetto economico, che va certamente coniugato per non essere utopici. Fui sicuramente visto come uno strano, fuori dal sistema che non sarei durato più di qualche mese. Invece...".
Tra i personaggi del calcio italiano più mal visti, alla luce delle rivelazioni non sono dei dieci anni laziali, ma anche al Lotito pre-Aquila, il presidente biancoceleste ha comunque ottenuto risultati di rilievo. Ancora in poltrona.