Autore Topic: Preoccupazioni  (Letto 2118 volte)

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Giglic

Preoccupazioni
« : Venerdì 20 Marzo 2015, 07:17:40 »
Voi non capite nulla.

E' proprio questo il momento di cominciare a preoccuparsi e di prepararsi alla tragedia imminente.

E' quasi umiliante dover descrivere gli (ovvi) motivi di quell'evento che per noi andrà elaborato e gestito

1) LA RABBIA IN CORPO: così come dopo il 26 maggio 2013, avranno tanta rabbia in corpo da reagire e vincere quasi tutte le prossime gare: scordiamoci il secondo posto, dopo questa sconfitta con la viola. Al contrario di noi, che già ci stiamo rilassando, la xxxx deve cercare una rivincita. Ricordatevi le 10 vittorie consecutive, dopo quel derby perso. Come dice Luttwak, "è dalle sconfitte che nascono le vittorie"

2) LA FOCALIZZAZIONE: liberatasi, come del resto un saggio allenatore prescrive, dell'inutile ingombro di coppe europee e nazionali, potranno finalmente focalizzarsi sul campionato, cercando quella rimonta che sembra impossibile solo agli stolti ed ai poveri di spirito: 14 punti sono meno di 5 partite, e mentre per loro questo è l'obiettivo da raggiungere (cosa del resto dichiarata sin da inizio campionato), la Juve ha da gestire la Champions League ed in misura minore la Coppa Italia. Stante la crisi di gioco bianconera, quella di risultati non tarderà ad arrivare, e come avvoltoi si precipiteranno a conquistare qualcosa che avrà dello storico

Insomma, auguriamoci che il secondo posto sicuro di quest'anno rimanga tale e che ne siano soddisfatti, altrimenti l'anno prossimo, con la rabbia che queste debacle (che tali sono solo al miope) non creino una squadra capace di vincere su tutti i fronti.


Sono preoccupatissimo quando succedono queste cose.....





 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D


(Ammerde! noi con quelli ci abbiamo vinto 4-0! Merde!!!!!)

Offline Ceres

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Re:Preoccupazioni
« Risposta #1 : Venerdì 20 Marzo 2015, 07:38:00 »








-AAO'
-AAAOO'
-AO'?
-AAO'
-AAOO'
-AO'!!!
-AO'


intercettati gli asstupidi della sudde mentre dialogano coi giocatori della squadra demmerda.
Per la Lazio, Giordano!

Offline Frusta

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Re:Preoccupazioni
« Risposta #2 : Venerdì 20 Marzo 2015, 08:03:03 »

Le menti strategiche della trigoriese indicano al giovine capitan Futuro come sfruttare la rabbia in corpo per la volata scudetto.
Affinché poi la rabbia aumenti di bollore, il più saggio ed assennato dei quattro sta illustrando al volenteroso discente l'assoluta necessità di fare una figura da polli anche a Cesena.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline aaronwinter

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Re:Preoccupazioni
« Risposta #3 : Venerdì 20 Marzo 2015, 08:51:36 »
-AAAOO'

Questo è un pensiero  troppo elaborato rispetto agli altri.
Di sicuro un errore di trascrizione
Damose da fa (remix di aaronwinter)
Damose da fa' (feat. Disabitato)

Offline Davide

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Re:Preoccupazioni
« Risposta #4 : Venerdì 20 Marzo 2015, 09:11:40 »
Possono dedicarsi alla ciempionnssssssss

roma merda


ThomasDoll

Re:Preoccupazioni
« Risposta #5 : Venerdì 20 Marzo 2015, 09:47:18 »
Sulla rabbia dei romanisti andrebbe aperto un capitolo a parte.
Sono sempre stati considerati una squadra in grado di ottenere risultati cor core e co la grinta. E' una cosa che li accomunerebbe al Torino: il famoso cuore Toro, anche quello da tempo in disarmo.
In realtà inanellano da anni un'allucinante serie di sconfitte completamente sbracate, perlopiù maturate davanti al loro pubblico. Nelle circostanze, a loro dire, "ideali" per sbranare avversari tremebondi e rassegnati alla sconfitta.
Un profluvio di rimonte incompiute, di imprese parziali che merita veramente miglior causa. A parte quella portata a casa col beneplacito che sappiamo prezzolato di Vautrot, ce n'è per tutti i gusti: dalla sveja di Jena col Carl Zeiss al tonfo allucinante in casa col Lecce che gli costò lo scudetto e rimane una cosa senza precedenti né ripetizioni: in casa, in vantaggio contro una squadra retrocessa da settimane nessun altro mai ha lasciato lo scudetto senza nemmeno provare a combattere. L'hanno rifatto venti e passa anni dopo con la Samp di Pazzini, ma almeno stavolta si trattava di una squadra di medio valore. La costante, in tutti questi e negli altri casi, tantissimi, è sempre la resa senza l'onore delle armi, lo sguardo basso e avvilito, l'avversario che fa torello, il pubblico che canta ma che siete venuti a fà. Il fatalismo con cui hanno subito tracolli infiniti, seguiti a settimane di proclami: la tripletta di Henry all'Olimpico, Vavra, la sconfitta interna con l'Ajax maturata dopo venti secondi dopo una settimana di festeggiamenti per una qualificazione scontata, le fronde organizzate agli allenatori, tipo quando con Capello si sono salvati all'ultima giornata con una squadra da vertice, quando hanno cacciato Spalletti, quando hanno cacciato Ranieri (non sempre fanno scelte sbagliate), mentre stanno provando a cacciare Garcia e hanno espulso dallo spogliatoio sempre e comunque tutti coloro che hanno messo in dubbio la leadership del pupone nello spogliatoio e in campo, o anche ci sono andati minimamente vicino.
La costante è sempre la stessa: perdono male. Noi passiamo per una squadra femmina, ma negli ultimi decenni abbiamo lottato per i nostri obiettivi fino in fondo, raggiungendoli o mancandoli. Mai e poi mai abbiamo abdicato ai nostri obblighi sul campo, cosa che loro, nella sconfitta, fanno sistematicamente, confermando in pieno tutte le nostre teorie sulla loro presunta grandezza, che è tale solo sui giornali e in tv, solo lontano dai momenti cruciali.
Questo perché da ventidue anni hanno deciso di essere sul campo a immagine e somiglianza di totti, uno che ha sempre fatto grandi cose in palcoscenici protetti, contro Moldova e Novara Calcio, sciogliendosi come un cremino quando s'è alzata la temperatura. L'immagine perfetta è Veron che intercetta un suo colpo di tacco e ci si mette a palleggiare in una finale di Coppa Italia, Sicignano che aspetta fermo sulla linea e accoglie tra le braccia il suo rigore a cucchiaio, il calcio a Balotelli, lo sputo a Povlsen, l'incapacità di reagire all'onta della sconfitta più cocente, quella che sai che è uno sfregio in faccia ai tuoi tifosi, quella del 26 maggio 2013.
Ma quale coraggio, ma quale cuore, ma quale rabbia. Ma quale reazione. La reazione che li portò a vincere lo scudetto dopo di noi non fu certo quella sul campo: un vecchio mattacchione buttò via la metà del patrimonio di famiglia per prendere Batistuta & co, il resto lo fecero gli arbitri. In campo il leone l'hai fatto nella semiamichevole al Bernabeu, per il resto mazzate e umiliazioni, capi bassi e lacrime, sempre svegliandosi, a lividi smaltiti, facendo finta di essere quello che non sono.
Com'era?
- Io sò er leone, tu chi saresti?
- Er gorilla.
- Gorilla, oggi te segno, domani me te magno.
- E io me te 'nculo.
- E io te scancello.

baol

Re:Preoccupazioni
« Risposta #6 : Venerdì 20 Marzo 2015, 09:48:18 »
...
...




"A coso, ma che gnente gnente me stai a cojonà ?!?!?"

ThomasDoll

Re:Preoccupazioni
« Risposta #7 : Venerdì 20 Marzo 2015, 09:58:03 »
Quanto alle preoccupazioni, anche di fronte allo spavento più spaventoso non bisogna mai dimenticare che loro hanno un talento unico per la sconfitta, che tenteranno sempre di trovare nel modo più assurdo e inaspettato. E' nei calendari apparentemente in discesa, nell'ultimo sforzo, nel match point che va atteso il loro tonfo. E' al momento della verità che scendono in campo senza gambe e perdono senza combattere.
Lo sappiamo, finché c'è rioma c'è speranza.

baol

Re:Preoccupazioni
« Risposta #8 : Venerdì 20 Marzo 2015, 09:59:49 »
...
Affinché poi la rabbia aumenti di bollore, il più saggio ed assennato dei quattro sta illustrando
...

Si, un po' come "togli sky, rimetti sky, togli sky, rimetti sky"
Dopo un po' di "svuotiamo la curva, riempiamo la curva...".
La mozione "pensiamo (...) a Mary Jane" è passata a larga maggioranza.
Alla fine so' usciti più determinati che mai.
Tiè, eccoli:



Al loro arrivo a casa ovviamente: "Amo', che culo (...fitta di dolore...), ho trovato parcheggio sotto casa, un laziese se n'è annato proprio mentre arivavo co la maghina..."
Mary Jane è stanca, ma stranamente soddisfatta.
E regala un sorriso beffardo all'eterno secondo, che rischia l'eliminazione
pure lì...














"Eddue...tu e l'amico tuo fatela finita..."




Zapruder

Re:Preoccupazioni
« Risposta #9 : Venerdì 20 Marzo 2015, 10:01:16 »
Noi passiamo per una squadra femmina, ma negli ultimi decenni abbiamo lottato per i nostri obiettivi fino in fondo, raggiungendoli o mancandoli. Mai e poi mai abbiamo abdicato ai nostri obblighi sul campo, cosa che loro, nella sconfitta, fanno sistematicamente, confermando in pieno tutte le nostre teorie sulla loro presunta grandezza, che è tale solo sui giornali e in tv, solo lontano dai momenti cruciali.
[/quote

Tempo fa, misi insieme i dati sui risultati attesi nella storia degli scontri diretti tra squadre, in base alla classifica.

E venne fuori che proprio la Lazio è la squadra che interpreta al meglio il derby, dal quale ottiene risultati superiori alle aspettative proposte dai "valori tecnici".

Nemmeno il caso di confrontare il palmares dell'ultimo quarto di secolo: periodo che, nella formazione della percezione collettiva delle due squadre, dovrebbe essere significativo, no?

Eppure, a qualsiasi livello, locale o nazionale che sia, si continua a descrivere una realtà virtuale fatta di una squadra "protagonista" e de "l'altra squadra di Roma". Una rappresentazione senza alcun riscontro a livello tecnico: con tutto ciò che ne segue a livello di psicodramma ogni volta che, invariabilmente, al Real Madrid immaginato non corrisponde quello reale.

Offline aquilafelyx

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Re:Preoccupazioni
« Risposta #10 : Venerdì 20 Marzo 2015, 10:10:11 »
GAZZETTA DELLO SPORT
Rabbia, urla e minacce: ”Se la
Lazio vi supera…”
venerdì 20 marzo 2015, 8:15 (M. Cecchini/D. Stoppini) –
Quaresima, calvario, crocifissione.
Il vocabolario della Pasqua è
ormai sgranato quasi
completamente. Manca la parola
più importante: resurrezione. La
Roma è morta, e intorno al
cadavere si affacciano non più i
dolenti degli affreschi medievali,
ma gli arrabbiati del Terzo
Millennio, quelli che non si
accontentano più di vedere la
squadra mai sotto il secondo
posto in campionato da due
stagioni perché illusi da
promesse e proclami inadeguate
al valore di una squadra non
all’altezza di sogni e bisogni.
LA CONTESTAZIONE
L’umiliazione patita contro la
Fiorentina ha fatto scomodare gli
storici per evocare il ricordo
della Curva Sud – il cuore del
tifo – che abbandona lo stadio
nel primo tempo: in questa
misura sembra non essere mai
successo. Ma in realtà era solo la
preparazione alla contestazione
finale che covava. Già
all’intervallo molti ultrà erano
usciti per provare ad avvicinarsi
al cancello da dove escono i
calciatori, ma un imponente
cordone di polizia li aveva tenuti
lontano. La prima idea del tifo
organizzato era quella di
bloccare i due lunghi viali che
portano all’Olimpico, ma la cosa
francamente sarebbe sembrata
più una manovra da rivoluzione
sociale che da esiti di partita di
calcio. Per scaldare l’ambiente,
intanto, al 17’ della ripresa, un
solitario invasore diventa il
paladino dei feroci: era dal 21
marzo 2004 – dal famoso derby
interrotto – che un tifoso non
provava ad entrare in campo.
Stavolta è toccato a un
trentenne peruviano, P.D.,
provarci e finire arrestato, anche
perché sembra sotto effetto di
sostanze stupefacenti.
Comunque, al netto della
questione Garcia (che
affrontiamo a parte), gli striscioni
e i cori sono stati tutti un
programma: «Mercenari,
cambiate mestiere», «Roma s’è
rotta er cazzo, a presto…»,
«Levatevi la maglia», fino
all’irridente «Ci vediamo in
discoteca». A fine partita, poi, gli
ultrà hanno convocato la
squadra sotto la curva e i
giocatori hanno acconsentito,
per evitare guai peggiori, o
quantomeno di restare chiusi
nello stadio fino a notte. Alla
gogna si presentavano De Rossi,
De Sanctis, Astori, Pjanic, Iturbe,
arrivava anche capitan Totti,
senza dimenticare che
Nainggolan, in tribuna insieme
alla sorella Rjana, era stato
bersagliato di critiche. «State
calmi, in fondo siamo sempre
secondi», l’autodifesa, che però
non ha convinto nessuno.
«SE LA LAZIO SUPERA…» Assai
più duri i toni della Curva a fine
partita. «Vergognatevi, tirate
fuori le palle, siete indegni della
maglia che portate». Il tutto con
l’invito a togliersi di dosso la
maglia, scena che ha ricordato in
qualche modo un Genoa-Siena
dell’aprile 2012. Non solo. Iturbe
è uscito devastato («Non vali tutti
i milioni che hanno speso per
te»), mentre alla fine delle
bottigliette hanno colpito – senza
conseguenze – anche De Sanctis
e De Rossi. Pjanic, invece, colpito
da un accendino, si è allontanato
subito. Uno dei messaggi più forti
partito dalla Sud, comunque, era
riferito all’immediato futuro: «Se
la Lazio ci supera nella corsa
Champions, siete finiti…».
Concetto che tra l’altro un
gruppo di ultrà aveva esposto
alla squadra anche la scorsa
settimana a Trigoria. Non basta.
A fine serata alcuni tifosi
provavano anche ad avvicinarsi
di nuovo all’uscita dei calciatori,
ma venivano scoraggiati dalle
forze dell’ordine, che peraltro a
mo’ di prevenzione avevano
blindato anche Trigoria. Oggi
però si ricomincia. Il tam tam
ultrà infatti è già partito e quindi
già stamattina si attende un
raduno di tifosi fuori dal centro
sportivo di Trigoria per inscenare
un’altra contestazione. Morale?
Non sappiamo se quanto hanno
detto Garcia e il d.g. Baldissoni
sia vero («Roma è l’ambiente più
difficile del mondo»), di sicuro
però che concorra per il titolo
pare sicuro. E questa non è una
bella notizia per nessuno.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Breizh

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Re:Preoccupazioni
« Risposta #11 : Venerdì 20 Marzo 2015, 10:19:26 »
La mia preoccupazione è che per evitare casini si ricorra ai vecchi sistemi.
In fondo la rioma finora ha avuto solo quattro rigori a favore in campionato.
Occhio!

Offline Fabio70rm

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Re:Preoccupazioni
« Risposta #12 : Venerdì 20 Marzo 2015, 10:56:46 »
Arriverà a far pagare dazio anche l'aver giocato ogni tre giorni da ottobre ad ora...e che solo a noi??

E quando il fisico non c'è e l'ambiente è contro...ricordate cosa è successo a noi l'anno scorso??
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!