Autore Topic: Lazio, ora il passo è da record: a caccia del quinto successo di fila  (Letto 499 volte)

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di Emiliano Bernardini

L'ombra dell'aquila si allunga sulla Mole. Domani a Torino la Lazio sfida i granata con un sogno nel cassetto. Impossibile tenerlo chiuso perché dopo il poker rifilato alla Fiorentina è giusto pensare in grande. L'obiettivo resta l'Europa ma adesso è quella che conta a fare gola alla banda di Pioli. Musica maestro. Battere la squadra di Ventura è un passo obbligato se si vuole diventare grandi, tanto più che le dirette rivali, Napoli e Roma, sono impegnate a Verona contro l'Hellas e all'Olimpico contro la Sampdoria, due sfide che potrebbero aprire scenari impensabili fino a qualche mese fa. Blindare il terzo posto per tentare la pazza scalata al secondo è l'adagio che suona dolcemente dalle parti di Formello. E in quest'ottica il derby alla penultima assume tutto un altro sapore. Nella sua storia la Lazio ha chiuso terza sei volte (1955-56, 1956-57, 1972-73, 1995-96, 2000-01, 2006-07) e solo tre volte si è piazzata seconda (1936-37, 1994-95, 1998-99). Il volo è stato spiccato e restare con i piedi per terra è difficile. Pioli nel segreto dello spogliatoio ha fatto un patto con la squadra, guai però a ripetere gli scivoloni di Empoli e Cesena. Contro la Fiorentina i biancocelesti hanno eguagliato la striscia di vittorie del girone d'andata quando in rapida successione vennero battute Palermo, Sassuolo, Fiorentina e Torino. Il filotto di vittorie venne interrotto dallo sciagurato 1-1 in casa del Verona.

EDY NEL MIRINO
L'obiettivo adesso è ottenere il quinto successo consecutivo. La ciliegina su una torta che in casa Lazio stanno preparando con precisione quasi maniacale. L'ultima volta che i biancocelesti centrarono la cinquina correva l'anno 2010, il mese era quello di ottobre e sulla panchina sedeva Edy Reja, (Chievo-Lazio 0-1, Lazio-Brescia 1-0, Bari-Lazio 0-2, Lazio-Cagliari 2-1, Palermo-Lazio 0-1). E sempre al tecnico friulano appartiene un altro primato, ossia tre vittorie di fila in trasferta. Anche se poi l'anno successivo zio Edy si superò centrandone addirittura 4: Cesena-Lazio 1-2, Fiorentina-Lazio 1-2, Bologna-Lazio 0-2, Cagliari-Lazio 0-3. Pioli si sfrega i palmi delle mani perché in questa stagione nei 5 campionati top d'Europa, solo altre 3 squadre hanno fatto 12 punti su 12: Bayer, Liverpool e Arsenal. Ma il bottino può farsi ancor più ricco. In caso di successo infatti la Lazio volerebbe a quota 49 punti, miglior risultato degli ultimi anni visto che al 27/imo turno Petkovic, alla sua prima stagione, ne collezionò 47 mentre il miglior Reja arrivò a quota 48.

CORSA SFRENATA
Pioli e la sua banda vanno di corsa, gli ostacoli sono tanti ma la voglia di stupire è troppo più grande delle difficoltà. Fin dal ritiro il tecnico di Parma ha lavorato molto sulla testa dei ragazzi per creare un gruppo compatto, ed è proprio questo il segreto dei biancocelesti. Se si rema dalla stessa parte si va lontano. Poi a far quadrare il cerchio ci sono il gioco scintillante e condizione atletica superiore a qualsiasi altra formazione di serie A. La Lazio corre e va a cento all'ora. Fa impressione pensare che nell'ultimo mese Klose e compagni hanno recuperato ben 8 punti a Roma e Napoli e addirittura 4 alla Juventus. Applausi. La Lazio è una squadra, di quelle con la s maiuscola, dove giovani in rampa di lancio e campioni affermati non si risparmiano mai. Basti pensare al totem Klose che sembra vivere una seconda giovinezza. Il panzer tedesco è a quota 11 gol stagionali (8 in campionato, 3 in Tim Cup). Ha fame e si è messo in testa di superare il suo record di reti raggiunto nella stagione 2012/2013: 16 gol (15 in campionato, 1 in Europa League). Miro e la Lazio...una pazza idea.

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