www.sslazio.itIl mister biancoceleste, Alessandro Calori, è intervenuto nel post partita di Spezia-Lazio ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM: “A fine primo tempo ho detto diverse cose alla squadra, ma poi c’è stato un abbattimento della squadra che non può essere accettato da dei ragazzi che vogliono fare i calciatori. Sono preoccupato, non possiamo passare dall’essere in sicurezza e giocare un buon calcio e poi alle prime difficoltà cadere così come oggi. Dobbiamo lavorare e capire cosa sta accadendo. Abbiamo creato tante palle gol senza concludere, lo Spezia invece è riuscito ad essere più determinante.
Noi come staff dobbiamo continuare a lavorare nella stessa direzione e migliorare su ogni dettaglio. È il momento di prendersi le responsabilità, la squadra deve capire cosa significa essere giocatori e aiutarsi a vicenda. Non può esserci la paura di osare e di cercare la vittoria o la giocata. Chi è qua deve capire che quando si va in campo si gioca e si da il massimo. Non ci si può lamentare se non si gioca o si gioca poco.
Ci sono delle assenze, ed è normale che abbiamo difficoltà però vorrei che chi è con noi oggi cresca come gli altri senza pensare troppo alle assenze. Bisogna che tutti progrediscano verso la stessa direzione. Non mi piace fare riflessioni già sulle prossime gare, pensiamo a giocare visto che nessuno ti regala niente. Mi fa rabbia che i miei ragazzi perdano certezze in un modo così banale. Siamo un’altra squadra anche a livello di mentalità.
Gli obiettivi non si raggiungono con tre quarti di campionato, devi essere costante tutto l’anno e devi vivere questi momenti altrimenti non si riescono a raggiungere gli obiettivi. Non voglio trovare giustificazioni, serve continuità in quello che prima abbiamo fatto. Oggi alla minima difficoltà siamo calati e abbiamo staccato la spina. La reazione è sempre minima e non porta mai a nulla. Bisogna che capiscano che per fare questo mestiere serve molto di più.
Quando mancano interpreti devi adattarti a quello che hai, era già successo in passato e non è una novità. Per questo sono dispiaciuto, le difficoltà serve trovare la spinta per migliorarsi e crescere. Dobbiamo capire anche con le sconfitte cosa serve per crescere. In primis nell’atteggiamento, non c’entra nulla la tattica.
Pensiamo a noi, pensiamo a ritrovarci migliorandoci e crescendo non guardiamo cosa fanno le altre perché non serve a nulla”.
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