Autore Topic: Lazio, Champions a portata di mano: sarà sfida a tre con Napoli e Fiorentina  (Letto 621 volte)

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Lazio, Champions a portata di mano: sarà sfida a tre con Napoli e Fiorentina

di Massimo Culello

La vittoria contro l'Udinese e la contemporanea sconfitta del Napoli a Palermo rimette in piena corsa Champions la Lazio. Ma occhio al terzo incomodo Fiorentina.

Formello, stanza degli archivi. L'addetto della Lazio arriva con le chiavi e archivia la doppia sconfitta griffata Cesena e Genoa e inserisce la vittoria di Udine nel fascicolo Champions League. Nel corrente campionato basta davvero poco per cambiare il proprio percorso verso le stelle o verso le stalle, spesso e volentieri in una sola giornata favorevole.

Il continuo saliscendi del gruppo “Europa” apre e chiude mini crisi delle squadre interessate ogni settimana e la sconfitta del Napoli a Palermo ne è la prova rimarcata. Ma facciamo un piccolo passo indietro. Settimana scorsa, dopo la bruciante sconfitta con il Genoa, predicavamo calma e fiducia per una squadra che si è sempre dimostrata superiore a risultati funesti e infortuni.

Le assenze di Mauri, Cana e Marchetti preoccupavano fino ad un certo punto, perché se i sostituti si chiamano Felipe Anderson, Mauricio e Berisha si può anche chiudere un occhio. Se sul funambolo brasiliano ci si poteva scommettere a occhi chiusi, sul centrale carioca e sul portiere albanese non correva moltissima fiducia, complici le pessime prestazioni di entrambi rispettivamente contro Cesena e Napoli.

Le risposte sul rettangolo verde sono state però efficaci; Mauricio annulla Di Natale, Berisha trasmette finalmente sicurezza a tutto il reparto. Nel giorno della rinascita di Candreva, suo il cucchiaio sul calcio di rigore e suo il cross che causa lo stesso penalty, da segnalare il pieno recupero di energie anche da parte del duo Biglia – Parolo, fondamentale per la buona riuscita degli schemi imposti dal tecnico Stefano Pioli.

Pressing asfissiante, palleggio intelligente e con una continuità disarmante e umiliante per i centrocampisti avversari, ad esclusione dell'eccellente e mai domo Allan. Le uniche note stonate arrivano dalle casacche di Radu e Onazi; prestazione sui soliti standard per il nigeriano, pasticcione e abbonato al giallo, ennesima bocciatura invece per il terzino romeno, irriconoscibile in questa parte centrale di stagione per imprecisione e leggerezza con la palla tra i piedi.

Il calendario dice ora Palermo, Sassuolo e Fiorentina. Due sfide su tre contro dirette concorrenti per l'Europa, entrambe all'Olimpico. La pesante assenza contro i rosanero sarà quella di Felipe Anderson, reduce dal quarto cartellino giallo stagionale e automaticamente out domenica pomeriggio, ma rientreranno Marchetti, Mauri e Cana, con l'albanese destinato alla panchina e non potrebbe essere altrimenti.

Possibile titolarità per Braafheid al posto di un distratto Radu, probabile anche l'avvicendamento con Cataldi titolare al posto di Onazi. L'obiettivo è un filotto di vittorie, difficili ma assolutamente possibili. Arrivare alla sfida contro i gigliati con sei punti in più in classifica potrebbe essere quasi decisivo: sia i toscani che i campani hanno tra le ruote i bastoni di un roccioso Torino, oltre la spremuta di forze dell'Europa League.

Cinque i punti di distacco dal Napoli di Benitez, con lo scontro diretto di ritorno previsto al San Paolo dopo l'inframezzo di Coppa Italia tra marzo e aprile. Tra le due squadre sarà un vero e proprio tormentone fino al termine della stagione con la Fiorentina probabile terza incomoda. La Lazio è lì, sognare non costa nulla, nemmeno quelle poche decine di euro per acquistare strani aggeggi orientali per stimolare un sonno più proficuo.

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