Autore Topic: PRIMAVERA. Lazio stoica, Guerrieri insuperabile: per la Juve non c'è scampo  (Letto 531 volte)

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di Andrea Centogambe

FORMELLO - Doveva difendere strenuamente la coccarda tricolore, e così è stato. La Lazio Primavera supera 2 a 0 la Juventus di Fabio Grosso nella semifinale d'andata di Primavera Tim Cup. Ma al ritorno servirà tutta l'audacia del mondo per preservare il doppio vantaggio. Sì, perché le espulsioni rimediate da Oikonomidis e Fiore complicano maledettamente la vita a Inzaghi, già alle prese con gli infortuni di Pace e Tounkara. Dovrà reinventare la formazione, il tecnico piacentino. Oggi, però, è il tempo degli elogi. A Guerrieri in primis, miracoloso, monumentale, straordinario in almeno tre occasioni. A Borecki e Palombi, che hanno scritto il loro nome sul tabellino dei marcatori rispettivamente nel primo e nel secondo tempo. A Fiore, che ha sgomitato per 90 minuti senza mai fermarsi. Al gruppo, la vera forza di questa Lazio.

PRIMO TEMPO - Piede premuto sull'acceleratore, per i biancocelesti è impossibile reprimere la voglia di difendere la coccarda tricolore. Dopo solo quattro minuti Borecki mette le cose in chiaro. Il centrocampista classe '97 lascia partire un gran destro da fuori area, reso imparabile da una deviazione di Parodi. Lazio in vantaggio. È rabbiosa la reazione della Juventus, capitan Pellini scuote i suoi con una gran botta dalla distanza: Guerrieri non si fa sorprendere. Le giovani aquile arretrano troppo il baricentro, consentendo agli ospiti di prendere campo. Di nitide occasioni, però, ne capita solo una sui piedi dei piemontesi. Vitale brucia Germoni e arriva sul fondo, il suo cross al centro chiede solo di essere spinto in rete. Se non fosse che di guardia c'è Pollace, che interviene in scivolata e salva il risultato. Timidi segnali di ripresa da parte dei capitolini. Palombi si fa 30 metri palla al piede e trova lo spazio per la conclusione. Troppo debole. Dall'altra parte Guerrieri dimostra di essere in grande giornata, respingendo qualsiasi pallone arrivi dalle sue parti. La prima frazione di gioco ha emesso il suo verdetto.

SECONDO TEMPO - Stessi ventidue in campo, solo per pochi minuti. Inzaghi richiama Germoni e getta nella mischia il rientrante Seck, che mancava per infortunio da ben tre mesi. È la Lazio a rientrare in campo con maggior convinzione, il raddoppio è nell'aria. Lo firma, stranamente, Simone Palombi. Nasce tutto da una svirgolata di Murgia, Oikonomidis controlla la sfera in area e pesca il numero 7 biancoceleste che conclude di prima intenzione. La palla sguscia sotto la pancia di Audero, è 2 a 0. La finale s'avvicina, grazie anche a uno straordinario Guerrieri, che toglie dai piedi di Vitale un gol già fatto. Continui capovolgimenti di fronte, fioccano le emozioni. Verkaj, dopo un batti e ribatti in area bianconera, coglie il palo da ottima posizione. Poi Oikonomidis, già ammonito, commette un'ingenuità e si becca il rosso. La Lazio si compatta, difende stoicamente il doppio vantaggio. Silvagni e Rokavec fanno il loro ingresso in campo, Verkaj e Palombi si siedono in panchina. Inzaghi dispone la difesa a cinque, ma basta Guerrieri per congelare la partita. Prima del triplice fischio un'altra tegola per Inzaghi, già costretto a far la conta dei disponibili. A palla lontana l'arbitro ravvisa un presunto fallo di reazione di Fiore, rosso anche per lui. Finisce in 9, la Lazio. Al ritorno, con un piede già in finale, ci sarà da soffrire.

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