Autore Topic: Siamo una squadra  (Letto 3050 volte)

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Offline aquilafelyx

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #20 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 16:17:12 »
Rispetto alla Lazio di Petkovic questa è costruita con più criterio, con Petkovic Ledesma ed Hernanes erano due perni della squadra ed entrambi non sono votati al pressing asfissiante, nella Lazio di Petkovic il "gioco" s'è visto fino a che gli elementi di "corsa" hanno avuto il fiato per sostenere il 4141 che era un compromesso per tenere in equilibrio il gruppo,
Pioli è invece partito sin dall'inizio con la sua idea e l'ha perseguita mettendo ogni elemento nella posizione più congeniale alle sue caratteristiche senza abiurare ai principi, in questo Pioli è stato favorito dalla duttilità di qualche elemento, Lulic, Mauri ed adesso Cataldi, di contro gli è capitata una delle stagioni peggiori dal punto di vista infortunistico che ne ha compromesso la continuità.

P.S. A parziale attenuante va comunque ricordato che Petkovic dovette fare a meno di Mauri molto a lungo, prima per lo strappo che lo portò ad operarsi in Germania, e soprattutto per l'assurda squalifica chiamata dai repubblichini scalfariani.
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ThomasDoll

Re:Siamo una squadra
« Risposta #21 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 16:21:48 »
La discussione e' interessante.

Mi chiedo se c'e' qualcuno che possa razionalmente spiegarmi la differenza tra la Lazio del primo Pektovic e questa di Pioli.

Petkovic anche aveva una squadra ed un modo di giocare votato al pressing e all'attacco. Pero' ad un certo punto abbiamo iniziato a prendere gragnuole di gol perche', si dice, lo spogliatoio aveva esautorato il tecnico, nona vendo nelle gambe la forza di giocare in quella maniera. Quella di Pioli invece e' tutta con lui.
Dunque questione di personalita' del tecnico? Di valore tecnico della squadra attuale aumentato e dunque capace di soddifare le richieste di un pressing asfissiante? Ma Konko era anche con Petkovic e le sue sgroppate che ho visto ieri non mi ricordo di averle mai viste.

Perche' insomma adesso il gioco funziona?

è diverso il manico, sono diversi gli interpreti.

Offline ammiraglio

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #22 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 16:44:00 »
il numero dei sudamericani presenti a centrocampo è crollato.
hernanes adesso sarebbe di difficile collocazione, tanto per citarne uno.
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Offline Breizh

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #23 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 16:45:55 »
Per rispondere a Chemist, da quello che ricordo la primissima Lazio di Petković era simile a questa nella fase di non possesso: pressione sui portatori di palla avversari a tutto campo (o quasi).
La grande differenza secondo me sta invece nella gestione del possesso palla. In quelle stesse partite la Lazio giocava essenzialmente di prima facendo circolare la palla molto velocemente; la Lazio di Pioli è meno rapida nel cambiare fronte, cosa che ovviamente si traduce in un vantaggio per gli avversari che hanno il tempo di piazzare la difesa, ma allarga molto il fronte di gioco, ragionando di più e permettendo ai centrocampisti di inserirsi per quelle accelerazioni che sorprendono gli avversari, seppur piazzati.

Come detto da Aquilafelyx, il problema era che forse si trattava di un modulo, quello di Petković, imposto dall'allenatore più che accettato dalla squadra, nel senso che un tipo di gioco così dispendioso non rientra nelle caratteristiche né di Hernanes né di Ledesma, due cardini di quel gruppo. E infatti, quel tipo di gioco si vide giusto per qualche partita.
Pioli sembra aver invece trovato lo schema adatto alle caratteristiche dei giocatori e - devo dire - mi sorprende positivamente nella sua capacità a lasciare da parte il suo 433 abituale se le condizioni non lo permettono convenientemente. Ieri, ad esempio, senza Felipe, Candreva e Mauri non ha esitato a schierare la squadra con un 4312 più adatto alle caratteristiche degli uomini in campo, dato che l'unico attaccante capace di giocare esterno d'attacco era Keita: invece di adattare qualcun altro, quindi, ha cambiato schema per dare la possibilità ad Onazi e Cataldi di giocare nel loro ruolo.

Un altro elemento da non sottovalutare nel paragone è la differenza fra Ledesma e Biglia (che Petković ha avuto pochi mesi, quei mesi in cui Lucas doveva adattarsi al calcio italiano). Entrambi hanno buona visione di gioco e capacità a giocare il pallone di prima, ma mentre Ledesma tende più a verticalizzare, Biglia (che ha anche il vantaggio di essere più dinamico) gioca la palla in modo più corto e sempre molto intelligente, rendendo la lettura del gioco della Lazio da parte degli avversari meno prevedibile.

Offline ammiraglio

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #24 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 16:57:09 »
con reja il gruppo storico era: brocchi, patagonia, el tata in mezzo, con hernanes in posizione cangiante.
col texano dietro c'era la linea classica konko, AD, biava, radu.
tra i citati solo il romeno è sopravvissuto col nuovo coach e con un buon peso specifico, gli altri sono più defilati, altri ancora assenti.
penso proprio a brocchi, anche ad un brocchi più giovane, ad es. 31enne o 32enne: quanta fatica farebbe a giocare con pioli da titolare.
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Offline Eagles71

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #25 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 19:00:29 »
per me è il centrocampo che ha dato la svolta fra Petkovic e Pioli, Biglia una volta che gli hai dato le chiavi ha preso il centrocampo e ha velocizzato la manovra, aggiungi la maggior qualità di Parolo su Gonzalez pur avendo stesse doti di corsa e il più è fatto.
Ora la qualità/dinamicità in mediana è salita anche con l' avvento di Cataldi e la collocazione fissa di Lulic, logico che la squadra acquisti più equilibrio perchè la gestione della palla è superiore, prima si perdevano troppi palloni perchè Ledesma non ne ha più, Gonzalez non è in grado di palleggiare ed Hernanes a metà campo non ha il passo.
Petkovic ha dovuto/provato a far convivere Ledesma Biglia e Hernanes, operazione naufragata subito in supercoppa e da lì non c'ha capito più niente.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline chemist

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #26 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 19:03:12 »
Per rispondere a Chemist, da quello che ricordo la primissima Lazio di Petković era simile a questa nella fase di non possesso: pressione sui portatori di palla avversari a tutto campo (o quasi).
La grande differenza secondo me sta invece nella gestione del possesso palla. In quelle stesse partite la Lazio giocava essenzialmente di prima facendo circolare la palla molto velocemente; la Lazio di Pioli è meno rapida nel cambiare fronte, cosa che ovviamente si traduce in un vantaggio per gli avversari che hanno il tempo di piazzare la difesa, ma allarga molto il fronte di gioco, ragionando di più e permettendo ai centrocampisti di inserirsi per quelle accelerazioni che sorprendono gli avversari, seppur piazzati.

Come detto da Aquilafelyx, il problema era che forse si trattava di un modulo, quello di Petković, imposto dall'allenatore più che accettato dalla squadra, nel senso che un tipo di gioco così dispendioso non rientra nelle caratteristiche né di Hernanes né di Ledesma, due cardini di quel gruppo. E infatti, quel tipo di gioco si vide giusto per qualche partita.
Pioli sembra aver invece trovato lo schema adatto alle caratteristiche dei giocatori e - devo dire - mi sorprende positivamente nella sua capacità a lasciare da parte il suo 433 abituale se le condizioni non lo permettono convenientemente. Ieri, ad esempio, senza Felipe, Candreva e Mauri non ha esitato a schierare la squadra con un 4312 più adatto alle caratteristiche degli uomini in campo, dato che l'unico attaccante capace di giocare esterno d'attacco era Keita: invece di adattare qualcun altro, quindi, ha cambiato schema per dare la possibilità ad Onazi e Cataldi di giocare nel loro ruolo.

Un altro elemento da non sottovalutare nel paragone è la differenza fra Ledesma e Biglia (che Petković ha avuto pochi mesi, quei mesi in cui Lucas doveva adattarsi al calcio italiano). Entrambi hanno buona visione di gioco e capacità a giocare il pallone di prima, ma mentre Ledesma tende più a verticalizzare, Biglia (che ha anche il vantaggio di essere più dinamico) gioca la palla in modo più corto e sempre molto intelligente, rendendo la lettura del gioco della Lazio da parte degli avversari meno prevedibile.

Si certamente, Pioli e' piu' flessibile, pero' riesce a far correre tutti, anche Konko e in parte quando ha giocato le utlime partite anche Ledesma e' stato piu' dinamico. Oltre a Biglia pero' Pioli ha Parolo, che forse (non l'ho capito subito il suo ruolo) fa veramente la differenza in mezzo al campo.

Vedo ora la risposta di eagles...infatti.

ThomasDoll

Re:Siamo una squadra
« Risposta #27 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 19:04:03 »
Non sapremo mai se la Lazio giocava sottoritmo, quando non al passo, per scelta o per limiti.
Fa una differenza assouta, ma ognuno si tiene la propria teoria.

Zapruder

Re:Siamo una squadra
« Risposta #28 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 19:46:25 »
Petkovic calò dall'alto la sua proposta di gioco, la squadra scosse la testa da subito. E dopo gli sganassoni di Napoli e Catania, partite giocate entrambe senza l'unico arraffapalloni disponibile (Gonzalez), subentrò - per fortuna - una tacita ma evidente autogestione.

La scelta più intelligente - presa in gruppo, immagino - fu quella di privilegiare l'imminente Lazio-Juventus di Coppa Italia rispetto alla partita col Chievo: nella quale comunque riposarono DUE giocatori, non di più. Ma bastava, per smontare quel bel gruppo. Che infatti affogò puntualmente sotto la solita pioggia di infortuni.

Pioli ha le idee chiare e non rinuncia a proporle, ma non chiede a Radu lo stesso lavoro di Basta, sa già che non potrà ottenerlo. Ma, nel contempo, a Radu non ci rinuncia di certo.

Possiamo superare il miglior risultato in campionato dell'epopea Lotitiana, che resta quello dei 66 punti rejani. Un bel traguardo.

Offline aquilafelyx

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #29 : Mercoledì 28 Gennaio 2015, 19:54:52 »
Si certamente, Pioli e' piu' flessibile, pero' riesce a far correre tutti, anche Konko e in parte quando ha giocato le utlime partite anche Ledesma e' stato piu' dinamico. Oltre a Biglia pero' Pioli ha Parolo, che forse (non l'ho capito subito il suo ruolo) fa veramente la differenza in mezzo al campo.

Vedo ora la risposta di eagles...infatti.

La differenza la fa anche lo stato di forma e la capacità di tenere corta la squadra, con Petkovic non è durata perché c'erano le coppe da giocare e le tossine da eliminare con pochi allenamenti settimanali a disposizione, Konko e Ledesma nella singola partita ancora dicono la loro, specialmente se supportati a dovere.
Parolo, corsa e fosforo in abbondanza, credo che si avvantaggerà molto della disponibilità di Cataldi, infatti adesso non è più l'unico a poter fare compagnia a Biglia nella "regia", nel trio [Parolo Biglia Lulic] è principalmente quest'ultimo ad avere il compito di andare a fare compagnia in area agli attaccanti, con Cataldi in campo è invece Parolo a cercare di più la porta, qualcosa s'è visto contro il Milan all'Olimpico, la bravura di Pioli sta anche nell'ottenere prestazioni ottimali cambiando compiti tattici ai singoli senza snaturarne le attitudini, la sfida di Pioli, o meglio la sfida di Tare sarà quella di aumentare le soluzioni a disposizione nella squadra, più "fattori" da cambiare per ottenere gli stessi risultati, da questo punto di vista sembra che si stiano muovendo addirittura in anticipo, l'ingaggio di Wesley Hoedt e Ravel Morrison non sono casuali, se il primo sarà l'alter ego di Gentiletti il secondo, se si deciderà a far tesoro del suo talento, porterà nuova linfa a centrocampo aggiungendo tanta qualità, quella che a parità di impegno ti da più possibilità di vittoria.             
 
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Offline Fabio70rm

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #30 : Giovedì 29 Gennaio 2015, 09:59:32 »
Per me è cambiata proprio la struttura di squadra.

Il calcio moderno, quello che si gioca in Europa e che in Italia abbiamo visto giocare dall Juve di conte e, mi costa dirlo, a tratti la stagione scorsa dai presunti cugini, è fatto di pressing, velocità, corsa, contrasto, ripartenze, a mille all'ora.

Magari meno tecnico e tattico, ma molto più ficcante. E ritmi forsennati, si gioca ogni due/tre partite.

E quel tipo di calcio non lo fai con gente come Brocchi, Ledesma, Hernanes, Mauri e Gonzalez, nè lo reggi con gente come Konko, Pereirinha e Dias.

Serve gente forte, sana, di corsa. Ma senza rinunciare alla qualità.

Prendete la nostra rosa attuale: Candreva, Basta, Cavanda, De Vrij, Mauricio, Onazi, Cataldi, Parolo, Biglia, Lulic, Anderson, Keita, Djordjevic è gente che corre, che contrasta, che ti può reggere tante partite a ritmi intensi. E che non è affatto una manica di piedi quadrati, anzi!!!

Sono rimaste le eccellenze dell'esperienza scorsa, Mauri, Klose e Radu, più qualche discreta riserva, come Cana.

E i risultati si vedono.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Davide

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Re:Siamo una squadra
« Risposta #31 : Giovedì 29 Gennaio 2015, 10:02:49 »
Secondo me adesso si corre,gli anni passati si passeggiava....vuoi x caratteristiche di alcuni giocatori,vuoi x la mentalità di gioco....

roma merda