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Il presidente della Lazio tiene a precisare come le sue parole non sono frutto di una presa di posizione a prescindere contro i cugini ma solo una reazione alle loro illazioni.Il derby tra Lazio e Roma non finisce mai. Tra selfie, dichiarazioni al vetriolo e sfottò a distanza di ormai due settimane gli animi non si sono ancora placati. Non a caso è la partita più sentita dell'anno, quella che nessuna delle due squadre vuole assolutamente perdere.
Intervistato nel corso della trasmissione '2Next-economia e futuro', il presidente biancoceleste Claudio Lotito ci tiene a precisare come le sue dichiarazioni sono frutto di una reazione alle illazioni avanzate gratuitamente dai cugini giallorossi.
"Io non ho una posizione precostituita contro la Roma e Pallotta. Il problema è quando si scade nel comportamento come ha fatto il loro dg con la Lazio, rivendicando comportamenti che non appartengono alla mia società. Ho voluto chiarire come stessero le cose", ha spiegato il patron.
A 'Radio2', invece, rivela svela a che punto è la trattativa che dovrebbe portare Wesley Hoedt alla corte di Pioli: "Non faccio il mago. Per fare un contratto ci deve essere un incontro di volontà delle parti, le volontà sono tre: quella della Lazio, che esiste, quella del club di appartenenza che allo stato nomi risulta abbia firmato un contratto e quella del calciatore che potrebbe esistere. È già a Roma? No".
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